silvio berlusconi

CI MANCAVANO SOLO I GUAI DI SALUTE DI BERLUSCONI – FORZA ITALIA È FUORI CONTROLLO ED È PARTITO IL LIBERI TUTTI. DOPO L'OPERAZIONE DI IERI SILVIO DIFFICILMENTE RIUSCIRÀ A ESSERE PRESENTE FISICAMENTE AI COMIZI E SENZA DI LUI SERPEGGIA UN CLIMA DI SOSPETTI – L’ORDINE È CHE DELLE TRE PREFERENZE UNA DEVE ESSERE BERLUSCONI. MA NON È CHE ALCUNI CANDIDATI STANNO FACENDO FUGHE SOLITARIE PER PRENDERE PIÙ VOTI DEL CAV. E DIVENTARE IL (O LA) SUCCESSORE DI FATTO?

Goffredo De Marchis per “la Repubblica”

 

SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI

La paura per la salute si accompagna a quella dei mini-golpe organizzati dai re delle preferenze. Per caso qualcuno sta sognando di chiedere voti "dimenticando" di portare acqua al mulino del Cavaliere? Senza contare una campagna elettorale tutta da costruire con i medici alle costole.

 

Venerdì scorso ad Arcore Silvio Berlusconi, prima di fare un salto nella villa di Marina nel sud della Francia, sembrava in piena forma, pronto a buttarsi nella mischia anche fisicamente.

 

ANTONIO TAJANI E SILVIO BERLUSCONI

Perché non basta stare al riparo delle tv di famiglia. Il corpo del capo è quello che chiedono i fan di Forza Italia. «Voglio andare il prossimo fine settimana in Sicilia». Ma no, meglio di no a pochi giorni dalle Comunali (si immaginava un mezzo flop e il trionfo di Salvini invece è andata meglio del previsto). «Allora cominciamo dal Nord Est. Il sindaco di Venezia Brugnaro mi reclama lì». Nell' agenda per sabato infatti ci sarebbe ancora un appuntamento in laguna, ma ora tutto si allontana. Difficile dire per quanto tempo.

 

SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI

Il programma era un fine settimana da qui al 26 maggio per ciascuna delle quattro circoscrizioni in cui Berlusconi è capolista. Bagni di folla alla maniera di Salvini. Che poi li ha inventati lui, quando l' anagrafe non diceva 82. Nella riunione di Arcore si era lavorato a lungo anche sulla strategia social. Con stupore il Cavaliere aveva notato che i "mi piace" alla sua pagina Facebook erano cresciuti del 1230 per cento in una settimana.

 

mara carfagna

«Lavoriamo ancora su questi benedetti social». Ma ci vuole la presenza fisica. Anche per arginare certi candidati troppo autonomi, troppo tentati da una corsa solitaria per pesarsi in vista di un "dopo", certo il più lontano possibile.

 

LARA COMI

C' è una paura sui voti di Forza Italia e sulle preferenze del Cavaliere che attraversa da giorni il partito. Ricordate il caos intorno alla possibile candidatura di Mara Carfagna? Alcuni fedelissimi di Berlusconi l' avevano interpretato come un golpe. Mara corre al Sud (la circoscrizione nella quale Fi conta di recuperare i voti smarriti dai 5 stelle), prende un numero di preferenze superiore a quelle di Silvio e la successione è cosa fatta. La corsa della Carfagna fu fermata, ma adesso chi ferma i ras dei voti, chi impedisce loro di sognare in grande e di portare consensi solo a se stessi dimenticandosi l' ex premier?

GIUSEPPE MILAZZO

 

Il clima di sospetti è tipico di un movimento personale, di una monarchia con la sua corte, dove tutto nasce e finisce con il re. Si scorrono, dentro al partito, i nomi delle liste per vedere chi potrebbe pensare solo a se stesso. Se n' è parlato anche ieri nella riunione di Villa Gernetto dove i candidati si sono ritrovati senza il Cavaliere. E si sa: quando il gatto non c' è o sta poco bene, i topi ballano.

 

FRANCESCO SAVERIO ROMANO

L' ordine fin dall' inizio è stato chiaro: i candidati devono chiedere agli elettori di dare le tre preferenze, una delle quali dev' essere Berlusconi. Se sei un maschio quindi una le chiedi per te, una per la candidata femminile (obbligatoria), l' altra per il presidente. Sta funzionando davvero così?

 

Nessuno può puntare il dito su un bersaglio preciso, ma si fanno dei nomi. Nelle Isole Francesco Saverio Romano, campione siciliano dei consensi, sta sponsorizzando la tripla preferenza o si occupa solo della sua corsa abbinata a una donna? La stessa domanda vale per Giuseppe Milazzo, altro raccoglitore di voti. Che succede se qualcuno fa il sorpasso?

 

SILVIO BERLUSCONI TAJANI LANCIO EUROPEE

Spostiamoci alla circoscrizione Sud. Può essere il bacino grazie al quale Forza Italia regge intorno alla doppia cifra e continua a essere fondamentale nel centrodestra. Aldo Patriciello, molisano, è eurodeputato dal 2006 e ha una macchina di preferenze molto efficace. Anche a lui è stato chiesto di fare una campagna a tre nomi. La sta facendo?

 

ALDO PATRICIELLO

C' è ormai qualcosa che sfugge al controllo in Forza Italia e tutto dipende dalla presenza sempre più rarefatta di Berlusconi. Un clima difficile. Anche ieri, a Villa Gernetto, alcuni hanno espresso il loro malumore mettendo sul banco degli imputati Antonio Tajani perché «non aveva fatto parlare nessuno». La verità è un' altra: Tajani, vicepresidente del partito, aveva parlato con il Cavaliere dall' ospedale e lo stesso Cavaliere aveva spiegato come si doveva svolgere la kermesse. I candidati non potevano non saperlo. Quindi è di Berlusconi che parlavano.

 

Il clima è questo e ci si mettono pure i guai di salute. Ma andare sotto un altro forzista nelle quattro circoscrizioni è davvero possibile? Persino nel collegio storico del Nord Ovest Berlusconi può finire molto vicino a Lara Comi, ottima eurodeputata uscente.

la vice presidente della camera mara carfagna saluta gli invitati (1)la vice presidente mara carfagna e il prefetto francesco tagliente (3)mara carfagna 1

Ultimi Dagoreport

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…