giorgia meloni andrea giambruno

CHI SONO I DUE UOMINI CHE NELLA NOTTE TRA IL 30 NOVEMBRE E IL PRIMO DICEMBRE ARMEGGIAVANO NELL’AUTO DI ANDREA GIAMBRUNO, PARCHEGGIATA VICINO A CASA DI GIORGIA MELONI (DUE MESI DOPO LA ROTTURA UFFICIALE?) - AL POLIZIOTTO CHE LI HA NOTATI, HANNO MOSTRATO UN DISTINTIVO, DICENDO DI ESSERE "COLLEGHI". I SERVIZI PRIMA HANNO PARLATO DI "AGENTI SEGRETI IN FORZA ALL’AISI", PARTE DELLA NUTRITA SCORTA DELLA DUCETTA, POI HANNO FATTO RETROMARCIA: POTREBBERO ESSERE BANALI "RICETTATORI" – DI SICURO LA VICENDA HA INFLUITO NELLA NOMINA DI BRUNO VALENSISE (E NON DEL FAVORITO GIUSEPPE DEL DEO) AL VERTICE DELL’AISI – LA PRECISAZIONE DI “STRISCIA LA NOTIZIA”: “NESSUN COMPLOTTO PER I FUORIONDA DI GIAMBRUNO...”

PRECISAZIONE DA “STRISCIA LA NOTIZIA” :

 

Spettabile redazione,

ANDREA GIAMBRUNO VIDEO STRISCIA

nell’articolo da voi ripreso del Domani si scrive, riferendosi alla premier Meloni: “già furiosa per le registrazioni di Giambruno che qualcuno in Mediaset aveva passato ad Antonio Ricci creando uno scandalo privato e politico, ora teme un complotto più articolato”.

 

Nessun complotto, tanto meno nessuno di Mediaset che ha passato i fuorionda al tg satirico di Antonio Ricci. Come già precisato più volte, tutti i programmi di Mediaset, in onda e fuorionda, viaggiano su un sistema interno che viene chiamato “bassa frequenza” e che arriva in tutti gli uffici.

 

giambruno pacco striscia

Chiunque le può vedere e registrare, anche – per esempio – uno spettatore o un visitatore che si trova all’interno di Mediaset e riprende con lo smartphone ciò che passa sui monitor, posizionati anche nei corridoi. E di questo tutti sono avvertiti. E non succede solo a Mediaset. I famosi fuorionda di Flavio Insinna, per esempio, furono registrati da uno spettatore del pubblico nei corridoi Rai, che riprese il presentatore dei pacchi da un monitor in cui si vedeva la bassa frequenza.

 

In particolare, i fuorionda di Giambruno - come spiegato da Antonio Ricci all’Ansa il 21 ottobre 2023 - erano il risultato “di una fortunosa pesca estiva”. “Avevo due fuorionda del giornalista in frigo. Li ho usati. Così come son solito fare. Come quello di “Buttiglione-Tajani” che Berlusconi dichiarò esser la causa della caduta del suo governo”.

Nessun complotto quindi che coinvolgesse Mediaset, visto che nessuno era a conoscenza della messa in onda.

 

giambruno striscia 1

Ancora una volta riportiamo le parole di Ricci in un’intervista al Corriere della Sera del 28 ottobre 2023 in cui si ricostruisce la dinamica dei fatti e di come fosse stato preparato un copione falso per tenere segreto fino all'ultimo il fuorionda: “Nessun dirigente Mediaset mi chiama perché hanno paura che li registri. Si buttavano in mezzo alla regia? Chiamavano i Carabinieri? Io poi, per evitare eventuali intercettazioni e rotture di scatole, avevo preparato — come altre volte — un finto copione, che poi all'ultimo ho sostituito con quello vero”.

Questi i fatti come sono andati, senza nessuna interferenza esterna a Striscia la notizia.

Un cordiale saluto

 

L’ufficio stampa di Striscia la notizia

 

 

Estratto dell’articolo di Emiliano Fittipaldi e Nello Trocchia per “Domani”

 

ANDREA GIAMBRUNO GIORGIA MELONI

C'è una vicenda che da qualche mese sta preoccupando, e non poco, la premier Giorgia Meloni e il suo (ex) compagno Andrea Giambruno. E su cui stanno indagando […] sia i servizi segreti sia la procura di Roma, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta gestito direttamente dal procuratore capo Francesco Lo Voi.

 

Una storia che incrocia misteriosi tentativi di furto, ipotesi di spionaggio a un parente della premier, investigazioni segrete ordinate dai vertici dell'intelligence e presunte falle nel sistema di protezione di una delle massime istituzioni del paese, cioè la presidenza del Consiglio.

