DAGOREPORT: DOPO IL CORONAVIRUS, LE MACERIE – ECCO UNA MODESTA PROPOSTA PER EVITARE CHE L'EMERGENZA SANITARIA SI TRASFORMI IN EMERGENZA SOCIALE, CON RISCHI DI TENUTA COMPLESSIVA DEL PAESE - CONSIDERANDO CHE LE RISORSE AD OGGI STANZIABILI SONO 25 MLD DI €, IL BUCO MONETARIO È DI CIRCA 50 MLD DI €. COME RISOLVERE QUESTO PROBLEMA? LE POSSIBILI FORME DI INTERVENTO NECESSARIE SONO 18

DAGOREPORT

coronavirus italia-1

 

La  prognosi ragionevole è che il picco in Italia si raggiunga il 26 marzo, con un calo progressivo nei quindici, venti giorni successivi, intorno quindi al 15 aprile e con una  fine dell'emergenza intorno al 20-25 sempre di aprile.

 

Per evitare il contagio di ritorno o un secondo picco le misure restrittive dovranno rimanere in piedi, seppure con diversa gradualità, fino al 10 maggio .

La progressiva ripresa dell'attività economica richiederà almeno altri 30 giorni e almeno 90-120 giorni per il turismo interno. Per i servizi turistici internazionali è impensabile una ripresa prima di sei mesi dalla fine del picco e quindi metà ottobre. Il mercato extraeuropeo si riprenderà in termini di turismo non prima del nuovo anno .

la quarantena italiana vista dalla zeit

 

Considerando questa situazione e le risorse a disposizione, per ridurre l'impatto sull'economia del paese gli scenari possibili sono i seguenti:

Contrazione delle attività produttive per due mesi è pari a circa 6 punti di Pil , pari a 110 miliardi di euro, con recupero nella seconda parte dell'anno per scorte e rimbalzo di circa 4 punti, per un effetto netto di 2 punti di Pil, in presenza di provvedimenti di sostegno adeguati come segue.

articolo cnn su coronavirus in italia

 

Il settore turistico e servizi pari a circa il 30 % del Pil va incontro ad una riduzione di attività più marcata, stimabile all'incirca a 2,5 volte quello industriale, cinque mesi medi contro 2 , con un rimbalzo più ridotto per una questione di capacità e interessi internazionale, con un recupero inferiore stimabile a d uno scarso 15-20% della perdita.

Di conseguenza si parla di qualcosa di vicino a  2,5 punti di Pil complessivi a fine anno.

In totale fanno 4,5 punti pari a circa 81 mld di Pil.

 

giuseppe conte roberto gualtieri mes

Considerando che le risorse ad oggi stanziabili sono 25 mld di €, il buco meramente monetario è di circa 50 mld di €.

Come risolvere questo problema?

È palese che le forme di investimento diretto dello Stato, lavori pubblici etc., hanno tempi e costi molto alti, sono lenti a partire e l'efficienza della spesa è inferiore, e di molto, a quella del privato.

 

Volendo immaginare le forme di intervento necessarie, successive a quelle emergenziali, già contenute nel decreto di oggi si può fare un elenco ragionato  :

1.      eliminare quota 100, recupero di circa 4 mld nel breve

matteo salvini conferenza stampa quota 100

2.      eliminare il reddito di cittadinanza, recupero di altri 5 mld nel breve

3.      avviare una spending review di almeno 5 mld sulle spese improduttive

4.      rendere deducibile al 100% il costo delle polizze sanitarie private, per incentivare coperture alternative,

 

5.       rendere deducibili al 100% le donazioni in campo sanitario

6.      riportare alcuni settori strategici, trasporti, energia, spese di investimento sanitaria , sotto il controllo dello Stato, per una migliore allocazione delle risorse, revisione titolo V

di maio reddito di cittadinanza

7.      avviare un piano di investimenti a regole straordinarie, pubblico di Comuni e Regioni per € 15 mld, da spendere solo per opere pubbliche cantierabili nei tre mesi successivi e di importo non superiore ai dieci milioni di € ciascuna, per ottenere un effetto a pioggia sul territorio, da spendere nei dodici mesi successivi per far rimbalzare il Pil di almeno un punto.

 

8.       ridurre temporaneamente per 3 anni il costo del lavoro per quanto risparmiato con quota 100 e reddito di cittadinanza,  (9 mld di € all'anno ), quadruplicando nel periodo il cuneo fiscale) aumentando il netto in busta paga dei lavoratori per far ripartire la domanda, qualcosa di molto simile agli 80, in questo caso 100 € al mese medi in busta paga per i redditi lordi fino a  30.000 € lordi annui, con effetto sulla domanda interna di almeno un altro punto di PIL

venezia turismo

9.      Creare un incentivo semplice per chi fa nuovi investimenti, graduato per zone, con un credito di imposta secco pari al 70% dell'investimento da utilizzare liberamente all'interno del consolidato di impresa, effetto stimabile 0,5 % del PIL.

 

UNIONE EUROPEA

10.     Allentare per dodici mesi tutti i vincoli paesaggistici, non quelli archeologici e monumentali, per consentire una rapida attuazione degli investimenti pubblici e privati

11.     Dare corso ad una moratoria a 24 mesi di tutti i debiti in corso del 2020 per imposte e contributi, con garanzia per sicurezza di credito

12.      Aumentare di 10 mld di € il fondo di garanzia dei prestiti di CDP per garantire nuovi impieghi al sistema produttivo di almeno 50 mld aggiuntivi, con effetto sulla produzione di scorte ed un incremento di Pil di almeno 0,5 %

 

13.     Consentire al sistema bancario l'immediato recupero fiscale dei crediti NPL/UTP, in modo da ridurre le necessità di aumenti di capitale e di credit crunch

MILANO TURISMO

14.     Emettere un prestito Italia sottoscrivibile solo sul mercato nazionale di 30 mld al 3,5 % con durata dieci anni, per la ripresa posti corona virus

15.     Consentire un credito di imposta nei dodici mesi per i viaggi e pernottamenti nelle strutture turistiche italiane, fino al 50% della spesa sostenuta, per far ripartire il turismo autoctono, a partire dal 1 luglio 2020 e fino al 30 giugno 2021, altro 0,5 % di Pil .

cassa depositi e prestiti

 

16.     Fare dumping sulle esportazioni tecnologiche e alimentari, senza che siano configurati come aiuti di Stato, contributo alle esportazioni pari al 3% del fatturato per 24 mesi, per consentire il recupero di quote di mercato

17.      Evitare le misure settoriali distorsive, tranne che per turismo e ristorazione, che annacquano il risultato e provocano alterazioni

UNIONE EUROPEA MEMBRI FONDATORI DA ENCICLOPEDIA BRITANNICA

18.     Battersi per un fondo europeo di almeno 300 mld di € con garanzia sovranazionale, euro bond, per gli investimenti di sostegno all'economia post emergenza coronavirus , l'Italia ne potrebbe beneficiare per circa 40 mld, riducendo il costo del debito complessivo.

 

Questo elenco sommario è indispensabile per evitare che l'emergenza sanitaria si trasformi in emergenza sociale, con rischi di tenuta complessiva del sistema.

 

Ultimi Dagoreport

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…