renzi di maio 54

CI PROVI PURE, IL PD, A BACIARE IL ROSPO GRILLINO. MA PRIMA FACCIA BENE I SUOI CALCOLI – GIANNINI: "COSA HANNO IN COMUNE PD E M5S SUL REDDITO DI CITTADINANZA, LA TAV, IL SALARIO MINIMO, GLI 80 EURO, LA COMMISSIONE D'INCHIESTA SULLE BANCHE, I DECRETI SICUREZZA, I PORTI CHIUSI, LE ONG "TAXI DEL MARE", GLI SPRAR, IL VENEZUELA, LE SANZIONI ALLA RUSSIA, LE VIE DELLA SETA IN CINA? CHE SUCCEDE SE IL GOVERNO GIALLOROSSO PARTE, E DOPO UNO O DUE ANNI VA A SBATTERE?''

Massimo Giannini per La repubblica

intervento di massimo giannini (2)

 

Se ancora ce ne fosse bisogno, la vicenda Open Arms è un altro dramma umanitario che conferma l' ennesima farsa italiana. Dopo aver aperto la crisi più pazza del mondo dall' arenile festoso di Milano Marittima, Salvini non solo non si dimette e non ritira i suoi ministri, ma continua ad agire come "plenipotenziario unico" di un governo che esiste in diritto ma non c' è più di fatto. Sconfitto in Parlamento, cerca una rivincita sul terreno che gli è più congeniale, e a spese delle sue "vittime preferite": i migranti, i disperati, gli ultimi del pianeta.

Armata PD - Renzi Zingaretti

 

Conte e Trenta lo contraddicono, confermando che per ora la frattura è insanabile. Ma come si esce da questa vergogna nazionale? "Baciare il rospo": sembra il destino della sinistra italiana. Votare la fiducia a un papa straniero. Scendere a patti col diavolo. Per senso di responsabilità. Per dovere istituzionale. O in nome di un "interesse nazionale", che quasi sempre ha a che fare con l' emergenza economica, lo spread, le manovre lacrime e sangue. Successe nel '95 con Dini, che subentrò al primo governo Berlusconi grazie al sostegno del Pds di D' Alema.

 

zingaretti di maio

Successe nel 2011 con Monti, che successe al terzo governo Berlusconi col lasciapassare del Pd di Bersani. Può risuccedere oggi, con il Pd di Zingaretti che dà via libera a un governo giallorosso pronto a mettere qualche pezza a colori sui disastri di quello gialloverde. Lo fa con il Movimento di Grillo, che dopo gli anni del Vaffa ai "PiDioti" adesso si scopre "elevato" e si preoccupa di fermare "i barbari", ai quali in 14 mesi ha consegnato le chiavi del regno. Lo fa con Di Maio, che solo due settimane fa schiumava rabbia contro "il partito di Bibbiano". Si può baciare anche questo rospo?

 

luigi di maio nicola zingaretti

Lo stesso rospo che si è sdegnosamente schifato dopo il voto del 4 marzo 2018, quando forse aveva ancora senso provare a capire se avesse anche solo un cromosoma da simil-principe da tirare fuori. Lo stesso rospo che, dopo essere stato schiacciato dalla feroce ruspa salviniana, adesso sembra contenere la promessa di chissà quale virtuosa metamorfosi. Al punto da costruirci insieme non un governo breve e "di scopo", ma un governo lungo e "di legislatura". Si può fare?

 

Si, evidentemente si può. Bettini lo teorizza. Franceschini e Minniti lo confermano. Renzi, nella sua ultima, stupefacente reincarnazione, fa anche di più: archiviate le offese a Babbo Tiziano, dice addirittura che "si deve". E al netto delle convenienze dei singoli, hanno tutti qualche ragione. Tanto più adesso che l' emergenza non è più solo economica, ma è diventata anche democratica. Papa Francesco sente "discorsi come quelli di Hitler nel 1934". Walter Veltroni evoca da mesi "lo spirito di Weimar".

