elly schlein giuseppe conte antonio tajani matteo salvini matteo renzi carlo calenda giorgia meloni europee

COME VOTEREBBERO OGGI GLI ITALIANI? – FRATELLI D’ITALIA E’ AL 28,1%, IL PD AL 22,8%: ENTRAMBI I PARTITI SONO LIEVEMENTE IN CALO DOPO LE EUROPEE MA CONSOLIDANO IL BIPOLARISMO (INSIEME HANNO PIU’ DEL 50% DEI VOTI) – RISALE IL M5S (12,5%), PERDONO TERRENO LA LEGA (8,8%) E FORZA ITALIA (8,5%) – RESTANON IRRILEVANTI +EUROPA (1,5), ITALIA VIVA (2,5) E AZIONE (2,5) – I SINISTRELLI DI BONELLI E FRATOIANNI AL 6,2% - NEL GRADIMENTO DEI LEADER DI PARTITO, FA UN BALZO ELLY SCHLEIN CHE PASSA DAL 27 AL 31% - IN CALO GIUSEPPE CONTE (DAL 30 AL 28) – SEMPRE MENO AMATI CALENDA E RENZI (SCENDONO RISPETTIVAMENTE AL 17 E AL 14%)

Estratto dell’articolo di Nando Pagnoncelli per il “Corriere della Sera”

 

INTENZIONI DI VOTO - SONDAGGIO DI PAGNONCELLI

Le elezioni europee appena concluse hanno fatto registrare un successo «bipolare» per Fratelli d’Italia e Partito democratico, un arretramento nettissimo del Movimento 5 Stelle, l’insuccesso delle «terze forze» (Azione e Stati Uniti d’Europa), un riequilibrio nel centrodestra, con il sorpasso (di un’incollatura) di Forza Italia (con Noi moderati) sulla Lega. A seguire, i risultati delle Amministrative hanno evidenziato un parziale successo del centrosinistra, soprattutto nei grandi centri.

 

Oggi torniamo a rilevare le intenzioni di voto politico, unitamente alla valutazione dell’esecutivo, della presidente del Consiglio e dei leader politici. Come vedremo, ci sono importanti cambiamenti rispetto al voto delle Europee. […]

 

IL GRADIMENTO PER I LEADER DI PARTITO - SONDAGGIO DI PAGNONCELLI

Se infatti alle elezioni europee la partecipazione è stata molto bassa, meno del 50% degli aventi diritto, alle elezioni politiche la partecipazione è più alta. Oggi nel nostro sondaggio, si evidenzia una propensione a votare per le Politiche del 57%, un dato in flessione rispetto alle Politiche del 2022, ma […] più elevato — di circa 10 punti, corrispondenti a più di 5 milioni di elettori — rispetto a quanto avvenuto alle Europee dell’8 e 9 giugno, quando la partecipazione al voto è stata pari al 49,7%, […] Questa differenza spiega in gran parte la variazione dei risultati.

 

Quindi, analizzando le intenzioni di voto attuali […] Fratelli d’Italia si contrae di poco meno di un punto, il Pd di poco più di un punto […] L’unica formazione che vede un aumento dei propri consensi è il Movimento 5 Stelle, il più penalizzato dal risultato delle elezioni europee, anche perché si tratta di una forza che ha le punte del proprio consenso concentrate nel Sud […] che ha visto una partecipazione […] bassa (ha votato il 43,7% degli aventi diritto nell’Italia meridionale e un misero 37,8% nelle Isole).

 

Se invece compariamo i dati con le ultime intenzioni di voto per le Politiche (che avevamo pubblicato a fine febbraio), le cose cambiano: FdI risulta stabile, migliorano Forza Italia e Lega, crescono il Partito democratico e Avs, scendono le forze centriste. E il Movimento 5 Stelle vede un ridimensionamento del proprio consenso (era stimato al 17% allora, oggi lo ritroviamo al 12,5%).

IL GRADIMENTO PER IL GOVERNO E GIORGIA MELONI - SONDAGGIO DI PAGNONCELLI

 

In sostanza il consenso rilevato per le Politiche vede un ridislocamento che premia appunto le forze che hanno avuto successo (con l’eccezione di Fratelli d’Italia che rimane stabile) e penalizza le forze che invece hanno avuto risultati insoddisfacenti. Insomma, in qualche modo, le Europee sembrano per ora aver lasciato un segno.

 

elezioni comunali elly schlein giorgia meloni

[…] Le valutazioni del governo vedono una piccola crescita (l’indice di gradimento — calcolato come sempre escludendo coloro che non si esprimono — passa dal 43 di maggio all’attuale 44) e lo stesso avviene per le valutazioni rispetto alla presidente del Consiglio, con un indice che passa dal 44 di allora all’attuale 45. Nulla di rilevante, insomma: le elezioni recenti non sembrano aver avuto un influsso apprezzabile sulle quotazioni della compagine di governo.

 

Qualche variazione emerge invece nelle valutazioni dei leader politici. Se Tajani rimane stabilissimo in prima posizione, con un indice di 35, Elly Schlein vede crescere i propri valori di quattro punti e supera Giuseppe Conte, cosa che era avvenuta solo nei primi giorni della sua segreteria, quando rappresentava una novità per il Paese.

 

abbraccio schlein conte manifestazione contro meloni piazza santi apostoli

Giuseppe Conte perde due punti e si colloca, appunto, in terza posizione. Una variazione contenuta ma apprezzabile si registra per i due leader di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha avuto un ottimo risultato alle consultazioni europee: Nicola Fratoianni passa dal 21 al 23, Angelo Bonelli cresce a sua volta di due punti dal 20 al 22. […]

 

Per ora possiamo dire che gli italiani sembrano confermare quel «bipolarismo tenue» che abbiamo visto emergere dal voto europeo (i due partiti principali, Pd e FdI hanno poco più della metà dei voti validi) da un lato; dall’altro si mantiene il netto primato della formazione di Giorgia Meloni nel centrodestra, ma sembra più solida la preminenza del Pd nell’opposizione […]

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…