giorgia meloni donald trump

CHI È IL PIÙ TRUMPIANO DEL REAME? L’INCONTRO TRA GIORGIA MELONI E DONALD TRUMP A PARIGI È UN COLPO AL CUORE DI SALVINI: IL “CAPITONE” PUNTAVA A RIMANERE L’INTERLOCUTORE PIÙ AMATO DAL TYCOON RISPETTO ALLA PREMIER, CHE FINO A IERI SI FACEVA DARE I BACETTI IN TESTA DA BIDEN – MA THE DONALD È UN PRAGMATICO E PARLA CON CHI HA IL POTERE: COMPLICE IL SUO AMATO ELON MUSK, LA SORA GIORGIA HA OTTENUTO L’INVITO PER L’INAUGURAZIONE DEL 20 GENNAIO A CAPITOL HILL. E IL “CAPITONE” RESTA IN PADANIA…

1. I 15 MINUTI DI DONALD E MELONI “VIENI A GENNAIO A WASHINGTON”

Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/politica/2024/12/09/news/incontro_meloni_trump_parigi_ucraina_dazi-423856454/

 

DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A PARIGI PER L INAUGURAZIONE DI NOTRE DAME

Quindici, agognatissimi minuti con The Donald. Paparazzati dallo staff di Elon Musk, organizzatore materiale del tête-à-tête , per conto della premier italiana. Che a Parigi, l’altro ieri, era volata all’ultimo, solo per questo: la photo op col tycoon che tra meno di un mese e mezzo s’insedierà alla Casa Bianca per il mandato bis. E la foto riesce: sorrisoni, pollice all’insù sia per Giorgia Meloni che per Trump. Non è stato un vero bilaterale, ma tre chiacchierate cucite insieme.

 

Una collettiva, col padrone di casa Emmanuel Macron e la presidente georgiana Salomé Zourabichvili; l’altra con Trump e «l’amico Elon», battute, risate. Un’altra, finalmente, a tu per tu col presidente eletto, al tavolone della cena di gala, a fine pasto, con le posate sporche davanti, i tovaglioli spiegazzati e i bicchieri di rosso borgognone pieni a metà.

 

Incontro «privato», riferiscono le fonti al seguito della presidente del Consiglio […]

 

GIORGIA MELONI - DONALD TRUMP

Che si sono detti, Meloni e Trump, in quindici minuti faccia a faccia? Secondo fonti a conoscenza della chiacchierata, velocemente, si è toccato il tema Ucraina. E la convinzione italiana è che Trump governerà il dossier con concretezza e ragionevolezza, senza mosse avventate.

 

Poi uno scambio sul Medio Oriente, in particolare sulla vicenda siriana. Accenni rapidi alla Cina, su cui c’è comunanza di vedute con Roma, e ai dazi. Più cordialità varie: Meloni che si congratula col magnate per l’elezione, The Donald che la invita all’inaugurazione del suo mandato, il 20 gennaio a Capitol Hill.

 

andrea stroppa a laria che tira 5

Invito che Meloni accetta di buon grado. Anche perché tutta la trasferta parigina è stata costruita con questo obiettivo: accreditarsi, politicamente, mediaticamente, come l’interlocutrice privilegiata del neo-presidente. E mediare - raccontano diversi big di FdI - per un incontro tra il tycoon e Ursula von der Leyen, osteggiata dall’altro trumpiano al governo in Ue, Viktor Orbán.

 

[…] Anche l’uomo di Musk in Italia, Andrea Stroppa, il primo a divulgare le foto degli incontri parigini di Meloni, asseconda questa narrazione: «L’Italia ha la rara opportunità di avere un rapporto speciale con gli Usa».

 

MELONI TRUMP

Stroppa fa capire, in un post su X, il lavorio sottotraccia del patron di Tesla per la riuscita del faccia a faccia Meloni-Trump: «Il rapporto di stima con Elon, che molti in Italia vorrebbero boicottare, ci sta portando in uno scenario nuovo. Felice da italiano di poter contribuire a costruire questa solida relazione».

