spiagge nicaragua tinelli boniver

COSTA SMERDATA IN NICARAGUA - 16 MILIONI HANNO PRESO IL VOLO PER FINANZIARE L'IMMAGINARIO PROGETTO IMMOBILIARE ''COSTA SMERALDA IN NICARAGUA'', ALTRI 100 MILIONI STAVANO PER SVANIRE IN OBBLIGAZIONI CEDOLARI STAMPATE IN UNA COPISTERIA DI VITERBO. NELL'INCHIESTA SULLA  PRESUNTA MAXITRUFFA SONO FINITI DAVANTI A UN GIUDICE ALBERTO BONIVER (FRATELLO DI) E UN TRIBUTARISTA-STAR – L'INDAGINE SI È CHIUSA CON L’ARCHIVIAZIONE DEFINITIVA PER BONIVER

ITALIA-NICARAGUA: PRESUNTA TRUFFA, ARCHIVIAZIONE DEFINITIVA PER EX AMBASCIATORE BONIVER

alberto boniver

(Agenzia Nova) - Si è chiusa con l'archiviazione definitiva l'indagine a carico del diplomatico Alberto Boniver, accusato di aver avuto una parte in una truffa legata alla promessa della costruzione di un resort di lusso in Nicaragua.

 

La settimana scorsa, il magistrato per le indagini preliminari ha infatti accolto la richiesta del pubblico ministero secondo cui le accuse all'ex ambasciatore non erano suffragate da sufficienti elementi probatori o indiziari.

 

L'accusa a Boniver, che aveva trovato ampia eco sui media nazionali, si innestava sul processo aperto a carico del faccendiere Franco Maria Mattioli ed il broker Antonio Ercolani, arrestati nel 2018. I due - stando al fascicolo istruito prima presso la Procura di Milano e quindi, per competenza territoriale a quella di Roma - avrebbero raggirato due imprenditori edili romani per ottenere soldi utili alla costruzione del progetto turistico-immobiliare "Costa Smeralda", in Nicaragua.

 

Una truffa da 16 milioni di euro che "un gruppo criminale organizzato di carattere transnazionale" ha costruito attorno a un cantiere mai aperto. Boniver avrebbe per gli inquirenti contribuito al successo dell'operazione, forte del suo incarico di Ambasciatore a Managua, costituendo società fittizie nel Paese centroamericano. Una relazione, secondo l'accusa, testimoniata da diversi bonifici a favore del diplomatico e di una società a lui intestata.

 

Esaminati tutti gli atti, la magistratura ha però riconosciuto in modo "pacifico" che Boniver non solo non ha fornito nessun contributo alla trama criminale, ma che neanche ne fosse addirittura "a conoscenza". Nato a Roma nel 1941, Alberto Boniver ha avuto una lunga carriera professionale sino al 1 novembre del 2008. Tra gli altri, ha ricoperto gli incarichi di console generale a New York, Ambasciatore a Montevideo (Uruguay) e a Managua (Nicaragua), dal 2004. 

 

 

Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera

 

giuseppe tinelli

Sedici milioni e 250 mila euro hanno preso il volo per finanziare l'immaginifico (e immaginario) progetto turistico-immobiliare «Costa Smeralda in Nicaragua», altri 100 milioni stavano per svanire in obbligazioni cedolari stampate in una copisteria di Viterbo.

 

Una maxitruffa alla moglie e al figlio di un costruttore romano per i cui ideatori sono state già emesse condanne in primo grado e per la quale ora sono davanti a un giudice l'ex ambasciatore italiano a Managua, Alberto Boniver (fratello dell'ex ministra di fede craxiana, Margherita) e il tributarista romano, tra i più noti in Italia, Giuseppe Tinelli.

 

Il 12 gennaio nella camera di consiglio del gip di Milano, Sara Cipolla, verrà decisa la loro sorte processuale. «Un gruppo criminale organizzato di carattere transnazionale» è la definizione contenuta nell'ordinanza con cui nel dicembre 2018 venivano arrestati il faccendiere Franco Maria Mattioli ed il broker Antonio Ercolani. Boniver e Tinelli, pur non coinvolti nella truffa, sono accusati di averla favorita e sono parte, secondo l'accusa del pm della Dda Bruna Albertini, nell'associazione a delinquere.

alberto boniver

 

Tinelli «per aver messo a disposizione mezzi e persone, nonché il circuito relazionale e professionale e la fama dello studio che porta il suo nome, sapendo di agevolare la commissione dei singoli "reati fine"» risponde inoltre di riciclaggio e autoriciclaggio «perché impiegava direttamente 370 mila euro per acquistare tre unità immobiliari a Lecce (sua città di origine, ndr ) di cui una di interesse artistico ed archeologico».

 

E riceveva inoltre da Mattioli «con il quale aveva condiviso una serie di operazioni truffaldine (finite in altre inchieste, ndr )» due bonifici da 18 mila e 12 mila euro. Boniver, invece, secondo l'accusa, «contribuiva agli scopi dell'associazione attraverso la costituzione di società apparentemente operanti in Nicaragua, predisponendo una serie di atti sostanzialmente falsi». E, «al fine di procurare a sé ed altri un ingiusto profitto», avrebbe poi sostituito o trasferito i proventi della truffa per una cifra pari a 172.500 euro.

 

 

Sui suoi conti sono stati rintracciati 16 bonifici con causali quali «compenso attività amministratore», «pagamento attività professionale», «consulenza progetto Nicaragua» e «prestito infruttifero (40.550 euro, ndr )» alla società Ger Blue di cui l'ambasciatore era direttore generale e in cui un altro indagato, Alberto Terzilli (socio di Mattioli) era responsabile commerciale.

 

Agli atti ci sono anche le mail in cui si fa riferimento a «l'amico di Arezzo» Maurizio Gelli (non indagato), figlio del fondatore della P2, Licio, e ambasciatore del Nicaragua in Italia. Il raggiro emerge dalle indagini sulla bancarotta della Hi Real spa, una delle società coinvolte nel progetto immobiliare. Ne viene fuori uno «schema Ponzi» di truffe progressive per coprire le precedenti in cui sarebbero incappati banche come la Cassa di Risparmio di Mirandola, sindacati come Unisau, fino alla principessa Boutina, legata alla famiglia reale saudita, agganciata in un apposito viaggio d'affari a Dubai dall'egiziano Mahmoud Khamis (anche lui sarà davanti al gip) per convincerla a investire 300 milioni di euro.

spiagge nicaragua

 

Le obbligazioni false, stampate su fogli A4 e scritte metà in italiano e metà in spagnolo, venivano poi riciclate nei portafogli dei clienti truffati a garanzia dei loro stessi ulteriori investimenti. Nel processo madre nove tra commercialisti, avvocati e broker sono stati già condannati: Mattioli a 12 anni, Ercolani a 10. Tinelli e Boniver sono stati sentiti come testimoni assistiti. Il tributarista ha sostenuto che la vicenda è stata seguita dal suo studio ma non da lui direttamente e che i pagamenti ricevuti sono ascrivibili a un vecchio credito. Boniver ha invece negato il dolo e avrebbe agito nel mero interesse di una impresa italiana.

 

nicaraguaspiaggia nicaragua

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA