giuseppe conte danilo toninelli matteo salvini elisabetta trenta nave gregoretti

CI RIVEDIAMO IN TRIBUNALE – SABATO A CATANIA "RIMPATRIATA" DEL PRIMO GOVERNO CONTE: DALLE 9.30 NELL’AULA BUNKER SI TERRÀ L’UDIENZA PRELIMINARE DEL PROCESSO A SALVINI PER IL CASO GREGORETTI – SARANNO ASCOLTATI COME TESTIMONE GIUSEPPE CONTE, DANILO TONINELLI E ELISABETTA TRENTA: DAVVERO L’ALLORA “TRUCE” AGÌ DA SOLO?

Chiara Giannini per “il Giornale”

 

GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI DECRETO SICUREZZA

Sabato a Catania si potrebbe fare un consiglio dei ministri del precedente governo gialloverde. Se non fosse una cosa seria sarebbe da riderci. Si terrà, infatti, nell' aula bunker Bicocca della città siciliana, a partire dalle 9.30, l' udienza preliminare del processo a Matteo Salvini per il caso Gregoretti per cui il leader della Lega è indagato per sequestro di persona.

 

bonafede salvini conte

Con l' ex vicepremier saranno ascoltati come testimoni anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e gli ex ministri Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta. Avrebbero invece dovuto essere auditi lo scorso 4 dicembre i ministri Luigi Di Maio e Luciana Lamorgese, ma l' udienza è stata rimandata. Peraltro, la titolare del Viminale è attualmente positiva al Covid e non avrebbe potuto presenziare nel caso in cui avesse dovuto essere ascoltata in questi giorni.

Il cadavere di una donna sulla nave Gregoretti

 

Come si ricorderà, lo scorso 12 febbraio il Senato, con la maggioranza di Pd e 5 stelle, autorizzò il processo a Matteo Salvini il quale, all' epoca in cui era ministro dell' Interno, non autorizzò lo sbarco di 131 clandestini da nave Gregoretti della Guardia Costiera.

 

Conte Trenta Salvini

Questo gli ha comportato l' accusa per sequestro di persona aggravato, in violazione dell' articolo 605, commi primo e secondo, punto 2 e terzo del codice penale. Rischia fino a 15 anni di carcere, ma è un paradosso, perché come spiegato dal leader del partito del Carroccio nella sua memoria difensiva, la decisione fu condivisa col resto del governo, quindi con quegli stessi ex colleghi che dopo votarono per rinviarlo a giudizio.

 

toninelli salvini

La linea difensiva di Salvini è chiara: agì per difendere i confini nazionali e, quindi, gli interessi del Paese e degli italiani. Questo l' ex ministro dell' Interno non lo ha mai nascosto. Lo stesso accadde anche per il caso Diciotti, per cui però non fu dato l' ok al processo visto che in quel momento Lega e M5s erano insieme al governo.

 

matteo salvini a catania

L' ex vicepremier si è sempre detto tranquillo, nonostante il tribunale dei ministri di Catania gli contesti di aver violato leggi internazionali che sono di rango superiore a quelle nazionali. In sostanza, Salvini avrebbe dovuto far scendere i migranti ed eventualmente chiedere dopo un ricollocamento in altri Paesi europei.

 

Viene da chiedersi, però, se questo sarebbe realmente accaduto, visto che da gennaio 2019 a oggi i ricollocamenti in altri territori del continente sono stati appena 1.079, secondo i dati forniti recentemente dalla Commissione europea. A difendere il leader della Lega sarà ancora l' ex ministro della Giustizia, l' avvocato Giulia Bongiorno, di recente guarita dal Covid.

 

giulia bongiorno matteo salvini

Nel corso dell' udienza preliminare sia Salvini che Conte e gli altri ex ministri saranno probabilmente sentiti per stabilire se realmente l' ex titolare del Viminale agì da solo o se le sue azioni fossero conseguenza di un comune accordo col resto dei colleghi. Cosa che risulterebbe da uno scambio di mail e comunicazioni che saranno portate in tribunale dalla difesa.

NAVE GREGORETTI

 

Qualora fosse stabilito, nel corso del processo, che fu un' azione comune, anche altri ministri potrebbero rischiare la sorte del leghista e finire a giudizio. E questo rischierebbe di diventare un boomerang che si ritorce contro chi ha voluto portare avanti quello che sembra a molti un processo politico.

NAVE GREGORETTINAVE GREGORETTI GUARDIA COSTIERAMigranti scendono dalla nave Gregoretti

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…