pasquale tridico 2

COME MAI L'INPS IN MANO AI GRILLINI SI È MESSA A DARE LA CACCIA AI POLITICI PARACULI? TRIDICO IERI ALLE CAMERE HA FATTO SCENA MUTA, MA HA RIVELATO UN DETTAGLIO CHIAVE: ''IL 30 MAGGIO HO DATO LA NOTIZIA DEI POLITICI CHE AVEVANO RICHIESTO IL SUSSIDIO AL CDA DELL'ENTE''. QUINDI L'INDISCREZIONE POTREBBE ESSERE VENUTA DA UNO DEI MEMBRI - L'ANTIFRODE HA SOTTOPOSTO A CONTROLLI 40MILA CITTADINI, OVVERO CHI ERA ISCRITTO AD ALTRE CASSE OLTRE ALLA GESTIONE SEPARATA DELL'INPS, CONDIZIONE CHE FACEVA PERDERE IL DIRITTO ALL'INDENNITÀ

 

AUDIZIONE DI PASQUALE TRIDICO SUL BONUS AI PARLAMENTARI

1. COSÌ L'ENTE GRILLINO HA DATO LA CACCIA AI POLITICI

Giuseppe Marino per ''il Giornale''

 

«La notizia non è uscita né direttamente né indirettamente dal sottoscritto», assicura Pasquale Tridico. E a dargli man forte arriva una nota del quotidiano Repubblica («non è lui la nostra fonte») dopo che il presidente dell' Inps svela di aver ricevuto una chiamata del direttore Maurizio Molinari, che gli chiedeva conferme.

 

«Non gli ho dato i nomi - assicura Tridico- noi garantiamo la privacy». Affermazione singolare, visto che la notizia dei bonus da 600 euro ai parlamentari è arrivata ai media seguita subito da indiscrezioni sui nomi di due deputati di opposizione. «Saranno stati gli hacker», ironizza su twitter l' ex sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon. Sta di fatto che l' economista, mentre difende sé stesso e la «struttura tecnica» dell' Inps, butta lì che c' era qualcun altro a conoscenza della notizia: «Il 30 maggio l' ho comunicata al Cda». E in difesa dei quattro componenti non spende una parola. Inelegante, come minimo.

 

Tridico poi, fa una lacunosa ricostruzione dell' accaduto, ma unendo i puntini, una cosa emerge chiara: l' ente ha dato la caccia ai politici che hanno chiesto l' indennità Covid. Una strana ricerca mirata che, unita alla rivelazione agostana, ha il sapore velenoso di un dossieraggio.

 

AUDIZIONE DI PASQUALE TRIDICO SUL BONUS AI PARLAMENTARI 1

L' economista conferma ciò che ha scritto il Giornale: l' Antifrode ha sottoposto a controlli la posizione di chi era iscritto ad altre casse oltre alla gestione separata dell' Inps, condizione che, secondo la legge, faceva perdere il diritto all' indennità. Tridico rivela che il controllo ha riguardato 40mila persone di varie categorie che come i parlamentari, hanno una propria cassa di previdenza. «Ma le Camere -ha spiegato- non condividono con noi i loro archivi. Quindi l' Antifrode ha verificato con gli open data di Camera, Senato e ministero dell' Interno».

 

Già: ma se l' Inps non aveva nei propri archivi i dati, vuol dire che i nomi di parlamentari e consiglieri regionali non sono saltati in automatico agli occhi dell' Antifrode. Chi ha deciso di recuperare l' elenco degli eletti e incrociarlo con i dati delle richieste dei 600 euro? E se l' operazione era un controllo istituzionale, perché accedere solo a dati pubblici e non chiedere a ministero e Camere di collaborare fornendo i loro elenchi?

 

Tridico non lo spiega, così come non spiega come mai a due deputati su 5 il bonus sia stato negato. E non risponde nemmeno all' insistente domanda in audizione di Guglielmo Epifani, che chiede come mai sia stato stilato un elenco di duemila politici che include anche consiglieri comunali i quali, a differenza di deputati e consiglieri regionali, non hanno una propria cassa di previdenza né laute indennità, per cui non sono in difetto né dal punto di vista legale né da quello etico.

luigi di maio pasquale tridico

 

L' altro buco clamoroso è nei tempi: il presidente grillino, mentre costruisce un castello di scuse per i ritardi nella cassa integrazione, spiega di aver appreso dei 600 euro ai politici a fine maggio. A quel punto, logica vorrebbe che, dopo la segnalazione dell' Antifrode, l' Inps proceda con la revoca dei 600 euro. Invece esce il gossip e la pratica resta nel cassetto da mesi. «Stiamo valutando», assicura Tridico. «Mi chiedo come mai l' ente non abbia chiesto lumi al ministero del Lavoro», si interroga Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di vigilanza Inps. E a chi in audizione domanda come mai in due mesi l' Inps non abbia chiesto nemmeno un parere alla Camera, Tridico risponde candido: «Già, buona idea».

