goffredo bettini beppe grillo

COME MAI GRILLO HA SMOSSO LE SUE ELEVATE CHIAPPE E SI È RECATO ALLA CONSACRAZIONE DI MINENNA ALL'AGENZIA DELLE DOGANE? DOVEVA MOSTRARE AI SUOI E AGLI ALTRI CHE IL PATTO CON IL PD DI ZINGA-BETTINI È PIÙ FORTE CHE MAI: IL GOVERNO DEVE DURARE E QUESTO PARLAMENTO DEVE ELEGGERE IL PROSSIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - NON SOLO: GRILLO A CONTE HA FATTO CAPIRE CHE SE SI TROVA A PALAZZO CHIGI E' SOLO GRAZIE A 5STELLE. QUINDI: SE CADE ZINGARETTI, CADE PURE LUI..

 

DAGONOTA

 

marcello minenna giuseppe conte

Perché Grillo ha mosso le chiappe e i piedini, schiodandosi dalla sua inespugnabile villa di Marina di Bibbona, per recarsi personalmente alla presentazione del rapporto dell'Agenzia delle Dogane, guidata dall'ex assessore della Raggi Marcello Minenna?

 

Non si è praticamnete mai visto l'Elevato partecipare a questo genere di eventi. O erano le assemblee di Tim e Mps e lui era lì per buttare molotov (metaforiche) oppure si trattava di eventi in cui lui era la star e gli altri comprimari.

 

E invece eccolo lì, immortalato e seduto composto in mezzo ad altri politici e boiardi che un tempo avrebbe messo alla gogna sul suo blog. Come mai? Intanto all'evento c'era Goffredo Bettini, che insieme a lui (a Beppe, perché Zingaretti non lo voleva) è l'ideologo del governo giallo-rosso. Le loro foto insieme, e insieme a Conte, servivano a suggellare l'accordo urbi et orbi.

 

goffredo bettini beppe grillo

Il messaggio rivolto al premier però era anche un altro: caro Giuseppi, noi ti lasciamo Palazzo Chigi, ma se ci stai lo devi a noi, a questa dirigenza del Pd. Se Zingaretti crolla, crolli pure tu. Quindi vedi di difenderlo quando verranno ad attaccarlo dopo il voto.

 

Se con Bettini Grillo ha parlato oltre un'ora, e si sono ripromessi di fare qualunque cosa per mantenere vivo questo governo fino al voto del Quirinale, con il premier ha discusso di rete unica, che lui voleva solo italiana. Risposta? In perfetto stile contiano (rimandare, rimandare): tanto la decisione finale sarà a marzo 2021, da qui ad allora, beato chi ci arriva

 

 

GRILLO BLINDA IL PREMIER E STOPPA L'OPERAZIONE ANTI PD DI CASALEGGIO `

Mario Ajello per il Messaggero

goffredo bettini gianni letta giuseppe conte

 

 La grande batosta del 20 settembre, nel voto regionale, è in arrivo per i 5 stelle. Sono i primi a saperlo e circola un catastrofismo interno, non lontano dalla realtà, per cui il movimento da oltre 30 per cento delle Politiche 2018 potrebbe precipitare dalle parti del 10. La premessa dell' incontro tra Grillo e Di Maio di ieri - con il pretesto della presentazione del Libro blu dell' Agenzia delle Dogane diretta da Marcello Minenna, buon amico di Beppe - è questa e lo svolgimento è il seguente: dopo il super-flop toccherà evitare l' assalto alla leadership da parte dei nemici interni, guidati da Davide Casaleggio.

 

francesco boccia domenico arcuri

Dunque, il messaggio obliquo contenuto nella foto - e nella «piacevole chiacchierata, piena di spunti per il futuro e di grande idee da mettere in campo», parola di Di Maio - dei sorrisoni e delle pacche tra il ministro e Grillo è rivolto a Casaleggio e a Dibba, alla Lezzi e alla Grillo, a Bugani e a tutti quelli che ormai sono una fronda molto bellicosa. Con tanto di chat riservata per pianificare le mosse della presa del potere stellato in nome del purismo identitario e degli interessi pratici della Casaleggio Associati.

