CHI È RICCARDO RICCIARDI? IL DEPUTATO GRILLINO CHE IERI HA SCATENATO LA RISSA A MONTECITORIO SI DEFINISCE ORTODOSSO: È FICHIANO, AMBIENTALISTA, GIUSTIZIALISTA E AMMIRA I BLACK BLOCK – ORECCHINO E BARBA LUNGA, È IL FANTASMA DEL GRILLISMO DELLA SCATOLETTA DI TONNO CHE NON FA DORMIRE I VARI DI MAIO IN GRISAGLIA – DA CANDIDATO SINDACO DI MASSA SI LANCIÒ COSÌ: “SE VINCO FACCIO VENIRE LA GUARDIA DI FINANZA”

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1 – LA TESTA CALDA CHE VUOLE MANDARE OVUNQUE LA GDF

Domenico Di Sanzo per “il Giornale”

 

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La testa è calda. E lo confermano anche i colleghi di Montecitorio, infastiditi dalla piazzata di Riccardo Ricciardi contro la Lombardia. «Sicuramente è un tipo focoso, anche se non ci aspettavamo una sfuriata del genere, ma ormai è andata come è andata...», sospira un deputato vicino a Luigi Di Maio. Ma Ricciardi, vice capogruppo grillino alla Camera, ci tiene ad apparire come un duro e puro.

rissa in parlamento rissa in parlamento

 

A partire dall' orecchino e dalla barba folta. Sicuramente uno di quelli che, almeno a parole e nello stile, non vuole farsi addomesticare con le pose vellutate del Palazzo. Uno dei pochi. In un M5s dove abbondano le grisaglie, i visi puliti e le acconciature da bravo ragazzo modello Di Maio. È uno degli uomini più vicini al presidente della Camera Roberto Fico e come lui ha la pretesa di essere uno dei «custodi» di un' ortodossia stellata che non esiste più, assorbita in toto dai riti della politica. Una presunta purezza ormai ridotta a dettaglio estetico.

 

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La biografia di Ricciardi è più eloquente del suo discorso pronunciato in Aula. Giustizialista, ambientalista, se vogliamo idealista. Di professione prolifico regista e autore teatrale e cinematografico. Scorrendo il curriculum presente sul sito dell' associazione anti-corruzione Riparte il Futuro troviamo decine di produzioni e spettacoli a partire dal 2003, tre anni prima della laurea in Cinema, Musica e Teatro all' Università di Pisa.

 

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Tra i tanti titoli balza all' occhio «Black Bloc», monologo scritto nel 2015 dal futuro deputato grillino. Questa la scheda dell' opera: «un lungo lavoro di ricerca sui modi e i metodi di lotta che esistono nel mondo della contestazione ai giorni nostri». E ancora: «un tentativo per capire quali possono essere i pensieri e le spinte che portano un ragazzo a compiere quelle azioni, cercando di uscire dalla semplificazione che i media, troppo spesso, tendono a fare, etichettando con un marchio quello che fondamentalmente è sempre e semplicemente un essere umano».

 

riccardo ricciardi con mascherina riccardo ricciardi con mascherina riccardo ricciardi riccardo ricciardi

Quindi la chiosa: «Ed ogni essere umano, dal più stimabile al più spregevole, racchiude in sé un mondo, che ci piaccia o no». Importante l' esperienza di direttore artistico di tre edizioni (2015, 2016 e 2017) del festival culturale Memofest di Seravezza, in provincia di Lucca. Tra gli ospiti di quegli anni Sandro Ruotolo, Piercamillo Davigo, Ilaria Cucchi, Piergiorgio Odifreddi e Francesco De Gregori. Il da poco 38enne Ricciardi (ha compiuto gli anni l' 8 maggio) in gioventù si è sempre dato da fare.

