LA CORSA A OSTACOLI DI MACRON VERSO L’ELISEO - IL MINISTRO FRANCESE (EX BANCHIERE D’AFFARI PER ROTSCHILD) LASCIA IL DICASTERO DELL’ECONOMIA E LANCIA LA SUA CANDIDATURA “OLTRE DESTRA E SINISTRA” - MA L’ASSOCIAZIONE “EN MARCHE” DA LUI FONDATA PER ORA HA NON PIÙ DI 60 MILA ADERENTI E FONDI INSUFFICIENTI

Condividi questo articolo


MACRON MACRON

S.Mon. per il “Corriere della Sera”

 

«Ho toccato con il dito i limiti del nostro sistema politico», dice Emmanuel Macron mentre pronuncia il suo ultimo discorso nella grande sala di Bercy, sede dei ministeri economici del governo francese.
 

Quindi, vuole recuperare «libertà» e «responsabilità» per ridare alla Francia il ruolo che le spetta e trasformarla «a partire dall' anno prossimo», che è l' anno delle elezioni presidenziali.
 

È un' evidente strizzata d' occhio - l' ennesima - al voto 2017, ma ancora non una candidatura ufficiale. Il 38enne ministro dell' Economia si dimette ed esce dal governo per preparare la sfida, è chiaro, ma non dice ancora se davvero si presenterà.

 

MACRON COMPAGNA MACRON COMPAGNA

Tutto lascerebbe pensare che sia ormai inevitabile, ma in pochi mesi, da qui alla prossima primavera, Macron è chiamato a inventarsi una rete di sostegno e fare del movimento «En marche!» fondato ad aprile una vera macchina elettorale. Compito non da poco, per un' associazione che per adesso ha non più di 60 mila aderenti e fondi giudicati insufficienti.
 

Ex banchiere d' affari per Rothschild, chiamato da François Hollande come vicesegretario dell' Eliseo e consigliere per gli affari economici, Emmanuel Macron fu la sorpresa del governo Valls II varato nell' agosto 2014.

 

Hollande decise di chiamare il giovane Macron al posto del ministro ribelle Arnaud Montebourg. Macron ha contribuito in modo decisivo alla svolta social-liberale della presidenza Hollande: per questo è amato dalla destra moderata, certo non dalla sinistra tradizionale, che non gli perdona le frequenti critiche a un totem della gauche come le 35 ore.
 

HOLLANDE MACRON HOLLANDE MACRON

Mai candidato a un'elezione, ministro in un governo di sinistra senza avere la tessera del Ps, negli ultimi mesi Emmanuel Macron aveva moltiplicato i segnali di un suo sganciamento nei confronti della maggioranza di governo. E ha lanciato il movimento «En Marche!» con non poche acrobazie diplomatiche: voleva prepararsi a correre da solo, ma senza dare l' impressione di tradire il suo mentore François Hollande.
 

Per mesi Macron ha cercato di conciliare le due esigenze, restando nel governo ma precisando che il suo movimento non era «né di destra né di sinistra», oppure ricordando - come ha fatto la settimana scorsa facendo visita all' esponente di estrema destra Philippe de Villiers - di non essere socialista.

VALLS MACRON VALLS MACRON

 

E intanto, Macron ha cercato in questi mesi di coltivare una già grande celebrità mediatica, per esempio apparendo su Paris Match al mare in bermuda con la moglie Brigitte Trogneux, la sua ex insegnante di liceo di quasi vent' anni più grande.

 

emmanuel macron emmanuel macron

Era pronto a dimettersi già a luglio, ma l' attentato di Nizza gli ha consigliato di attendere ancora per non dare l' impressione di abbandonare la nave in difficoltà. Nelle prossime settimane si vedrà se Macron riuscirà a bruciare i tempi, e a far giocare in suo favore una circostanza senza precedenti nella politica francese: un ministro che deve la sua carriera politica al presidente, e si dimette perché medita di presentarsi contro di lui.

EMMANUEL MACRON BRIGITTE TROGNEUX EMMANUEL MACRON BRIGITTE TROGNEUX MACRON E LA MOGLIE MACRON E LA MOGLIE MACRON E LA MOGLIE 4 MACRON E LA MOGLIE 4 MACRON E LA MOGLIE 2 MACRON E LA MOGLIE 2 MACRON E LA MOGLIE 1 MACRON E LA MOGLIE 1 hollande e emmanuel macron hollande e emmanuel macron

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - COSA PUOI FARE PER DENUNCIARE LE GUERRE NEL MONDO? PER NON SBAGLIARE, VAI A CASA E ARRUOLA TUA MOGLIE! - È QUELLO CHE DEVE AVER PENSATO IL PRESIDENTE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA SERGIO CASTELLITTO QUANDO SI È INVENTATO “DIASPORA DEGLI ARTISTI IN GUERRA”. AL CENTRO DELL’EVENTO, FINANZIATO DAL PNRR, BRILLA IL LONGANESIANO “TENGO FAMIGLIA”: LA SCRITTRICE MARGARET MAZZANTINI, MOGLIE DI CASTELLITTO, CONVERSERÀ CON DAVID GROSSMAN – A SANGIULIANO, CUI DIPENDE IL CSC, PARE OPPORTUNO CHE TRA TANTI LETTERATI IN CIRCOLAZIONE, SI VA A SCEGLIERE LA PROPRIA CONIUGE? 

STREGA CONTRO STREGA – SOSPINTA DAI QUEI SALOTTI ROMANI ALL’INSEGNA DELLA ‘’FROCIAGGINE’’, COME DIREBBE IL PAPA, CHIARA VALERIO STA INSEGUENDO LA FAVORITISSIMA DONATELLA DI PIETRANTONIO - ALL’INIZIO LA VALERIO SOSTENEVA CHE LEI MAI E POI MAI AVREBBE PARTECIPATO ALLO STREGA E CHE CON IL SUO ROMANZO AMBIVA AL PREMIO CAMPIELLO. INVECE, MISTERO DEI MISTERI, AL CAMPIELLO PRESIEDUTO DA VELTRONI IL NOME VALERIO NON È MAI APPARSO TRA I CANDIDATI. COME MAI? UN DISSAPORE CON VELTRONI DA PARTE DI CHIARA MOLTO LEGATA A ELLY SCHLEIN CHE NON AMA WALTER-EGO? AH, SAPERLO…