 

 

2. TRIDICO NON FA NOMI FARO DELL'ANTIFRODE SU 40MILA POSIZIONI

Davide Colombo e Barbara Fiammeri per ''Il Sole 24 Ore''

 

 

 

Una audizione senza suspense.

PASQUALE TRIDICO - ILLUSTRAZIONE DI EMANUELE FUCECCHI PER TPI

Del resto i nomi dei tre deputati che avevano ricevuto il bonus destinato alle partite Iva erano noti e dunque non è toccato al presidente dell' Inps, Pasquale Tridico, l' onere di divulgarli davanti alla commissione Lavoro della Camera presieduta da Debora Serracchiani. Per sapere chi sono invece gli altri due "onorevoli" che avevano fatto richiesta senza però ottenere i 600 euro, bisognerà attendere la risposta del Garante della Privacy a cui l' Inps si è rivolto.

 

Ma le sorprese potrebbero non essere finite. Tridico ha infatti anticipato che l' unità Antifrode dell' Istituto sta procedendo al controllo di 40mila domande del bonus da 600 euro dove i politici sono una minoranza e risultano anche «imprenditori». Un vaglio che potrebbe assicurare il recupero di pagamenti indebiti a soggetti con iscrizioni a gestioni previdenziali diverse dalla Gestione separata e, dunque, privi dell' unico requisito richiesto nella prima versione di questo sussidio straordinario varato a marzo e che, a oggi, è stato riconosciuto a oltre 4 milioni di soggetti. Un risultato che il presidente ha rivendicato rilanciando che l' obiettivo era pagare «tutto e subito», i controlli si sarebbero fatti poi. Che qualcuno ne potesse approfittare era abbastanza plausibile e per questo è stata attivata l' Antifrode.

 

Walter Rizzetto

Ma come si è arrivati e quando all' individuazione dei politici furbetti? Tridico ha assicurato che non c' è stata «nessuna caccia alle streghe», che l' Antifrode nella sua attività di controllo ha focalizzato l' attenzione sugli amministratori locali incrociando i propri dati con quelli del Viminale. Il presidente dell' Inps ha poi ricostruito temporalmente la vicenda precisando che la segnalazione delle domande «degne di approfondimento» da parte dell' Antifrode gli è arriva a fine maggio e lui l' ha comunicata al consiglio di amministrazione senza fare i nomi.

 

La notizia però è uscita solo ora. Tridico smentisce seccamente di essere stato la "gola profonda" che ha spifferato a Repubblica del coinvolgimento dei parlamentari e conferma che è stato avviato un audit interno sulla fuga di notizie: «Rimando al mittente le accuse di un' azione architettata e manipolata», ha detto il presidente dell' Inps. Ma per l' opposizione Tridico è stato reticente. Soprattutto non ha spiegato perché - ha sottolineato Walter Rizzetto per Fratelli d' Italia - il presidente dell' Inps «non ha ritenuto opportuno avvisare il ministero vigilante», che da fine maggio, quando è stato messo a conoscenza il Cda dell' Istituto, sarebbe potuto intervenire per cambiare la norma, evitando così ulteriori abusi da parte di chi certo non aveva bisogno di ricorrere al bonus ma secondo quel che prevedeva la legge poteva comunque legittimamente ottenerlo come nel caso dei tre deputati (due della Lega e uno M5s).

 

La leader di Fratelli d' Italia, Giorgia Meloni, chiede esplicitamente «le dimissioni» di Tridico e così anche dalla Lega che evidenzia il pericolo per la divulgazione all' esterno di «dati personali».

Dura anche Forza Italia. «Il caso bonus è solo l' ennesimo episodio di una gestione, farlocca, cialtrona ed inefficiente dell' ente» hanno stigmatizzato Paolo Zangrillo e Renata Polverini invitando Tridico a «un passo indietro».

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…