mario draghi roberto speranza

CHI DI SPERANZA VIVE... - IL MINISTRO DELLA SALUTE E' INCALZATO DALL'INCHIESTA SU OMS E PIANO PANDEMICO MA DRAGHI ASPETTA: NON VUOLE OCCUPARSENE FINCHÉ NON CI SARANNO "DATI OGGETTIVI" (OVVERO FINCHÉ SPERANZA NON SARÀ INDAGATO) - SUPERMARIO VERSIONE APERTURISTA HA RISPEDITO AL MITTENTE IL CONSIGLIO DI NUOVE CHIUSURE AVANZATO DALLA MERKEL: "NON ABBIAMO LA STESSA ECONOMIA DELLA GERMANIA" (OVVERO: GRAZIE, MA NON CE LO POSSIAMO PERMETTERE)

speranza draghi

DAGOREPORT

Inizia a mancare la terra sotto i piedi di Roberto Speranza. Il ministro della Salute è incalzato dall'inchiesta sull'Oms e il piano pandemico, Fratelli d'Italia ha presentato una mozione di sfiducia contro di lui e c'è la richiesta di commissione d'inchiesta parlamentare, avanzata da Matteo Renzi, sulla gestione della prima ondata di pandemia da parte del governo. Anche Salvini chiede la sua testa, il M5s tace e Mario Draghi aspetta. Non vuole occuparsi di questa grana finché non ci saranno "dati oggettivi" (ovvero finché Speranza non sarà indagato).

 

ROBERTO SPERANZA E MARIO DRAGHI

SuperMario non ha una grande simpatia personale per Speranza nonostante l'abbia difeso dall'assalto di Salvini ("Ho voluto io Speranza nel governo e no ho molta stima"). Pur non considerandolo colpevole di gravi omissioni, non ha apprezzato le sue reticenze e i suoi silenzi sulla questione del piano pandemico. E non ama neanche Silvio Brusaferro, portavoce del Comitato Tecnico Scientifico. Non è un caso che alla delicata conferenza stampa dell'8 aprile sui vaccini abbia preferito avere accanto a sé Franco Locatelli, che del Cts è il coordinatore.

 

Draghi e Speranza sono distanti anche sul modo con cui armonizzare risposta sanitaria e emergenza economica. Speranza è un rigorista, Draghi è diventato aperturista perché ha capito che il tessuto produttivo italiano non può permettersi altri mesi di chiusure. Lo ha fatto presente anche ad Angela Merkel.

 

DRAGHI ARCURI SPERANZA

La Cancelliera gli ha consigliato di proseguire con la linea del rigore, dopo che lei stessa ha imposto nuove restrizioni nazionali bypassando i Lander. Draghi ha risposto nel modo più ovvio: "L'Italia non ha la stessa economia della Germania". Ovvero: grazie per il consiglio ma noi non ce lo possiamo permettere. Alla linea del rigore teutonico si è invece accodato quel micron di Macron, illuso che la traballante economia francese possa imitare Berlino senza ripercussioni. Prego, s'accomodi.

 

ROBERTO SPERANZA, INDISCREZIONI: COSTRETTO ALLE DIMISSIONI SOLTANTO SE INDAGATO

Da www.liberoquotidiano.it

 

mario draghi angela merkel

Crisi nera a Palazzo Chigi: aperto un fronte giudiziario nei confronti dell'ex Commissario straordinario Domenico Arcuri e l'esperto italiano dell'Oms Ranieri Guerra. La procura di Bergamo ha aperto un fascicolo per indagare sulla vicenda del documento dell'Organizzazione mondiale della sanità che si sarebbe cercato di far sparire.

 

A quanto si apprende, il documento avrebbe leso fortemente l'immagine dell'ex premier Giuseppe Conte. Il ruolo del ministro della Salute Roberto Speranza non è chiaro, e dovrà ora spiegare meglio la vicenda. Nonostante Speranza si trovi in cima ad un castello di carte che si sta lentamente sgretolando, il ministro non è ancora stato sfiorato dalle indagini.

ROBERTO SPERANZA MARIO DRAGHI

 

In molti non avevano capito la scelta di Mario Draghi di confermare un ministro che oggi viene considerato, non solo dall'opinione pubblica, come uno dei principali fautori del fallimento italiano nella gestione della pandemia.

 

Giovedì scorso, 8 aprile 2021, Mario Draghi aveva ribadito con fermezza in conferenza stampa la scelta di riconfermare Speranza nel esecutivo a "larghe intese". Draghi ha detto non solo di averlo scelto lui personalmente, ma anche di averne "molta stima". Eppure, l'uomo che ci sta tenendo chiusi in casa da oltre un anno, portando sull'orlo del fallimento migliaia di imprese italiane, non sembra aver azzeccato nemmeno una decisione.

 

draghi merkel

Politicamente Speranza ha perso su tutta la linea. Lo si può notare anche dalle recenti proteste che si sono fatte sempre più frequenti nelle ultime settimane. I cittadini italiani sono allo stremo e tutto questo per l'incompetenza di chi ha deciso sulle loro teste, ministro Speranza in primis. Con le sue scelte politiche, Speranza ha aggiunto alla crisi sanitaria quella economica. Senza parlare del fallimento totale nel campo nei vaccini, dalle polemiche su AstraZeneca, fino alle fasce di età decise di giorno in giorno.

 

La domanda che si chiedono gli italiani è quindi una sola: ma perché uno dei maggiori responsabili del fallimento italiano nella gestione della pandemia si trova ancora tranquillo al suo posto? Posto che rischia tra l'altro soltanto nel momento in cui verrà indagato: questa l'ipotesi che trapela dalle sacre stanze. E, oggi, un'indagine ai danni di Speranza non sembra neppure un'ipotesi troppo lontana.

 

MARIO DRAGHI - CONFERENZA STAMPA

Si tratta esclusivamente di mantenere gli equilibri politici. La stabilità nell'instabilità. Draghi ha riconfermato Speranza, poiché unica espressione rimasta al governo di Liberi e Uguali (LeU). Inoltre, Speranza gode del pieno appoggio da parte del Pd. Non tanto per le sue abilità politiche -sempre che ne abbia- ma per evitare di fare un "regalo" a Matteo Salvini, da sempre forte oppositore della politica delle chiusure attuata dal ministro.

 

Ma ora che il popolo italiano non ci sta più, anche Speranza cambia strategia: sì alle aperture, con rigore naturalmente, ma i 20mila spettatori per la gara inaugurale degli Europei all'Olimpico di Roma ci saranno. Quindi, non riapriamo più quando "i dati scientifici lo consentiranno", ma quando il popolo italiano si scalda. E Mario Draghi sta a guardare.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HA VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…