 

riccardo ricciardi riccardo ricciardi

Mentre frequentava l' università ha lavorato come gelataio al Pub Wolfy di Massa, operaio in un campeggio sul litorale grossetano e «Assistente pizzaiolo» alla pizzeria Missy di Montignoso in provincia di Massa e Carrara. Prima dell' elezione alla Camera, arrivata nel 2018, è stato consigliere comunale a Massa, la sua città. Nel 2013, da candidato sindaco del M5s, ottenne il 12% dei voti e in campagna elettorale promise: «Se vinco io farò venire la Guardia di Finanza a ispezionare i conti in Comune». Già allora era fissato con l' idea di un M5s senza leader. All' epoca non ce la fece a indossare la fascia tricolore, ma nel giro di cinque anni ha staccato il biglietto per Montecitorio. Dove ha cercato sempre di controllarsi, almeno fino a ieri.

GIANCARLO GIORGETTI GIANCARLO GIORGETTI

 

2 - IL «GUEVARA DI MASSA» CHE HA ACCESO LA BAGARRE

Claudio Bozza per il “Corriere della Sera”

 

Fin dal liceo lo chiamano «il Guevara di Massa», soprannome che porta sulle spalle ancora oggi che ha 38 anni. Ma chi è Riccardo Ricciardi, il deputato M5S che ha scatenato la bagarre a Montecitorio, attaccando la sanità lombarda? Toscano, di professione regista teatrale, nel 2018 Ricciardi si è trovato catapultato alla Camera, scelto online. Il deputato, nella mappa del potere grillino, è collocato tra gli «ortodossi», la corrente dei parlamentari che fanno riferimento al presidente della Camera Roberto Fico.

 

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Al primo mandato a Montecitorio, Ricciardi è stato eletto nel collegio plurinominale di Massa. Qui, città in cui è cresciuto, nel 2013, da candidato sindaco si lanciò così: «Se vinco io farò venire la guardia di Finanza a ispezionare i conti in Comune». Ma il salto nella politica che conta era solo rimandato. Nel 2018, eletto grazie al boom pentastellato, Ricciardi si congedò così dal consiglio comunale: «Entrerò a Montecitorio pensando al partigiano Pegollo», che di nome faceva Matteo e fu ucciso nell' aprile del 1945.

 

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Sbarcato a Roma, dove siede nella commissione Ambiente, durante l' ultimo scontro tra i grillini per i posti di comando aveva sfiorato la poltrona di capogruppo: oggi è vice. Lentamente, dopo lo sbarco in Parlamento, alcuni suoi amici raccontano che Ricciardi aveva cambiato piglio politico, moderando assai i toni rispetto al passato.

 

L' ultimo intervento alla Camera alla vigilia del 25 aprile, prima della bufera di ieri, gli valse anche una standing ovation dal Pd: «Ricordo che combatterono insieme monarchici e repubblicani, comunisti e cattolici, anarchici e liberali. Prima hanno vinto insieme e poi hanno ricostruito l' Italia».

 

3 - I 5 STELLE CONTRO LA LOMBARDIA URLA E PROTESTE, CAOS ALLA CAMERA

Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”

 

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Torna il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in Parlamento, ma ad accendere lo scontro sono le parole di fuoco del 5 Stelle Riccardo Ricciardi. Un attacco violento contro la gestione lombarda (e quindi leghista) del virus che provoca la reazione furibonda delle opposizioni, tanto che il presidente della Camera Roberto Fico è costretto a interrompere la seduta per venti minuti, mentre volano insulti e pugni sui banchi, con tanto di microfoni rotti.

 

ROBERTO FICO ALESSANDRO DI BATTISTA ROBERTO FICO ALESSANDRO DI BATTISTA

Ricciardi, piglio sarcastico e barba luciferina, inizia il suo intervento con un attacco paradossale al presidente del Consiglio, che in realtà è una difesa, che si conclude con un gancio per la seconda parte del discorso: «Conte è arrivato in ritardo di venti minuti alle conferenze stampa. L' assessore lombardo Gallera, invece era sempre puntuale. Lui che ha costruito un ospedale in Fiera con 21 milioni di euro per 25 pazienti. Ecco il modello lombardo, ecco come sono stati spesi i soldi dei cittadini». E ancora, cita le parole di Giancarlo Giorgetti: «Chi ci va più dai medici di base?».