 

IL PRETESTO

enrico mentana milena gabanelli

Il pretesto per lanciare questo messaggio - Di Maio leader ombra di un direttorio allargato, Grillo benedicente, avanti ancora con il Pd e con questo governo guarda caso seduto affianco a Beppe c' è Bettini e più in là il premier Conte - l' ex comico genovese detto anche l' Elevato l' ha insomma trovato ieri all' Agenzia delle Dogane. In sala anche Conte, la presidente del Senato, Casellati, e ministri tra cui oltre Di Maio anche Gualtieri. Grillo ha parlato con il premier e con Di Maio: «Siete grandi, ottimi e abbondanti, andate avanti così!». Ovvero, il vostro governo è il mio governo, e guai a smarcarsi dallo schema rosso-giallo. E gli emissari di Zingaretti in sala sembrano in totale letizia.

 

Grillo ha la mascherina, gli altri pure, il premier sorride: «La mascherina non mi ha impedito di parlare con Beppe». Giusto uno scambio di opinioni e l' effetto voluto è questo: nulla e niente ci separeranno. E neanche il caso Roma, con la candidatura stellata della Raggi contro il Pd, sembra in grado per ora di rovinare l' idillio che si vuole mettere in scena.

 

beppe grillo luigi di maio

Tanto è vero che oggi pomeriggio Grillo potrebbe affacciarsi ai banchetti referendari per il Sì dove ci sarà la Raggi, a riprova che la sostiene per il bis in Campidoglio (le ha detto: «Daje») ma allo stesso tempo Beppe per primo, e gli stellati la pensano più o meno come lui, darà il viatico all' appoggio M5S per il ballottaggio al candidato Pd, se Virginia come è sicuro non supererà il primo turno.

 

beppe grillo giuseppe conte luigi di maio

Foto a due, Grillo-Di Maio, e foto a tre: Beppe, Luigi e Conte. Il sottotesto racconta che Grillo è arrivato a Roma per cementare, oltre al patto di governo, il movimento in vista della catastrofe dei prossimi giorni. Si tratta di «evitare follie», come dice Beppe ormai in rotta totale con Casaleggio pronto a far incoronare su Rousseau come capo politico Dibba o un altro così, pur di non finire nel dimenticatoio.

 

beppe grillo francesco greco

Un dimenticatoio concepito così da Beppe, da Di Maio e dagli altri: leadership collegiale, e magari con Chiara Appendino come coordinatore della segreteria (oddio quanto vecchiume da partito tradizionalissimo!) in cui ogni big si tiene il suo pezzo di potere e sarà questo il modo per evitare l' esplosione nucleare dopo il 20 e le scissioni. Una però sarebbe già alle porte. Quella, prevista in un evento il 22 settembre di una ventina di deputati contiani e delusi dal mancato accordo con il Pd alle Regionali, guidati dal pugliese Francesco Troiano.

 

beppe grillo alla presentazione del libro blu dell'agenzia delle dogane

Ma l' apparizione super-governista di Grillo ieri, e poi la leadership allargata, servono proprio a scongiurare scissioni. Perché se capo diventasse Di Maio, un pezzo va via. Se lo diventa la Taverna o emissari di Fico, idem. La foto Grillo-Di Maio-Conte, e tutto quello che c' è dietro, sono dunque una mossa - disperata? - per far sopravvivere M5S anche dopo fine settembre. E insieme quel clic è la consacrazione dell' ex comico come uno smaliziato giocatore di Palazzo. Infatti si fa immortalare nella sala pure a fianco di D' Alema, come se il Migliore fosse diventato lui.

 

goffredo bettiniluigi di maio massimo d alema

 

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…