 

GIORGIA MELONI ANDREA GIAMBRUNO - MEME BY FAWOLLO

Una vicenda ancora oscura che però ha influito sull'esito della battaglia per la nomina nel nuovo direttore dell'Aisi, l'agenzia d’intelligence interna. Partita che qualche settimana fa ha visto prevalere Bruno Valensise sull’altro candidato forte Giuseppe Del Deo, potente vicedirettore dell’agenzia considerato vicinissimo a Meloni e al ministro Guido Crosetto.

 

Partiamo […] dalla notte tra il 30 novembre e il primo dicembre dell’anno scorso. Siamo a Roma sud. Verso le tre di notte, nelle strade intorno alla nuova casa di Meloni in zona Torrino (una villetta di 350 metri quadri con annessa piscina, acquistata dalla premier per oltre un milione di euro nel giugno 2023) tutto sembra tranquillo.

 

ANDREA GIAMBRUNO

Per Meloni e Giambruno sono invece momenti complicati: un mese prima la leader di Fratelli d'Italia aveva annunciato pubblicamente la fine improvvisa della relazione. […] Ebbene quella notte, a due mesi dalla fine ufficiale del rapporto via Facebook, la macchina di Giambruno è parcheggiata a pochi passi dall’ingresso della nuova casa di Meloni. A pochi metri di distanza c'è appostata una volante del commissariato di polizia dell'Eur, che funge da servizio di vigilanza […].

 

andrea giambruno porta fuori la spazzatura foto di chi

Al posto di guida c'è un'agente, che qualche minuto dopo le tre nota qualcosa di anomalo: da un'auto appena sbucata sulla strada sono scesi infatti due uomini, che dopo aver acceso una luce (una torcia? un cellulare? un altro apparecchio?) cominciano a trafficare intorno all'auto del compagno di Meloni, immaginando di avere il favore delle tenebre.

 

L'agente di polizia invece vede tutto, scende dalla volante e decide di intervenire. Si avvicina alla coppia e chiede conto dei movimenti sospetti. I due […] sono però lesti nella reazione: mostrano all'agente un distintivo, si identificano come “colleghi” senza rilasciare generalità né mostrare documenti di riconoscimento, rientrano rapidamente in auto e scompaiono nella notte.

 

L’agente avverte subito i suoi capi dell’accaduto. Viene così stilato un rapporto, che finisce subito alla Digos. Viene informato direttamente il capo della polizia Vittorio Pisani, e a cascata il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il sottosegretario con delega ai servizi segreti Alfredo Mantovano, l’allora capo dell’Aisi Mario Parente e il suo braccio destro Del Deo, e naturalmente la premier.

 

bruno valensise 4

Che prende la cosa affatto alla leggera: già furiosa per le registrazioni di Giambruno che qualcuno in Mediaset aveva passato ad Antonio Ricci creando uno scandalo privato e politico, ora teme un complotto più articolato. Soprattutto dopo che qualcuno dei suoi collaboratori più fidati le suggerisce che non sia da escludere che i due uomini potessero cercare qualcosa nell’auto del padre di sua figlia. O peggio ancora piazzare cimici o transponder per poterlo spiare.

 

Il rapporto della Digos finisce in procura, che apre un’inchiesta coordinata da Lo Voi. Ma è l’Aisi – che ha mani libere rispetto a un possibile reato nemmeno compiuto - a svolgere le prime indagini per provare a identificare i responsabili e capire se la sicurezza nazionale sia stata davvero messa a rischio oppure no. Dell’investigazione si occupa direttamente il gruppo guidato da Del Deo.

 

ANDREA GIAMBRUNO - GIORGIA MELONI - FOTO DI CHI

Dopo pochi giorni di lavoro, grazie anche alla descrizione dell’agente che aveva visto in faccia gli uomini e a verifiche incrociate della questura di Roma su alcune fotografie, vengono identificati i possibili sospetti. Sorprendentemente, si tratta di due agenti segreti in forza proprio all’Aisi, e che fanno parte della nutrita scorta di Meloni.

 

Avuta la notizia, l’ipotesi di un complotto di pezzi dei servizi sgomenta la premier. Già affetta da una sindrome di accerchiamento (tanto da avere voluto come caposcorta il marito della sua segretaria personale Patrizia Scurti, pure lui agente Aisi) teme che il suo incubo possa essere reale, e chiede ai responsabili delle forze di sicurezza che il mistero venga rapidamente risolto. Investe direttamente Mantovano ed Elisabetta Belloni, capo del dipartimento che coordina l’intelligence nazionale. Questi ultimi, d’accordo con Parente, decidono di spostare i due sospettati dall’Aisi all’Aise, i servizi segreti esteri guidati da Giovanni Caravelli. Siamo a metà dicembre 2023.

