ursula von der leyen

CI VORRANNO SEI MESI PER AVERE UN NUOVO GOVERNO EUROPEO – CHE COSA SUCCEDE ORA, DOPO IL VOTO? PARTE IL LAVORO PER LA COSTITUZIONE DEI GRUPPI PARLAMENTARI – LA PRIMA SESSIONE DELL’EUROPARLAMENTO È PREVISTA IL 16 LUGLIO, CON L’ELEZIONE DEL PRESIDENTE – POI TOCCHERÀ ALLA SCELTA DEI COMPONENTI DELLA COMMISSIONE – MA L’APPUNTAMENTO PIÙ ATTESO È A DICEMBRE, QUELLO DELLA NOMINA DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA – LA ROAD MAP 

1 - LA ROAD MAP PER IL NUOVO GOVERNO EUROPEO

Da “Il Sole 24 Ore”

 

URSULA VON DER LEYEN

DAL 10 GIUGNO

Formazione dei gruppi politici e dei capigruppo

I negoziati per la costituzione dei gruppi politici del Parlamento europeo iniziano subito dopo le elezioni e vanno avanti fino alla prima sessione plenaria del nuovo Parlamento. Un gruppo politico deve avere almeno 23 membri del Parlamento europeo eletti in almeno un quarto degli Stati membri (sette)

 

17 GIUGNO

Prima riunione informale dei capi di Stato e di Governo

 

27-28 GIUGNO

Incontro ufficiale del Consiglio europeo, composto dai capi di Stato e di Governo della Ue

 

16 LUGLIO

il parlamento europeo

Prima seduta plenaria del Parlamento europeo e inizio ufficiale della decima legislatura Ue

La nuova legislatura inizierà ufficialmente martedì denti e cinque questori. I deputati voteranno anche 16 luglio 2024. Quel giorno i neoeletti si riuniranno sulla composizione numerica delle commissioni e nella sede del Parlamento a Strasburgo, fino a sottocommissioni permanenti del Parlamento, venerdì 19, per eleggere il Presidente, 14 vicepresidenti dando così inizio alla nuova legislatura

 

22-25 LUGLIO

Prima riunione delle commissioni

Dopo la plenaria costitutiva, le commissioni si riuniscono per eleggere i rispettivi presidenti e vicepresidenti

 

16-19 SETTEMBRE

bruxelles parlamento europeo

Elezione del Presidente della Commissione europea L'elezione avverrà dopo la costituzione del Parlamento.

Il candidato proposto dal Consiglio europeo presenterà al Parlamento i propri orientamenti politici, seguiti da un dibattito. Il Parlamento eleggerà il Presidente della Commissione a maggioranza (361, su un Parlamento di 720 deputati). La votazione avviene a scrutinio segreto. Se il candidato non ottiene la maggioranza richiesta, il Presidente invita il Consiglio europeo a proporre entro un mese un nuovo candidato per l'elezione

 

OTTOBRE-NOVEMBRE

PARLAMENTO EUROPEO VOTAZIONE

Preparazione e svolgimento delle udienze di conferma dei commissari designati da parte delle commissioni del Parlamento europeo

 

1 DICEMBRE

Entra in carica il nuovo presidente del Consiglio europeo

 

16-19 DICEMBRE

Il Parlamento vota sull'investitura della nuova commissione europea

Sarà poi eletto l'Ombudsman europeo

 

2 - AL VIA IL PERCORSO DELLA NUOVA UE

Estratto dell’articolo di Marina Castellaneta Valentina Melis per “Il Sole 24 Ore”

 

road map nuovo governo europeo - il sole 24 ore

È un percorso a tappe che arriverà sino alla fine dell’anno quello che porterà a rinnovare il Parlamento e la Commissione europea, dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno. Già da oggi infatti prende avvio il lavoro per la formazione dei gruppi politici del nuovo Parlamento: gli eurodeputati eletti avviano i negoziati per la loro costituzione, che andranno avanti fino alla prima sessione plenaria del nuovo Parlamento, prevista fra il 16 e il 19 luglio.

 

Intanto, dopo una prima riunione informale il 17 giugno, i capi di Stato e di Governo si incontreranno il 27 e 28 giugno per il Consiglio europeo, per discutere l’esito del voto e le nomine ai vertici delle istituzioni Ue. Da questo primo Consiglio, potrebbe già uscire il nome del candidato alla carica di Presidente della Commissione Ue, che dovrà essere poi eletto dal Parlamento, con ogni probabilità subito dopo la pausa estiva.

 

palazzo berlaymont COMMISSIONE EUROPEA

Il primo appuntamento dei nuovi eurodeputati sarà dunque la costituzione dei gruppi politici: ogni gruppo deve essere composto da almeno 23 eletti in almeno un quarto degli Stati membri (sette). Nella prima plenaria, dal 16 luglio, si costituirà il Parlamento e, prima ancora (il 15 luglio), i gruppi politici dovranno comunicare alla presidenza il proprio nome, indicando la composizione del gruppo.

 

La plenaria avrà al centro l’elezione del Presidente (eletto per due anni e mezzo), di 14 vicepresidenti e cinque questori. Poi, come avviene per i parlamenti nazionali, sarà decisa la composizione delle commissioni permanenti e delle sottocommissioni che si riuniranno per eleggere presidenti e vicepresidenti.

 

ursula von der leyen

Aspetti cruciali per il funzionamento della nuova legislatura (la decima), ma l’appuntamento più atteso è quello della nomina del Presidente della Commissione europea. Il Parlamento, in base al sistema dei candidati capolista (Spitzenkandidaten) con il quale è richiesto ai partiti politici europei di nominare i propri candidati alla presidenza, ha già un quadro, ma la nomina è fortemente legata ai nuovi schieramenti successivi al voto.

 

Cinque candidati hanno presentato, nel dibattito organizzato il 23 maggio al Parlamento Ue, i propri orientamenti su economia e lavoro, difesa e sicurezza, clima e ambiente, democrazia, migrazione e frontiere, innovazione e tecnologia. L’elezione presumibilmente avverrà nel corso della plenaria di settembre, dopo la pausa estiva.

 

commissione europea 5

Questa la procedura: il candidato, che dovrà essere proposto dal Consiglio europeo (quindi dai Governi), tenendo conto dei risultati delle elezioni europee, dovrà presentare il programma politico per la legislatura. Dopo la discussione, il Parlamento procede alla votazione a scrutinio segreto: è richiesta la maggioranza assoluta di 361 eurodeputati su 720. Se il quorum non è raggiunto nella prima seduta, il Presidente del Parlamento chiede al Consiglio europeo di proporre entro un mese un altro candidato.

 

Dopo il vaglio parlamentare, torna in campo il Consiglio europeo per la nomina della nuova leadership, che resterà in carica per un quinquennio a partire dal 1° dicembre 2024. Poi tocca ai commissari, che saranno designati dal Consiglio europeo. In ogni caso, il Parlamento dovrà esaminare i singoli commissari con audizioni pubbliche, verificando anche l’eventuale sussistenza di conflitti di interesse e valutando la dichiarazione di interessi finanziari. Poi la votazione in plenaria per l’intera commissione e per l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, nominato dal Consiglio con l’accordo della Commissione, ma soggetto al voto di approvazione del Parlamento. […]

commissione europea 2commissione europea 6

Ultimi Dagoreport

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?