 

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Dai banchi della Lega si comincia a rumoreggiare pesantemente, ma Ricciardi non desiste anzi lancia occhiate come dardi ai deputati del centrodestra e non manca di ricordare «il famigerato modello lombardo iniziato con Formigoni che ha tagliato 25 mila posti di letti pubblici, regalando soldi a la sanità privata». E chiude: «Non accettiamo lezioni da voi. Mentre i nostri i più sentiti ringraziamenti vanno ai cittadini lombardi e ai medici, agli operatori sanitari, agli infermieri che in queste settimane hanno salvato vite umane e contrastato il diffondersi del virus»

 

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 L' intervento ha una sua efficacia retorica, che forse anche per questo provoca il finimondo tra i banchi della Lega. Alcuni deputati scendono dall' emiciclo e si dirigono verso Ricciardi. Un deputato fracassa un microfono con un pugno, volano le sedie. Fico sospende la seduta. Alla ripresa Riccardo Molinari, capogruppo della Lega, spiega che quello è stato «uno dei momenti più bassi della storia repubblicana» e che «non si specula sui morti». Sono in molti, compresi Mariastella Gelmini (FI) e Giorgia Meloni (FdI) a chiedere al premier di dissociarsi. Matteo Salvini, dal Senato, parla di «insulto ai lombardi» e definisce Ricciardi un «ominicchio»: «Si sciacqui la bocca prima di parlare della sanità lombarda e dei cittadini lombardi». Deputati lombardi della Lega fanno un comunicato per definire «sciacallo» il collega dei 5 Stelle. Daniele Belotti ammette: «Gli ho urlato contro frasi irripetibili. È un estremista dei centri sociali».Dal centrosinistra non si gradiscono molto i toni dei 5 Stelle.

GIANCARLO GIORGETTI ABBRACCIA LAURA CASTELLI GIANCARLO GIORGETTI ABBRACCIA LAURA CASTELLI

 

Il ministro dem Roberto Speranza, interpellato da un furibondo Giancarlo Giorgetti (Lega), replica: «Hai ragione, cosa ti devo dire». Federico Fornaro di Leu spiega che «non si specula sui morti», anche se poi aggiunge che bisogna indagare sulla gestione delle regioni.

 

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Andrea Orlando, Pd, scrive: «Risultato dell' intervento incendiario del collega del M5S alla Camera: peggiorare il clima in vista della conversione di decreti fondamentali per il Paese, ricompattare le opposizioni e rafforzare le opposizioni più estreme della destra. Ne valeva la pena?». Anche Enrico Mentana, direttore del Tg di La7, interviene sui social, modificando poi il post: «Vorrei dire all' onorevole Ricciardi che mai avevo ascoltato in un' aula un intervento così squallido e vergognoso. Ho cancellato un giudizio molto duro solo perché ho deciso di parlargli di persona». Cosa che fa, alla Camera prima e poi invitandolo al Tg .

 

roberto fico roberto fico

Conte spiega ai cronisti, replicando a Giorgia Meloni: «Si è insinuato che io condividessi quell' intervento di Ricciardi. Ma sono opinioni personali, io non ho aizzato nulla». Prima della bagarre, il premier aveva fatto il punto delle misure, non nascondendo le difficoltà, ammettendo i ritardi della burocrazia e attaccando le banche «che devono fare di più». Conte invita gli italiani a «fare vacanze in Italia», spiega che «non è ancora tempo di movide e party». Poi tende la mano a Matteo Renzi, accogliendo le sue proposte sullo «sblocca cantieri». Maria Elena Boschi, capogruppo di Iv, apprezza le aperture del premier e in Senato attacca Meloni per le critiche al ministro Bellanova.

consultazioni sergio mattarella con roberto fico consultazioni sergio mattarella con roberto fico

 

 

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