 

il nuovo fuorionda di andrea giambruno striscia la notizia 3

[…] L’indagine va avanti per due mesi, ma a un certo punto l’Aisi fa marcia indietro rispetto a quanto ipotizzato inizialmente sugli uomini della scorta: le celle telefoniche dimostrerebbero infatti che i presunti complottardi quella notte non fossero lì, ma fuori servizio e lontanissimi dalla zona del Torrino. Passa qualche altro giorno, e sempre l’Aisi lancia un’altra pista, che stavolta porta lontano da possibili responsabilità dell’agenzia che deve vigilare sulla premier: i due uomini potrebbero essere più banalmente ricettatori già noti alle forze dell’ordine. Forse alla ricerca di beni di valore all’interno dell’auto di Giambruno.

 

giorgia meloni tra patrizia scurti e il marito capo scorta

Mentre le indagini (anche quelle della procura) proseguono, il Giambruno-gate si è però infilato nella testa della premier, che recentemente avrebbe detto ai suoi fedelissimi (ha riferito Ilario Lombardo su La Stampa in un retroscena non smentito) di “sentirsi sotto assedio” e di “non fidarsi di nessuno”.

 

Non è un caso che l’episodio diventi cruciale nella scelta difficile del nuovo capo dell’Aisi. In corsa erano in due: il favoritissimo della vigilia Del Deo, un operativo vicinissimo a Crosetto, stimato da Parente e capace di entrare nell’ufficio di Meloni senza nemmeno passare da quello di Mantovano. E il più posato Bruno Valensise, numero due del Dis – il dipartimento che coordina le due agenzie - che il sottosegretario voleva già tempo fa promuovere al posto di Belloni.

 

andrea giambruno porta fuori la spazzatura foto di chi 1

Fino a pochi mesi fa Del Deo aveva il vento in poppa. Ex ufficiale dell’esercito, fu in effetti promosso vicedirettore a luglio 2023 per volontà di Meloni in persona. E la premier, Pisani, Piantedosi e Crosetto (e la stessa Scurti, ascoltatissima anche su questi dossier) spingevano per metterlo sulla poltrona di direttore.

 

Per anni capo del Nef, il reparto economico-finanziario dell’Aisi, Del Deo ha gestito con abnegazione e capacità le intercettazioni preventive, quelle che vengono fatte dai servizi “a protezione” degli interessi economici, industriali e politici del paese, ed è considerato grande conoscitore della macchina dell’intelligence e dei suoi segreti.

 

meloni mantovano

[…] l’ipotesi Del Deo era fortemente avversata non solo da Mantovano, ma da un ministro di peso come Matteo Salvini, rimasto scottato quando, ai tempi delle sue visite all’ex ambasciatore russo in Italia Sergey Razov nel maggio del 2022, il contenuto di alcune intercettazioni fatte dall’Aisi (che ascoltava il consulente leghista Antonio Capuano, che accompagnò Salvini in ambasciata) finì sulla Verità […]

 

Alla resistenza di Salvini  […] si è dunque aggiunta la vicenda misteriosa dell’auto di Giambruno: […] Meloni ha preferito puntare così su un “esterno” all’agenzia come Valensise, che in questi giorni si sta già occupando – oltre che di dare un volto ai due uomini misteriosi – dell’organizzazione della sicurezza del G7.

 

Le ambizioni di Del Deo restano comunque intatte: i suoi dante causa sperano che, quando Belloni concluderà il suo mandato nel 2025, Valensise possa essere spostato al Dis. Lasciando alla spia amica di Crosetto la poltrona dell’agenzia più potente d’Italia.

ANDREA GIAMBRUNOandrea giambruno al quirinale giambruno melonila transumanza by giambruno vignetta by rolli per il giornalone la stampa andrea giambruno giorgia melonigiorgia meloni e andrea giambruno da chi la vignetta di ellekappa su andrea giambruno e giorgia meloniGIORGIA MELONI ANDREA GIAMBRUNOANDREA GIAMBRUNO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA ANDREA GIAMBRUNO - UN SACCO BELLO - MEME il nuovo fuorionda di andrea giambruno striscia la notizia 1ANDREA GIAMBRUNO 56ANDREA GIAMBRUNO KEN - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE BAIRBIE.METWEET SU ANDREA GIAMBRUNOandrea giambruno esce da casa di arianna meloni - foto diva e donna

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)