trump xi jinping

CONSOLATO DESOLATO - LA BATTAGLIA DELLE SPIE TRA USA E CINA SI GIOCA CON DISPETTI A DISTANZA: I DIPLOMATICI CINESI HANNO ABBANDONATO LA SEDE CONSOLARE DI HOUSTON. GLI STATUNITENSI AVEVANO LASCIATO LA SEDE DI CHENGDU - IL DISCORSO DI MIKE POMPEO HA AVVIATO UNA NUOVA GUERRA FREDDA: “IL MONDO INTERO SI TROVA DAVANTI ALL'IMPERATIVO DI DIFENDERE DALL'INGERENZA DEL PARTITO COMUNISTA CINESE LE LIBERTÀ CONQUISTATE. E GLI USA SONO PRONTI AD ASSUMERE LA LEADERSHIP IN QUESTA BATTAGLIA”

donald trump xi jinping

Flavio Pompetti per www.ilmessaggero.it

 

Due evacuazioni quasi contemporanee, a 13.000 chilometri di distanza. Il pomeriggio di venerdì i diplomatici cinesi hanno abbandonato con una breve carovana di furgoni la sede consolare di Houston. Poche ore prima a Chengdu, la capitale dello Sichuan, i loro colleghi statunitensi avevano lasciato l'edificio murato che ospitava il consolato degli Stati Uniti, in uno scambio di scortesie che sottolinea il deterioramento progressivo dei rapporti tra i due paesi.

 

consolato cinese di houston, in texas

Lo sfratto di Houston ha avuto una coda polemica, quando pochi minuti dopo la scadenza delle ore 16 fissata per l'abbandono dei cinesi della sede, una squadra di ispettori statunitensi accompagnati da un fabbro sono stati visti rompere i sigilli di una porta secondaria ed entrare nell'edificio. La palazzina è proprietà del governo cinese, il quale ha invocato la violazione dell'articolo 27 della convenzione di Vienna, quello che garantisce l'inviolabilità delle sedi diplomatiche straniere. «La Cina risponderà nei modi più appropriati e necessari a questa violazione» promette una nota del ministero degli Esteri di Pechino.

 

IN DIFESA DELLE LIBERTÀ

I due paesi stanno oltrepassando in fretta i limiti della cordialità e del dialogo. Il discorso che Mike Pompeo ha pronunciato a Los Angeles, di ritorno dalla missione a Londra e a Copenaghen non lasciva dubbi a riguardo: «Il mondo intero si trova davanti all'imperativo di difendere dall'ingerenza del Partito comunista cinese le libertà conquistate - ha detto il segretario di Stato - e gli Usa sono pronti ad assumere la leadership in questa battaglia».

XI JINPING DONALD TRUMP

 

Nessun accenno più alla trattativa commerciale che tanti danni ha procurato al resto del mondo, nessun impegno per incontri bilaterali futuri. Il controspionaggio degli Stati Uniti è a caccia di spie cinesi sul suo territorio, per esibire le prove dell'attività clandestina ed ostile da parte dei cinesi che denuncia da anni. Venerdì un cittadino di Singapore ha ammesso davanti ad un giudice di Washington, di aver spiato negli Usa per conto dei cinesi negli ultimi quattro anni. Il 39enne Jun Wei Ye cinque anni fa era arrivato a Pechino da studente di scienze politiche, invitato a fare una relazione sulla regione sud asiatica.

 

consolato cinese a san francisco

Durante il suo soggiorno fu avvicinato da agenti cinesi che gli offrirono soldi e istruzioni per lavorare per loro conto. Dopo un periodo di formazione in Asia, Wei arrivò negli Stati Uniti con il compito di creare una società di consulenza fittizia e aprire pagine web e siti sociali, tramite i quali sollecitare rapporti da ex militari e specialisti universitari sulle materie più disparate: dallo scambio commerciale alla guerra dei dazi, all'intelligenza artificiale e gli studi scientifici.

 

Il logaritmo disegnato dai suoi istruttori cinesi era in grado, una volta acquisita una lista iniziale di inconsapevoli informatori, di moltiplicare i suggerimenti per nuovi contatti con altre, possibili fonti. Nel 2019 la caccia era diventata talmente feconda che Wei decise di trasferirsi negli Usa per partecipare a riunioni di tink tank, ed entrare in contatto con soggetti sempre meglio informati. L'Fbi lo ha arrestato lo scorso novembre all'ultimo ingresso da Singapore, e gli ha trovato addosso le prove di un reclutamento in atto di un funzionario del Pentagono.

mike pompeo

 

L'IMBARAZZO DELL'ALLEATO

La vicenda sembra una storia da guerra fredda, e in effetti lo è. In tempi normali sarebbe rimasta sotto il radar dei media e sarebbe entrata negli archivi del controspionaggio. Se è entrata sotto la luce dei riflettori, è perché questo livello di segretezza è ormai saltato nei rapporti tra Cina e Stati Uniti, anche al costo di esporre un alleato storico come Singapore, che sta reagendo con enorme imbarazzo alla divulgazione dello scandalo.

 

Ultimi Dagoreport

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…