giorgia meloni elisabetta belloni mario parente giovanni caravelli

A CHI I SERVIZI? A ME! – PER RASSICURARE GLI AMERICANI, GIORGIA MELONI STA PENSANDO DI TENERE PER SÉ LA DELEGA AI SERVIZI SEGRETI: SI VA VERSO LA CONFERMA DI ELISABETTA BELLONI AL DIS E SOPRATTUTTO DI PARENTE E CARAVELLI ALL’AISI E ALL’AISE – POI SI APRIRÀ LA PARTITA DELLE PARTECIPATE, IN PARTICOLARE DELL’ENI, CHE VALE PIÙ DI UN MINISTERO – LE ULTIME IPOTESI: ALFREDO MANTOVANO SOTTOSEGRETARIO INSIEME A FAZZOLARI, CROSETTO ALLA DIFESA E UN PIDDINO AL COPASIR

Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini e Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”

 

giorgia meloni 19

C'è un campo nel quale Giorgia Meloni sarà chiamata a dare subito una risposta alle parole di Silvio Berlusconi: la scelta delle donne e degli uomini a cui affidare la sicurezza nazionale. Un terreno in cui la leader di Fratelli d'Italia sa di giocarsi la credibilità internazionale sul fianco occidentale, tutta ancora da costruire e minata anche dal rapporto con Matteo Salvini.

 

giuseppe conte gennaro vecchione

Per questo ha scelto di non delegare, ma di metterci la faccia. Non indicherà un'autorità delegata: sarà lei, almeno al principio, a tenere la delega ai Servizi segreti. Una scelta che fa storcere il naso ad alcuni addetti ai lavori - per una questione di trasparenza e per il rischio di una concentrazione di potere troppo ampia - ma che ha un precedente recente importante: Giuseppe Conte.

 

elisabetta belloni foto di bacco (4)

Per due anni e mezzo il leader dei 5 Stelle mantenne la prerogativa, salvo cederla a tre giorni dalla caduta definitiva. In questo caso, giustificherà la mossa con la necessità di affrontare con cautela questa delicata fase geopolitica.

 

[…] Lo sconcerto con cui il New York Times ha commentato ieri l'audio del Cavaliere su Putin «Cresce l'ansia per l'Italia» - è un segnale da non sottovalutare. Occorrono risposte. E la leader le cerca nei suoi uomini più fidati. Uno è Gianbattista Fazzolari, il più "atlantico" dei meloniani, destinato a seguirla a Palazzo Chigi come sottosegretario o capo di gabinetto. Un altro è Alfredo Mantovano, vicinissimo a Washington, anche lui sottosegretario alla Presidenza. […]

 

elisabetta belloni adolfo urso copasir 1

Giorgia Meloni non è sola anche perché per il momento dovrebbe restare immutata la compagine delle tre agenzie di sicurezza. Elisabetta Belloni resterà al Dis. […] Ma è chiaro che senza un sottosegretario di riferimento all'intelligence - ruolo ricoperto oggi dal prefetto Franco Gabrielli il compito della Belloni diventa ancora più cruciale (dopo mesi complessi seguiti all'incidente della candidatura al Quirinale).

 

mario parente

Sarà decisiva in tema di sicurezza, ma anche di rapporti internazionali, visti l'estrazione e il curriculum. A maggio, inoltre, il governo Draghi aveva rinnovato per altri due anni gli incarichi a Mario Parente, capo dell'Aisi, l'Agenzia di sicurezza interna. E a Giovanni Caravelli, numero 1 dell'Aise, il servizio estero. Sono tutti certi che resteranno: in questi mesi il loro lavoro ha rappresentato un argine ai tentativi di influenza russa […].

 

GIOVANNI CARAVELLI

Qualcosa si potrebbe però muovere a gennaio, quando tre vice direttori arriveranno a scadenza (Carlo Massagli e Luigi Della Volpe all'Aise e Carlo De Donno all'Aisi). E poi soprattutto a maggio, quando scadrà l'incarico del comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana, che gode di grande considerazione bipartisan.

 

E si aprirà la partita delle partecipate: le nomine all'Eni sono dal punto di vista geopolitico cruciali quanto e più di un'agenzia. In tema di intelligence Meloni sceglie dunque la continuità. Per altre caselle, invece, dovrà scegliere. Lo sta già facendo in queste ore, con l'intenzione di dare segnali agli alleati. Determinante è il ministero della Difesa.

 

Nonostante il ruolo di presidente dell'Aiad (la Federazione aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza), Guido Crosetto è a un passo dalla nomina. […]

 

GUIDO CROSETTO GIORGIA MELONI

A Urso verrebbe assegnato lo Sviluppo economico (che comprenderà la delega al Commercio estero). Le scelte più delicate, però, investiranno anche una casella riservata all'opposizione: la presidenza del Copasir. È difficile che vada a Matteo Renzi, visto l'imbarazzo che potrebbe creare la vicenda saudita e l'inchiesta Open all'attenzione del Comitato.

 

E lo stesso vale per un 5S […]. La Presidenza, insomma, finirà al Pd. Con due nomi in campo: il ministro della Difesa Lorenzo Guerini e il membro uscente del Comitato Enrico Borghi. Entrambi offrono garanzie al fronte atlantico. Dunque, almeno per il momento, a Giorgia Meloni.

FRANCO GABRIELLI ADOLFO URSO ADOLFO URSO

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