matteo salvini silvio berlusconi giorgia meloni

COALIZIONE INDIGESTA – MELONI, SALVINI E BERLUSCONI GIURANO CHE IL PROGRAMMA DI GOVERNO DEL CENTRODESTRA È PRONTO E NON CI SONO ATTRITI, MA LA VERITÀ È CE LE QUESTIONI PIÙ SPINOSE SONO SOLO RIMANDATE. A PARTIRE DALLA FLAT TAX: LA LEGA VUOLE L’ALIQUOTA UNICA AL 15%, FORZA ITALIA AL 23. E FRATELLI D’ITALIA INVECE…

Luca Monticelli per “La Stampa”

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI - MEME

«Il programma del centrodestra è pronto», dice Maurizio Gasparri. Ieri gli sherpa dei partiti si sono incontrati per definire la bozza finale che sarà vagliata dai leader. Ma l'intesa, di fatto, è solo sui titoli, i veri nodi sono tutti rimandati. A cominciare dalla flat tax che la Lega vorrebbe con un'aliquota al 15%, Forza Italia al 23 e Fratelli d'Italia la immagina invece solo sulla quota di reddito imponibile che supera il livello dell'anno precedente.

 

«Sulla flat tax ogni partito ha la propria idea, ci confronteremo ma la direzione di marcia è unica», sottolinea Alessandro Cattaneo, responsabile dei Dipartimenti di Forza Italia. La formula individuata nella bozza di programma è molto generica e cerca di andare incontro a tutte le forze politiche.

 

Il passaggio su cui è stata sancita l'intesa ieri sera recita: «Estensione della flat tax per le partite Iva fino a 100 mila euro di fatturato (oggi si ferma a 65 mila, ndr), così come sull'incremento di reddito rispetto alle annualità precedenti, con la prospettiva di un ulteriore ampliamento per famiglie e imprese».

 

ARMANDO SIRI MATTEO SALVINI

Armando Siri della Lega sostiene che il progetto di flat tax del Carroccio costa "solo" 13 miliardi. Dopo le partite Iva, spiega, la fase 2 prevede l'introduzione di un'unica aliquota al 15% per pensionati e dipendenti: «Per le famiglie monoreddito si prevede una soglia a 50 mila euro con uno scivolo di accompagnamento fino a 55 mila, e per le famiglie bi-reddito tetto a 65 mila euro con uno scivolo che arriva a 70mila euro. Per i single la soglia è a 26 mila euro con uno scivolo a 30 mila».

 

FLAT TAX

L'impianto della riforma leghista prevede anche una No tax area a 13 mila euro e una fase 3 con la flat tax per le imprese. Un provvedimento complesso su cui gli alleati del centrodestra dovranno confrontarsi ancora a lungo se saranno chiamati a governare il Paese.

 

La revisione del reddito di cittadinanza è un altro di quei temi su cui Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi a grandi linee sono d'accordo, ma se si entra nel merito ognuno ha la sua ricetta.

 

alessandro cattaneo foto di bacco (2)

«Per il sussidio si spendono dieci miliardi: sei sono destinati ai non occupabili, che noi vogliamo mantenere e riordinare come sostegno alla povertà nel capitolo welfare. Sull'utilizzo degli altri quattro miliardi la pensiamo diversamente», continua Cattaneo. La Lega, infatti, spinge per una sorta di "voucher formazione" per riassorbire i disoccupati nel mercato del lavoro, Forza Italia è più netta e preferirebbe mettere quei soldi per finanziare il taglio del cuneo fiscale o l'aumento delle pensioni minime a mille euro.

 

SALVINI MELONI BERLUSCONI

Tra i 15 punti del programma condiviso da tutti i partiti della coalizione, un posto importante ce l'ha la lotta all'immigrazione clandestina che viene affidata a una nuova edizione dei decreti sicurezza del governo gialloverde (quando Salvini era al Viminale). Stop agli sbarchi quindi, ma senza il blocco navale tanto caro a Giorgia Meloni che non viene citato.

 

Nel documento intitolato "Italia domani" , che ricalca lo slogan scelto dal governo Draghi per il portale sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, spicca la collocazione internazionale dell'Italia: «Parte dell'Europa, della Nato e dell'Occidente».

 

SALVINI - BERLUSCONI - MELONI - VIGNETTA BY BENNY

Seguono la riforma del presidenzialismo su cui spinge Fratelli d'Italia e i temi identitari della Lega come il federalismo fiscale e il riconoscimento delle autonomie. Per FdI, ricorda il capogruppo al Senato Luca Ciriani, «sarà importante anche rinegoziare il Pnrr per renderlo adeguato alle nuove esigenze economiche del Paese».

 

Non poteva mancare un capitolo sulla riforma della giustizia, con la separazione delle carriere, la riforma del Csm, la riduzione dei tempi dei processi e la semplificazione delle procedure. Ampio spazio alle misure sulla svolta ecologica definita «una priorità».

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI

C'è l'impegno a rispettare gli impegni internazionali sul clima e ad accompagnare l'industria nella riconversione, in più si lancia il progetto di introdurre l'educazione ambientale come «materia obbligatoria nelle scuole secondarie». Intanto, anche il tavolo sulle candidature è al lavoro. «È tutto sostanzialmente definito. Mancano i nomi, ma ci arriviamo a cavallo di Ferragosto» annuncia Salvini. Attesa la decisione di Silvio Berlusconi, incerto su una nuova discesa incampo: «Vedremo» dice, anche se, sottolinea, «nel mio partito mi hanno assalito, dicendomi che è importante che mi candidi».

MAURIZIO LEO GIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…