NICOLA ZINGARETTI E MATTEO RENZI

 

Rino Formica, citando Nenni, parla di "ultima chiamata prima della guerra civile nazional-sovranista". Il dittatore dello Stato Libero di Papeete chiede agli italiani di conferirgli "pieni poteri", per governare da solo "senza palle al piede". Cioè senza i contrappesi della democrazia liberale/occidentale e del costituzionalismo. Se il Plebiscito riesce, Salvini nei prossimi anni, oltre al suo governo, "eleggerà il suo Presidente della Repubblica, la sua Consulta, il suo Csm".

 

MATTEO SALVINI ME NE FREGO

E se questa è davvero la posta in gioco, la Marcia su Roma del "beach leader" in orbace, di che parliamo? Ogni mezzo è buono, per raggiungere quello che Asor Rosa chiama "l' isolamento bellico del barbaro". Anche l' improbabile governo giallorosso, o demo-stellato, che per i prossimi quattro anni, con le fattezze del Fronte Popolare, neutralizza il Caudillo Populista. Questa è la sfida che la sinistra ha di fronte. Se siamo tornati al 1921, allora va bene tutto. E chi se ne infischia della coerenza, delle incompatibilità identitarie, del #senzadime che dalla sera alla mattina diventa #vengoanchio. Si chiama Ragion Politica. Anche Togliatti e Moro, qui ed ora, l' avrebbero praticata.

meme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni

 

Tutto vero, tutto giusto. I benefici sono chiari: così si sconfigge il disegno autocratico e il delirio di onnipotenza del Tiranno. Ma quali sono i costi? Salvini griderà per mesi "gioco di Palazzo" ordito dai soliti noti "incollati alla cadrega", per privare i cittadini del diritto di votare. La sinistra ha una classe dirigente credibile e capace di far capire agli italiani che queste sono le regole della democrazia parlamentare, e che come il governo gialloverde un anno fa non è stato votato dagli italiani ma è nato da un "contratto" post-elettorale, oggi un altro governo può nascere nello stesso modo e in modo altrettanto legittimo senza ripassare dalle urne? Perché se passa la vulgata che il solito "partito del non voto" ha ingannato ancora una volta i cittadini, mentre in Spagna si è votato tre volte in due anni, allora l' ultradestra leghista arriverà davvero al 50%.

matteo salvini al papeete

 

E poi: siamo sicuri che in questi anni a infiammare la vena dell' anti-politica leghista e grillina, nei passaggi cruciali dei governi Monti, Letta e Renzi, non sia stato proprio il cilicio che la sinistra ha imposto a se stessa e alla società italiana, sacrificando la "chiamata" del popolo sovrano sull' altare della "stabilità"? Proprio il governo Dini lo dimostra: ha retto, ma dal 2001 in poi non ha evitato al Paese altri dieci anni di berlusconismo da combattimento.

 

beppe grillo no tav

C' è un altro costo, non meno salato. Per smontare il teorema del papocchio di fronte all' opinione pubblica, M5S e Pd lavorano a un governo che duri fino al 2022, con un programma preciso. Già si ragiona di temi sui quali si può convergere: l' equità sociale, la lotta all' evasione fiscale, l' economia circolare, la green economy. Brevi cenni sull' universo, buoni per un altro "contratto" stilato nell' asettico studio di un notaio.

 

Ma la politica è carne e sangue, cambia nel fuoco delle battaglie quotidiane. E allora, perché nessuno prova a stilare un elenco dei temi sui quali si finirà per confliggere? Il reddito di cittadinanza, la Tav, il salario minimo, gli 80 euro, la Commissione d' inchiesta sulle banche, i decreti sicurezza, i porti chiusi, le Ong "taxi del mare", gli Sprar, il Venezuela, le sanzioni alla Russia, le Vie della Seta in Cina. È un elenco sommario, ma fa già tremare i polsi. Che succede se il governo giallorosso parte, e dopo uno o due anni va a sbattere?

 

di maio card reddito

Ci provi pure, il Pd, a baciare il rospo. Ma prima faccia bene i suoi calcoli. Capitan Mitraglia, alle europee dove l' affluenza è stata del 53%, ha preso 9 milioni di voti. Gli aventi diritto al voto, alle politiche, sono 51 milioni. Con un po' di coraggio e di sana voglia di combattere, la sinistra può scoprire che c' è ancora un' Italia pronta a mobilitarsi, lungo la strada maestra che in ogni democrazia europea porta sempre alle elezioni.

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...