contante soldi cash

CONTANTI SALUTI - CAMBIO DI ROTTA DEL GOVERNO SUI PAGAMENTI: ORA LEGA E 5S SI SCHIERANO CONTRO IL CONTANTE - A CERTIFICARE QUESTA INVERSIONE DI ROTTA, È STATO IERI IL SOTTOSEGRETARIO LEGHISTA ALL'ECONOMIA MASSIMO BITONCI: “SE INCENTIVASSIMO I PAGAMENTI ELETTRONICI, QUINDI TRACCIABILI, POTREMMO VIA VIA ANDARE ALL'ABOLIZIONE DEGLI INDICI SINTETICI DI AFFIDABILITÀ E AGLI STUDI DI SETTORE…”

G. Gal. per “la Stampa”

 

contante

Senza proclami, sotto traccia, è in corso una rivoluzione copernicana sui pagamenti elettronici. Zitto zitto il governo sta ribaltando la propria posizione: da pro a contro il contante. A certificare questa inversione di rotta, in piena battaglia parlamentare sugli emendamenti al decreto crescita, è stato ieri il sottosegretario leghista all' Economia Massimo Bitonci: «Se noi incentivassimo i pagamenti elettronici, con carta di credito, quindi pagamenti tracciabili, potremmo via via andare all' abolizione di Isa (indici sintetici di affidabilità fiscale), studi di settore, e in prospettiva perfino di contabilità e scontrino da parte dell' esercente. Ciò che passa con carta sarebbe già documento fiscale».

 

MASSIMO BITONCI

Sabato era stato il viceministro 5 Stelle dell' Economia, Laura Castelli a spiegare che tra qualche mese partirà la lotteria degli scontrini, con tanto di premi, aumentati nel caso in cui si paghi con moneta elettronica. E già i tecnici dell'amministrazione stimano di ricevere nel 2020 35 miliardi di scontrini e ricevute fiscali, quando l'obbligo di trasmissione dei corrispettivi si applicherà a tutti gli esercizi commerciali (negozi, bar, alberghi, ristoranti, spacci aziendali e così via). Eppure le premesse dell' esecutivo erano tutt' altre.

 

L' eliminazione al tetto sull' uso del contante non è mai mancata nelle campagne elettorali del vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, che dal palco dell' assemblea di Confesercenti a Roma tuonò: «Sono contro ogni tipo di coercizione, fosse per me non ci sarebbe alcun limite alla spesa di denaro contante, perché ognuno è libero di usare i soldi del suo conto corrente come vuole, dove vuole e pagando quello che vuole».

 

CONTANTI

Gli replicò il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio: «Nel contratto di governo questo punto non c' è. Piuttosto lavoriamo ad eliminare ai commercianti i costi nel pagamento elettronico». Tanto che Salvini si trovò a dover chiarire: «La questione dei contanti è una mia posizione personale, non è all' ordine del giorno e non è prevista dal contratto».

 

Sul tavolo due esigenze: aumentare la tracciabilità dei movimenti finanziari per contrastare il riciclaggio dei capitali di provenienza illecita e contrastare l' evasione e l' elusione fiscale, attraverso la limitazione dei pagamenti effettuati in contanti, che si prestano a "coprire" le operazioni effettuate "in nero". Negli ultimi anni la normativa che regola la circolazione del contante è cambiata ben nove volte. Nella patria del cash (e del nero) il governo Renzi, nel 2016, ha alzato il tetto a 3 mila euro, dai mille fissati da Mario Monti.

PAOLA SEVERINO LAURA CASTELLI ENZO MOAVERO MILANESI

 

Le banconote vengono utilizzate per l' 86% delle transazioni ed è stato un flop la sanatoria per le somme conservate nelle cassette di sicurezza. E così due settimane fa Salvini ha proposto una tassa proprio su quei soldi nascosti. «Dopo Equitalia, serve una pace fiscale per far emergere il denaro contante depositato nelle cassette di sicurezza, fermo- ha detto a Porta a Porta-. Con una nuova pace fiscale daremmo il diritto di utilizzarli, e lo Stato incasserebbe miliardi da reinvestire per la crescita».

 

E ha aggiunto: «Non parlo di soldi all' estero, però mi dicono che ci sono centinaia di miliardi in cassette di sicurezza, fermi. Potremmo metterli in circuito per gli investimenti. Si potrebbe far pagare un' imposta e ridare il diritto di utilizzarli». E così ora il presidente del Centro consumatori, Rosario Trefiletti commenta: «Ben venga il ripensamento del governo.

laura castelli

 

Con 190 miliardi di euro, siamo il paese europeo in cui circola più contante e dove i pagamenti elettronici sono meno utilizzati». Perciò «serviva un ravvedimento rispetto alla direzione disastrosa annunciata agli albori della legislatura». E precisa: «Basta però con oneri di pagamenti elettronici e dispositivo mobile. Mille euro di tetto al contante erano già troppi ed era stato un errore alzarlo a tremila. 300 andrebbero già bene.

L' evasione fiscale è a quota 200 miliardi, non va abbassata la guardia».

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."