giuseppe conte vladimir putin coronavirus mezzi militari russi russia

CON CHI CE L’HANNO I RUSSI QUANDO PARLANO DI "BASSA MORALITÀ"? – A PALAZZO CHIGI GIUDICANO LE MINACCE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI DI MOSCA, CHE HA ACCUSATO I LEADER ITALIANI DI ESSERE “SERVILI E MIOPI” (LASCIANDO INTENDERE DI AVERE NOTIZIE RISERVATE SULLA VITA PRIVATA DI QUALCUNO), COME L’ENNESIMA RITORSIONE DI PUTIN. MA A CHI DOVEVA ARRIVARE IL MESSAGGIO? AL GOVERNO CONTE, CHE AUTORIZZÒ LA DISCUTIBILE MISSIONE “DALLA RUSSIA CON AMORE”? O FORSE QUESTA VOLTA LA NOTA ERA SOLO RIVOLTA AL PUBBLICO INTERNO, VISTO CHE È STATA PUBBLICATA SUL SOCIAL RUSSO VKONTAKTE? - IL TENTATO VIAGGIO DI SALVINI E GLI "AVVERTIMENTI" DI PUTIN: GABRIELLI RIFERIRÀ AL COPASIR ENTRO POCHI GIORNI

1 - LE MINACCE DELLA RUSSIA AI LEADER ITALIANI "BASSO CARATTERE MORALE"

Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

GIUSEPPE CONTE E VLADIMIR PUTIN

È un ricatto? Una minaccia? O, invece, una dimostrazione di debolezza? Ci sono tre strade per leggere l'attacco frontale che il ministero degli Esteri russo ha compiuto ieri contro l'Italia. E i suoi ultimi due governi, Conte e Draghi, accusati di essere «servili, miopi» e dal basso «carattere morale», come a voler fare credere di conoscere notizie riservate sulla vita privata di qualcuno dei nostri uomini pubblici.

 

In un messaggio pubblicato su VKontakte, il Facebook di Mosca, il governo di Putin ha messo sotto accusa il nostro Paese, la nostra televisione pubblica, la Rai. E in particolare la puntata di Report del 9 maggio scorso: in un servizio era stato raccontato quanto sta emergendo nelle inchieste ufficiali (al lavoro c'è il Copasir) e giornalistiche su "Dalla Russia con amore", la missione dei 104 militari russi che il 22 marzo 2020 arrivarono a Bergamo nel momento più difficile della battaglia contro il Covid per supportarci.

MILITARI RUSSI IN ITALIA

 

Ufficialmente quella doveva essere una missione umanitaria. Ma invece, come per prima Repubblica ha raccontato, è stata soprattutto un tentativo di spiare il nostro paese. Ad aiutarci non erano stati mandati medici o esperti. Ma agenti dei servizi e tecnici alla ricerca di dati per produrre il vaccino anti-Covid.

 

Una ricostruzione che però i russi hanno fortemente contestato. «Il 9 maggio, il Giorno della Vittoria - ha scritto infatti ieri il ministero degli Esteri russo nel messaggio pubblicato sui social - il canale televisivo Rai 3 invece di trasmettere documentari sull'eroismo delle truppe alleate, compresa l'Armata Rossa, ha messo in onda un servizio di bassa propaganda: i nostri militari in Italia hanno rischiato la vita».

salvini putin conte

 

Nella nota c'è un messaggio esplicito ai nostri politici. «Nel 2020 i partner italiani - si legge - hanno dimenticato il nostro aiuto. Una linea d'azione servile e miope che non solo danneggia le relazioni bilaterali, ma dimostra anche il carattere morale dei singoli rappresentanti delle autorità ufficiali dell'Italia e dei suoi media».

 

A chi sono rivolte queste parole? Al governo Conte sicuramente con il quale i russi presero accordi per quella missione che nacque dopo una telefonata tra l'allora premier 5 Stelle e Vladimir Putin e fu stoppata soltanto dal ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, che dopo aver raccolto i dubbi dei nostri militari bloccò la seconda fase della missione.

Ma, nella lettura che ne hanno fatto ieri membri della nostra intelligence, sembra essere un gesto di debolezza.

il generale kikot insieme a militari russi e italiani

 

O comunque un messaggio destinato al pubblico interno. Non è la prima volta che la Russia attacca l'Italia su questo argomento: «Vi abbiamo teso una mano e ce l'avete morsa » dissero proprio dopo le polemiche suscitate dall'articolo di Repubblica . C'è poi il mezzo scelto: quando la Russia vuole parlare al mondo sceglie Telegram o Twitter, dove la nota non è stata pubblicata. C'era soltanto sui canali di VKontakte, preferito per gli affari interni.

