mattarella salvini di maio

COL FIATO SUL COLLE – MATTARELLA TRATTIENE A STENTO IL SUO FASTIDIO PER LE SPARATE DI SALVINI E DI MAIO – NON PUÒ BACCHETTARLI SOLO PERCHÉ SAREBBE ACCUSATO DI INTERFERIRE NELLA CAMPAGNA ELETTORALE, MA È IN CONTATTO CONTINUO CON DRAGHI E VISCO – NON C’È IL RISCHIO DI DEFAULT, PER ORA, MA CON LA FINE DEL QUANTITATIVE EASING E LA RISSA AL GOVERNO GLI INVESTITORI INTERNAZIONALI SONO IN CALO: CHI FINANZIERÀ IL NOSTRO DEBITO?

giuseppe conte e mattarella all'inaugurazione della nuova sede dell'intelligence 1

Ugo Magri per “la Stampa”

 

Chiunque abbia incontrato il presidente della Repubblica, in questi ultimi giorni, ne racconta la preoccupazione. Non solo e non tanto per lo spread, ritornato pericolosamente vicino a «quota 300», quanto per le dinamiche politiche retrostanti. A inquietare Mattarella sono soprattutto (secondo certi suoi autorevoli interlocutori) i comportamenti dei vari protagonisti, i quali delle due l' una: o ignorano la gravità della nostra condizione finanziaria e perciò non calcolano fino in fondo l' impatto delle loro esternazioni.

sergio mattarella

 

Oppure lo calcolano, ma ne se ne infischiano del senso di responsabilità, il che sarebbe perfino peggio. Giusto che la dialettica elettorale si esprima liberamente, però in qualche caso vengono varcati i confini dell' autolesionismo. Contestare ad esempio i parametri di Maastricht, con il famoso limite del 3 per cento al rapporto deficit/pil, è l' ultimo dei lussi che l' Italia potrebbe permettersi. Sarebbe come annunciare al mondo: anziché pagare i debiti, aumenteremo il nostro dissesto.

 

Salvini e Mattarella

Lo va dicendo Salvini, per nulla pentito di avere attirato su di noi gli occhi avidi di qualche speculatore asiatico; è quanto in fondo sostiene pure Berlusconi («sfonderemo il tetto per rilanciare gli investimenti»), con Cinque stelle e Pd in gara tra loro sul terreno delle promesse più mirabolanti. Rassicurare i mercati sembra l' ultimo scrupolo delle forze politiche maggiori. Eppure, secondo chi frequenta abitualmente il Colle, dovrebbe essere in cima alla lista degli obiettivi.

 

Chi corre più rischi

salvini mattarella

Mattarella ha un osservatorio privilegiato. È in costante contatto col presidente della Bce, Mario Draghi; ha la consuetudine di vedersi ogni quindici giorni con il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco; nel suo studio vengono regolar mente consultati ex ministri dell' Economia e personalità importanti del mondo finanziario. Da tutti, il presidente riceve gli stessi input: nessun rischio di default, o perlomeno non ancora, per fortuna.

sergio mattarella luigi di maio

 

Tuttavia nei prossimi mesi diventerà sempre più complicato rifinanziare un debito pubblico che travalica i 2mila 300 miliardi di euro. La Banca centrale europea ha smesso di acquistare i nostri titoli pubblici e, con la fine del «quantitative easing», si limita a rinnovare quelli di cui è già in possesso. Da tempo gli investitori internazionali risultano in calo, rappresentano solo un terzo del totale, e ultimamente si colgono segnali di disaffezione pure sul versante interno.

 

In altre parole, non c' è più la corsa degli italiani a investire in Btp. Come se non bastasse, a fine anno gli istituti di credito dovranno restituire i finanziamenti agevolati europei cosiddetti Tltro. A tal fine le banche venderanno un' ingente massa di titoli pubblici, accumulata proprio in vista di quella scadenza. Escluso che gli acquirenti si mettano in coda. Se poi si aggiungesse la politica, a spaventare i risparmiatori dirottandoli verso altri lidi, è chiaro che della demagogia elettorale pagherebbero il conto le famiglie, i lavoratori, le imprese e chi ha messo qualche soldo da parte.

recessione di maio salvini

 

Il presidente non può far finta di nulla. Il suo disagio è emerso ieri quando, durante un' udienza al Quirinale, ha ripreso l' espressione «aver cura della Repubblica»: nel senso che «ciascuno dovrebbe adoperarsi per il bene comune, per l' interesse generale». A nove giorni dal voto, Mattarella non può dire molto di più. Se si mettesse a bacchettare gli irresponsabili, incominciando dal leader della Lega, lo accuserebbero di interferire nella campagna elettorale, di impicciarsi dove non gli compete. Ma una volta chiuse le urne, dal 27 maggio in poi, il Capo dello Stato sarà libero di farsi sentire. E se i risparmi degli italiani saranno a rischio, ne avrà perfino il dovere, secondo l' articolo 47 della Costituzione.

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT