joe biden documenti segreti top secret

CROLLA IL CASTELLO DI CARTA DI BIDEN – LA PERQUISIZIONE DELL’FBI A CASA DEL PRESIDENTE È UNA GROSSA FIGURA DI MERDA PER IL PRESIDENTE DEMOCRATICO, CHE HA BASATO LA SUA ELEZIONE SULLA COMPETENZA E LA TRASPARENZA DA CONTRAPPORRE A QUEL PUZZONE DI TRUMP. E INVECE, ENTRAMBI SI PORTAVANO VIA DOCUMENTI SEGRETI – ANCHE I DEMOCRATICI INIZIANO A CRITICARE L’INQUILINO DELLA CASA BIANCA, E SPERANO CHE NON SI VOGLIA RICANDIDARE

1. CARTE CLASSIFICATE: ORA ANCHE I DEMOCRATICI CRITICANO BIDEN

Estratto dell’articolo di V. Ma. per il “Corriere della Sera”

 

JOE BIDEN E I DOCUMENTI TOP SECRET

[…] Altri sei documenti classificati sono stati ritrovati venerdì durante una perquisizione dell’Fbi e del dipartimento di Giustizia durata 13 ore nell’abitazione di Biden a Wilmington, in Delaware. Si tratta del quinto ritrovamento di documenti, dopo quelli reperiti dagli avvocati del presidente nell’ufficio privato, nel garage e nella stessa casa a partire dal 2 novembre, per un totale di una trentina di file, di cui non è ancora noto il livello di classificazione (confidenziale, segreto o i vari livelli di top secret).

 

DOCUMENTI CLASSIFICATI TROVATI NELL UFFICIO DI BIDEN

La Casa Bianca, criticata per la scarsa trasparenza iniziale […], ha deciso stavolta di dare direttamente l’annuncio e ha precisato che Biden, senza bisogno di un mandato, ha invitato il dipartimento di Giustizia a condurre la perquisizione. Ciò non ha potuto cancellare l’immagine storica della residenza di un presidente in carica che viene perquisita dall’Fbi. Sono state portate via anche carte che risalgono al tempo in cui era senatore, oltre al periodo in cui era vicepresidente.

 

MATT GAETZ MARJORIE TAYLOR GREENE

Il presidente dovrebbe essere «imbarazzato» ha detto alla Cnn il senatore dell’Illinois Dick Durbin, spiegando che risulta ora compromessa l’immagine di competenza e di superiorità morale su una questione sulla quale Biden aveva criticato Trump.

 

Durbin ha definito «scandaloso» che entrambi i presidenti siano rimasti in possesso di documenti che dovrebbero essere consegnati agli Archivi nazionali («Non importa se sia stato un membro dello staff o un avvocato, i funzionari eletti hanno la responsabilità finale»), ma ha sottolineato che hanno risposto in modi «che non potrebbero essere più diversi».

 

JOE MANCHIN CON BIDEN

Biden «dovrebbe avere molti rimpianti», ha detto il senatore Joe Manchin, democratico della West Virginia, che ha dato filo da torcere alla Casa Bianca nel passaggio del piano economico. «È difficile credere che negli Stati Uniti d’America abbiamo un ex presidente e un presidente che si trovano in pratica nella stessa situazione […] Un sondaggio Abc/Ipsos mostra che il 64% degli americani ritiene che Biden abbia gestito in modo inappropriato i documenti classificati; il 77% esprime questo giudizio su Trump.

 

2. IL PRESIDENTE È PIÙ VULNERABILE MA NON SI LASCERÀ FERMARE

Estratto dell’articolo di Massimo Gaggi per il “Corriere della Sera”

CASA BIDEN A WILMINGTON DELAWARE

 

[…] I federali che perquisiscono l’abitazione del presidente in Delaware come avevano fatto cinque mesi fa con quella di Trump in Florida e le indagini parallele di due procuratori speciali che indagano sui due casi sono sviluppi pesanti per Biden non tanto per i fatti in sé […] ma per come il caso viene percepito dall’opinione pubblica.

 

A destra si diffonde una sensazione di equivalenza tra le due vicende nonostante Trump abbia prima mentito sulla detenzione illegale di documenti e poi si sia rifiutato di consegnare intere casse di carte coperte da segreto, mentre Biden si è autodenunciato quando i suoi avvocati hanno trovato i primi documenti e ha aperto le porte alle ispezioni.

 

documenti top secret trovati dall fbi a mar a lago

Tra gli indipendenti e anche a sinistra il caso danneggia Biden su terreni essenziali in vista della campagna per la rielezione: quelli dell’esperienza politica e della competenza. E offre altre munizioni a chi vorrebbe sostituirlo con un candidato democratico più giovane e dinamico, mettendo in dubbio la sua lucidità e la tenuta fisica.

 

Giuridicamente i due casi sono molto diversi, visto che per la legge americana la volontarietà è essenziale, ma in politica le percezioni contano spesso quanto e anche più dei fatti. E Trump è stato abile nell’andare addirittura oltre l’equivalenza della quale parlano politici e media conservatori, accusando Biden di aver ottenuto un trattamento preferenziale rispetto al suo.

scatole piene di documenti a mar a lago

 

[…] Biden ha bisogno di mettersi questo caso alle spalle sperando che gli eventi del prossimo anno e mezzo lo facciano svanire sullo sfondo. Le cose non sarebbero andate comunque così perché nella nuova Camera dei rappresentanti a maggioranza repubblicana lo speaker Kevin McCarthy […] ha riempito la commissione Oversight, quella con poteri d’indagine, di fedelissimi dell’ex presidente decisi a trasformare il Congresso in un tribunale politico con Biden imputato: la sola Marjorie Taylor Greene (di recente ha detto che nel 2021 i trumpiani avrebbero vinto se fosse stata lei a guidare l’assalto al Congresso) ha già presentato 5 richieste di impeachment del presidente.

 

DOCUMENTI CLASSIFICATI BIDEN E TRUMP

Biden ne è consapevole, ma punta sull’estremismo di questi esponenti che vanno da sostenitori delle teorie cospirative dei QAnon a chi, come la deputata Lauren Boebert, vorrebbe militarizzare gli evangelici del nazionalismo cristiano (dice che Gesù non si sarebbe fatto crocifiggere se avesse avuto un AR-15 semiautomatico), per far perdere credibilità a questa offensiva davanti ai moderati e agli indipendenti, senza il cui voto Trump non sarà eletto.

 

Una strategia che può funzionare se quella di Biden rimane l’immagine di leader magari invecchiato e a volte un po’ confuso, ma competente e credibile. Mentre Trump, che gode sempre del sostegno della sua base estesa, entusiasta ma anche minoritaria, non riesce più ad andare oltre, come si è visto col voto di novembre. […]

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…