 

mezzi militari russi nelle strade italiane 2

2 - MINACCE RUSSE E VIAGGIO DI SALVINI COSÌ GABRIELLI RIFERIRÀ AL COPASIR

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

Nel governo la giudicano come l'ennesima ritorsione di Mosca. Anche l'ennesima minaccia. Ma né a Palazzo Chigi né alla Farnesina hanno voglia di rispondere in modo ufficiale ad una nota del ministero degli Esteri russo sull'arrivo dei loro militari in Italia nel marzo 2020 che viene ritenuta comunque di stampo propagandistico.

 

SALVINI PUTIN CONTE DI MAIO

Semmai la riflessione che viene fatta è la seguente: «A Mosca non si aspettavano che proprio l'Italia, che prima della guerra aveva una relazione privilegiata da anni con il governo russo, tenesse una posizione così dura».

 

Insomma per il nostro governo quella di Mosca è anche una reazione stizzita alla posizione che il presidente del Consiglio ha tenuto in questi mesi. A Bruxelles martedì scorso Mario Draghi ha rimarcato che il nostro Paese è (quasi) l'unico a sostenere l'adesione dell'Ucraina all'Unione europea.

 

militari russi in italia

Non è poco e le parole contro il nostro Paese appaiono proprio una ritorsione. Soprattutto in un momento di massimo scontro politico per la missione a Mosca che Salvini aveva promesso e invece alla fine ha dovuto congelare.

 

Su quel progetto di viaggio la relazione di Franco Gabrielli, autorità delegata per il coordinamento dei nostri servizi di sicurezza, sarà sul tavolo dei membri del Copasir entro pochi giorni. Una ricostruzione dei fatti chiesta dal Comitato parlamentare di controllo sui nostri 007 per fare chiarezza su alcuni aspetti del programma della «missione», in particolare sul ruolo avuto in questa vicenda dall'avvocato Antonio Capuano.

antonio capuano

 

Nella Lega definiscono Capuano come consigliere diplomatico dell'ex ministro dell'Interno, di sicuro il legale ha accompagnato tutte le relazioni di Salvini con le autorità russe delle ultime settimane, comprese le quattro visite all'ambasciatore russo a Roma, Sergej Razov.

L'obiettivo del Copasir è chiarire i contorni professionali di Capuano: il Comitato non può convocare un politico come Salvini, a meno che non sia lo stesso a dire di voler essere audito, e potrebbe farlo per Capuano, anche se come cittadino comune l'avvocato non avrebbe comunque l'obbligo di presentarsi.

 

antonio capuano

«Ho sentito cose estremamente gravi sul fatto che gli apparati di sicurezza avessero ad oggetto l'attività del senatore Salvini. Su questo vorrei che ci fosse chiarezza: il senatore Salvini è un rappresentante del nostro Parlamento, è un leader politico e come tale non può essere oggetto di attività di investigazione e di informazione da parte dei servizi. Quelle che sono le sue iniziative attengono alla sua responsabilità politica», ha detto ieri lo stesso Franco Gabrielli.

MILITARI RUSSI IN ITALIA 1

 

Ma chiedere ai servizi cosa sanno di Capuano, che in alcune dichiarazioni si è accreditato in modo generico come «consulente di diverse ambasciate», significa comunque avere qualche dato in più su una vicenda che sin dal primo giorno è stata carente di «trasparenza», quella che Draghi ha rimarcato come condotta chiave di ogni politico che abbia relazioni con altri Stati, relazioni che possano compromettere o incrociare interessi di sicurezza nazionale.

salvini putin

 

In base alla relazione scritta di Franco Gabrielli, ex capo della polizia e oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con la delega per la sicurezza nazionale, i membri del Copasir decideranno i prossimi passi: di sicuro per fine giugno verrà ascoltato lo stesso Gabrielli, secondo un calendario già definito prima dell'inizio del caso Salvini.

 

ELISABETTA BELLONI - FRANCO GABRIELLI

Ma fra giugno e luglio, anche su questa vicenda, potrebbero essere ascoltati i tre direttori delle nostre agenzie di sicurezza, compreso il capo del Dis, Elisabetta Belloni. Nei prossimi giorni sei componenti del Copasir voleranno a Washington e a Bruxelles per affrontare temi sensibili di sicurezza nazionale come la disinformazione e l'infiltrazione su social e apparati pubblici e privati da parte di sistemi dittatoriali come la Russia oltre che sulla cybersicurezza e per questo incontreranno la Commissione speciale del Parlamento europeo che si è occupata di questo dossier.

 

 

Articoli correlati

COSA SANNO DI NOI I RUSSI? - IL MINISTERO DEGLI ESTERI RUSSO TORNA AD ACCUSARE L'ITALIA E...

 

 

 

 

 

 

 

sputnik e la spedizione dei militari russi in italia 2

 

salvini con la maglietta di putinmezzi militari russi nelle strade italianeMEDICI MILITARI RUSSI IN ITALIAMEDICI MILITARI RUSSI IN ITALIAmezzi militari russi nelle strade italiane 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...