conte mattarella

CONTE ALLA RESA DEI CONTI - SOLTANTO SE LA SINISTRA PERDESSE ANCHE LA TOSCANA IL GIUSEPPI RISCHIEREBBE DI LASCIARCI LE PENNE. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HA PERSO CIRCA IL 30% DI APPREZZAMENTO E HA IL FIATO SUL COLLO DEL QUIRINALE CHE MONITORA CON LA MASSIMA ATTENZIONE L'APERTURA DELL'ANNO SCOLASTICO (MATTARELLA HA VOLUTO CHE IL PREMIER CI "METTESSE LA FACCIA" SULLA SCUOLA INVECE DI LASCIARE SOLA LA AZZOLINA) - LA LEADERSHIP DEI GRILLINI È GIÀ SEGNATA. COLLEGIALE O INDIVIDUALE, RUOTERÀ INEVITABILMENTE INTORNO A DI MAIO. . E NON È UN CASO CHE GRILLO…

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/cosa-succede-se-pd-perde-toscana-puglia-bordello-diversi-246599.htm

 

 

Marco Antonellis per “Italia Oggi”

 

conte mattarella

Tutta la politica è in trepidante attesa dei risultati delle prossime elezioni regionali: «Sono questi risultati che faranno la differenza per il governo più che il referendum» spiegano fonti della maggioranza. Gli scenari che si vanno delineando a poco più di una settimana dal voto sono sostanzialmente tre: 3 a 3 tra centrodestra e centrosinistra, 4 a 2 per il centrodestra o addirittura 5 a 1 per Salvini e company. A Palazzo Chigi sanno bene però che il governo rischierebbe veramente solo in un caso: con il 5 a 1 per il centrodestra.

 

conte mattarella

Insomma, solo perdendo anche la Toscana il governo potrebbe subire serie ripercussioni mentre con un 4 a 2 per il centrodestra (con i dem che tengono Campania e Toscana) o, meglio ancora, con un 3 a 3 (che comprenderebbe la vittoria di Emiliano in Puglia) Conte, al netto di qualche screzio tra alleati, potrebbe addirittura uscirne più saldo di prima. Ma le prossime elezioni regionali oltre che per il futuro del governo e del Pd saranno fondamentali anche per il futuro dei 5 Stelle.

 

Da giorni, anzi da settimane, si rincorrono le voci su quale sarà la nuova leadership del Movimento 5 Stelle, il maggiore azionista di governo intorno al quale, almeno oggi, gira il futuro dell'esecutivo. «È un dibattito francamente sterile e fuorviante.

 

mattarella conte

La politica a volte sa essere oscura, ma raramente il quadro è così nitido come oggi» spiegano fonti di primo piano del Movimento. Basterà analizzare meticolosamente gli sviluppi della campagna referendaria e delle regionali che si terranno il 20 e il 21 settembre. E basterà invertire la chiave di lettura. Non occorre domandarsi se è Luigi Di Maio, o meno, a volerci mettere sempre la faccia per chissà quale attitudine mediatica del personaggio.

 

Non è questo il punto da cogliere. Al contrario, ciò che si sta pian piano materializzando all'interno dell'arena grillina è che non è Di Maio a voler fare campagna elettorale, ma è la base 5 Stelle a voler fare campagna solo con Di Maio. Non c'è, con tutta evidenza, nessun altro in grado di portare la gente piazza come fa il ministro degli Esteri, ormai stabilizzato in un equilibrio che mai avremmo potuto immaginare dopo il suo congedo da capo politico del M5S. Vuoi le relazioni con il mondo diplomatico, vuoi le influenze di uno dei dicasteri più pesanti del governo come la Farnesina, vuoi il sostegno incondizionato di ambasciatori di primo piano come Ettore Sequi ed Elisabetta Belloni e vuoi la capacità di influenza e la grande rete di contatti che tutti attribuiscono al portavoce, Augusto Rubei, fatto sta che il giovane-vecchio «Giggino» è tornato ad essere al centro della scena politica, forse come non lo era nemmeno poche settimane dopo la vittoria delle politiche del 2018. Insomma, la leadership dei grillini è già segnata. Collegiale o individuale, ruoterà inevitabilmente intorno a Di Maio.

sergio mattarella giuseppe conte 9

 

E a deciderlo non dovrà essere il blog o il gruppo parlamentare, perché lo hanno fatto già le piazze di questi giorni, lo hanno già scelto i territori, gli stessi territori con cui il Pd dovrà necessariamente mediare se in futuro vorrà portare a casa un'alleanza organica, come continua a ripetere Zingaretti. E, guarda il caso, la prima proposta ai dem di un tavolo nazionale per le grandi città al voto nel 2021 è partita, con la sorpresa di tutti, proprio da Luigi Di Maio. Sono in molti nei palazzi che contano a dire che il ragazzo è incredibilmente cresciuto.

 

grillo di maio

Gli incontri con Letta e Draghi e gli apprezzamenti che gli stessi non hanno nascosto nei suoi confronti lo dimostrano. E non è un caso che, si racconta, Beppe Grillo in primis sia tornato a proiettarsi tra le braccia di Di Maio. Il comico genovese, del resto, ha sempre avuto un certo fiuto per queste cose. Ma soprattutto lo dimostra l'attuale panorama politico, oltre la stessa orbita grillina. Salvini è alle prese con le proprie difficoltà interne e ha Zaia alle calcagna.

 

Zingaretti è alle prese con Orlando e Delrio che continuano a scalpitare mentre Franceschini si è «strategicamente» inabissato. Conte sembra invece essere in caduta libera: il presidente del Consiglio ha perso circa il 30% di apprezzamento rispetto ai picchi che si sono registrati nel corso dell'emergenza Coronavirus. Ed ha il fiato sul collo del Quirinale che monitora con la massima attenzione l'apertura dell'anno scolastico ed ha voluto che Conte ci «mettesse la faccia» sulla scuola invece di lasciare sola la Azzolina (da qui la conferenza stampa in pompa magna del Premier insieme al Ministro dell'Istruzione).

sergio mattarella giuseppe conte

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...