COSA FARA’ SALVINI QUANDO SI DOVRA’ DECIDERE UN NUOVO INVIO DI ARMI ALL’UCRAINA? LA MELONI E’ SCHIERATA CONTRO PUTIN ("DIFENDIAMO LA LIBERTÀ"). IL "CAPITONE", INVECE, NEL GIORNO IN CUI LA RUSSIA TIRA 83 MISSILI CONTRO L’UCRAINA RESTA ZITTO. SEGNATEVI QUESTA DATA: IL 31 DICEMBRE SCADE LA COPERTURA LEGISLATIVA ALL'INVIO DI ARMI ALL'UCRAINA E SERVIRÀ UN NUOVO DECRETO. LA POSIZIONE DI MATTARELLA: “LA VIA PER LA PACE PASSA DA UN RISTABILIMENTO DELLA VERITÀ, DEL DIRITTO, DELLA LIBERTÀ DEL POPOLO UCRAINO”

-

Condividi questo articolo


Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

SALVINI PUTIN SALVINI PUTIN

Un'annotazione: nel giorno in cui la Russia ha tirato 83 missili sull'Ucraina, colpendo obiettivi civili, compreso un parco giochi, l'aspirante ministro degli Interni, leader di un partito della maggioranza, Matteo Salvini, ha parlato di ztl. E della difficoltà dei carabinieri di parcheggiare nelle zone a traffico limitato di Milano.

 

Basterebbe questo per spiegare che le settimane che verranno, rispetto alle posizioni da prendere sul conflitto ucraino, saranno difficilissime per il centrodestra di governo (e per l'opposizione).

 

Anche perché non si tratterà soltanto di parole, come il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato ieri a tutti: «Questa è una guerra sciagurata» ha detto il capo dello Stato, «che la Federazione Russa ha scatenato arrogandosi un inaccettabile diritto di aggressione. Una guerra che lascia ogni giorno una scia di morte, di distruzione, di odio, che inquina anche ogni campo delle attività civili.

 

La pace è urgente e necessaria. La via per costruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto, della libertà del popolo ucraino».

 

MATTEO SALVINI MATTEO SALVINI

Mattarella chiede quindi «una via per la pace» che passi dalla verità e della libertà degli ucraini. Il nuovo governo e Parlamento dovranno decidere che strada prendere. E dovranno farlo immediatamente. Appena aperte le Camere, infatti, è possibile che sarà necessario cominciare a discutere di un nuovo invio di armi a Kiev, facendo seguito a quanto deciso nell'aprile scorso dai ministri della Difesa dei 50 paesi a Ramstein.

 

Ma la data che preoccupa, politicamente, di più l'Italia è un'altra: il 31 dicembre. Quel giorno, se malauguratamente la guerra in Ucraina non dovesse essere ancora finita, il Parlamento italiano dovrà decidere se confermare l'invio delle armi.

 

SALVINI MELONI BY OSHO SALVINI MELONI BY OSHO

Oppure no. Al momento infatti la scelta è coperta dalla risoluzione votata il primo marzo scorso dalle Camere che autorizza fino alla fine del 2022 il Governo, dopo un tavolo tra i ministri degli Esteri, Difesa ed Economia. L'unico passaggio necessario è un'informativa al Copasir che deve valutare che non si tratti di strumenti bellici «atti ad offendere» ma che servano soltanto come strumento di difesa. Fino a questo momento nel Comitato, però, nonostante le dichiarazioni pubbliche (vale per i 5 stelle di Conte ma anche per la Lega e, in parte, per Forza Italia) mai nessuno ha posto problemi.

 

Non è successo nemmeno giovedì scorso quando si è presentato davanti al Comitato il ministro della Difesa Lorenzo Guerini per spiegare «i contenuti del quinto decreto che autorizzerà la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari», per utilizzare la parole del presidente del Copasir, Adolfo Urso.

 

La discussione in Parlamento sarà chiaramente diversa. Perché se le parole di Giorgia Meloni sono state chiarissime: «Ognuno di questi missili - ha detto ieri la leader di Fratelli d'Italia - isola ulteriormente la Russia e rafforza la nostra convinzione di difendere chi si batte per la propria libertà».

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

 

Se la posizione di Forza Italia, nonostante le ambiguità dei giorni scorsi di Silvio Berlusconi, è stata netta con Antonio Tajani: «Non c'è spazio per l'incertezza. L'Ucraina ha bisogno di tutto il nostro supporto. Con il nuovo Parlamento lavoreremo per rafforzare il sostegno alla causa ucraina». Ecco, se il centrodestra ieri ha avuto parole di vicinanza a Zelensky, è risuonato fortissimo il silenzio di Matteo Salvini. Emblematico come le parole del ministro delle Politiche agricole, il 5 stelle Stefano Patuanelli, che ha chiarito la linea dei contiani: «C'è stata una prima fase in cui era necessario il diritto all'autodifesa del popolo ucraino. Oggi continuare con questo approccio allontana la trattativa di pace che deve essere l'unico obiettivo».

salvini meloni piazza del popolo salvini meloni piazza del popolo SILVIO BERLUSCONI - GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI SILVIO BERLUSCONI - GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE JENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...