 

E ancora: «Grazie agli amici americani che hanno lavorato per questo incontro». Ma è un’altra frase annotata sull’ex Twitter a indispettire l’opposizione. Perché Stroppa invita il centrosinistra «a ragionare su come l’Italia possa diventare interlocutore europeo privilegiato» degli Stati Uniti. «A che titolo un privato cittadino ci relaziona su un incontro istituzionale della presidente del Consiglio? - attacca Carlo Calenda di Azione - Le opposizioni faranno ciò che riterranno opportuno, soprattutto per evitare che oligarchi stranieri pieni di boria e conflitti d’interesse si infiltrino nella nostra politica».

 

DONALD TRUMP - ELON MUSK - GIORGIA MELONI

2. IL SORPASSO DI MELONI SU SALVINI CHE ORA CERCA UN POSTO ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP

Estratto dell’articolo di L. De Cic. per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/politica/2024/12/09/news/meloni_salvini_incontro_trump_inauguration_day-423856468/

 

Avrebbe voluto bruciare tutti sul tempo, partendo per gli Usa — probabilmente direzione Mar-a-Lago — «entro la fine dell’anno ». Così annunciava Matteo Salvini all’indomani dell’elezione di Donald Trump. Cravattone “rosso Gop” annodato sopra la camicia, «che terrò per i prossimi 4 anni», giurava in un comizio a Perugia venti giorni fa, il leader della Lega ha fatto di tutto, nell’ultimo mese e mezzo (ma anche prima, in campagna elettorale), per presentarsi come il più trumpiano dello Stivale. E in fondo lo è.

 

Vivek Ramaswamy Matteo Salvini

Più di Giorgia Meloni, che fino al voto del 5 novembre è stata costretta a tenere il piede in due staffe, per non guastare i rapporti più che cordiali col team Biden- Harris, e per mantenere un garbo istituzionale di cui il capo del Carroccio non pare crucciarsi, nonostante i galloni di vicepremier.

 

Se questo atteggiamento, quasi obbligato, di equidistanza ha infastidito alcuni consiglieri del giro Trump, vedi Steve Bannon, la premier aveva comunque l’asso Musk nel taschino del tailleur. È stato il patron di X a organizzarle il faccia a faccia col presidente eletto sul tavolo di gala dell’Eliseo. Mentre Salvini — anche se dalla Lega non ci sono conferme ufficiali — starebbe pensando di rimandare il viaggio oltreoceano all’anno prossimo.

 

VIGNETTA GIANNELLI - GIORGIA MELONI COME DONALD TRUMP

«Conto di andare all’insediamento di Trump il 20 gennaio e magari anche prima, se Landini me lo consente... », raccontava dieci giorni fa alla vigilia dello sciopero. Per un biglietto buono (visibile) all’ Inauguration day , il leghista punta tutto su Vivek Ramaswamy, l’ex sfidante di Trump alle primarie, che ora gioca da vice-Musk: lo affiancherà a timone del nuovo dipartimento «per l’efficienza» governativa.

 

Anche in questo Meloni pare avvantaggiata: lei parla col “Doge”, Salvini col vice. E visto che la premier ha confermato la presenza in Campidoglio il 20 gennaio, Salvini rischia di strappare un posto più defilato. Diventerebbe complicato, da quella distanza, centrare il bersaglio grosso: la stretta di mano col presidente, da rilanciare a tutto social, per accreditare la narrazione che è lui […] a incarnare il trumpismo italiano doc.

 

INAUGURAZIONE DI NOTRE DAME - DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI

[…] Fonti del Carroccio spiegano che la trasferta del “Capitano” è ancora in fase di organizzazione. E che l’agenda del vicepremier a dicembre non è chiusa, anche se da qui a Natale è densa di appuntamenti tutt’altro che morbidi: domenica c’è il congresso del partito in Lombardia, regione-culla del leghismo, in cui è in testa nella corsa da segretario regionale il capogruppo al Senato, Max Romeo, contro l’ipersalviniano Luca Toccalini, responsabile della giovanile, che potrebbe ritirarsi.

 

Cinque giorni dopo, il 20 dicembre, a Palermo è attesa la sentenza del processo Open Arms, che vede Salvini imputato per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Rischia 6 anni. È questo, più delle trasferte americane, il vero tormento del segretario. […]

andrea stroppa a laria che tira 3DONALD TRUMP ELON MUSK E GIORGIA MELONI A PARIGI PER L INAUGURAZIONE DI NOTRE DAMEGIORGIA MELONI IN VERSIONE TRUMP - VIGNETTA BY MANNELLI PER IL FATTO QUOTIDIANO

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."