trump von der leyen meloni

DAZI AMARI PER L'EUROPA - "MILANO FINANZA" DEMOLISCE LA "TRUMPECONOMICS" CHE AVRA' UNA STELLA POLARE: “AMERICA FIRST, EUROPE LAST. MELONI E URSULA LO SANNO?" - "LE POLITICHE DEL NEO-PRESIDENTE USA PREVEDONO L’ADOZIONE DI DAZI SU VASTA SCALA. QUESTO POTREBBE PORTARE A UN AUMENTO DELLE ASPETTATIVE DI INFLAZIONE E A EFFETTI NEGATIVI SULL’EXPORT DEI PAESI EUROPEI E LA MELONI FAREBBE BENE A PREOCCUPARSI" – IL RUOLO DI MUSK: QUANTO PESERÀ IL PIÙ RICCO MILIARDARIO DEL MONDO SUI PROGRAMMI DI DIFESA, SPAZIALI E DI INCENTIVAZIONE TECNOLOGICA DELLA CASA BIANCA?

Roberto Sommella per Mf- Milano Finanza - Estratti

 

DONALD TRUMP

Follow the money, segui il denaro, suggeriva la mitica Gola Profonda ai due reporter del Washington Post che indagavano sullo scandalo del Watergate che avrebbe portato alle dimissioni del presidente americano Richard Nixon. E senti la pancia, degli americani.

I soldi, dove vanno e per quali motivi, bisogna seguirli per capire che effetti ci saranno sull’economia mondiale e sui mercati finanziari quando alla Casa Bianca siederà per la seconda volta il repubblicano Donald Trump, al suo secondo mandato dopo tre campagne elettorali, un record storico.

 

L'America ha scelto lui e si può dire che il primo voto gli sia arrivato da Wall Street, come ha titolato MF-Milano Finanza del 6 novembre, che è subito salita confermando un trend rialzista, così come il Bitcoin, Tesla dell'amico Elon Musk e gli stessi titoli di Trump Media e di tutta la galassia big tech. Difficile sbagliarsi: al di là delle dichiarazioni pacificatorie della notte elettorale la Trumpeconomics avrà una stella polare: America First and Europe Last.

mf milano finanza cover

 

 

(…)

Le politiche di Trump, uno che non pare avere rimpianti ma solo solide certezze, prevedono in concreto una riduzione delle tasse, una maggiore deregolamentazione, norme di immigrazione più restrittive e l’adozione di dazi su vasta scala.

 

 

Questo potrebbe portare a un aumento delle aspettative di inflazione e ad effetti negativi sull’export dei Paesi europei e su questo dovremmo preoccuparci, in primis il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il suo vice Antonio Tajani: noi italiani siamo al quarto posto nel mondo per il saldo della bilancia commerciale pur non essendo la quarta economia del pianeta. Matteo Salvini, l’altro vicepremier, leader della Lega e tifoso della prima ora di Trump, dovrà dare una mano all’Italia e ai tanti piccoli imprenditori che dice di rappresentare, perché non possiamo permetterci di arretrare nella difficilissima competizione globale.

DONALD TRUMP

 

Il nodo sicurezza

Premesso che Trump è un irregolare che diventa regola nell’America profonda e spesso predica male razzolando bene, sono tre gli interrogativi che si porta nello studio ovale e per riflesso in giro per il mondo il settantottenne comandante in capo.

 

 

Il primo è che ne sarà delle guerre in Ucraina e in Medio Oriente e cosa accadrà ai rapporti tra Usa, Nato e Alleanza Atlantica per il sostengo a Kiev. Taceranno le armi o Trump imporrà davvero ai Paesi europei di aumentare al 2% le spese militari pena la fine di ogni intesa geopolitica? A vedere i corsi di borsa e l’indice dei titoli della difesa a partire da Leonardo c’è qualcuno che spera nella guerra a oltranza. Va detto senza ipocrisie e anticipando per una volta l’unico che lo rimarca di continuo, Papa Bergoglio.

donald trump foto lapresse37

 

Gli interrogativi sull’automotive

Il secondo quesito da sciogliere è capire in che modo le politiche di Trump impatteranno non tanto sulla finanza, che ha festeggiato anzitempo avendo capito che nulla di male le verrà fatto, quanto all’economia reale.

 

Cosa accadrà al settore dell’automotive se il nuovo presidente deciderà di aumentare il sostegno dell’Inflation Reduction Act in favore delle quattroruote made in Usa a fronte della catastrofe che si sta verificando - anche a causa del New Green Deal - nei conti e nelle vendite delle grandi case europee, da Volkswagen a Stellantis?

ursula von der leyen giorgia meloni foto lapresse

 

Andremo tutti a piedi o saliremo su vetture cinesi peraltro già colpite dai dazi della Commissione e in odore di ritorsioni da parte anche di Trump? Il nostro modello di sviluppo europeo è in pericolo perché non siamo i soli abitanti del pianeta ma pretendiamo di governarlo con norme ambientali che rispettiamo solo noi.

 

donald trump - elon musk

Il vero ruolo di Musk

Il terzo interrogativo che più deve inquietare è il reale ruolo di Elon Musk e delle sue aziende nella presidenza Trump che ha appoggiato, sovvenzionato e supportato a livelli mai visti. Quanto peserà il più ricco miliardario del mondo sui programmi di difesa, spaziali e di incentivazione tecnologica della Casa Bianca? Se è vero che gli Stati Uniti non sono più gli sceriffi del globo occorre ricordare che possono usare la forza dell’Intelligenza Artificiale e delle big tech per soverchiare e condizionare il resto del mondo, imponendo il loro linguaggio dopo averlo fatto per due secoli col dollaro e il fucile. Costa meno, non fa morti ed è più facile perché non ci si sposta da casa.

donald trump foto lapresse36donald trump foto lapresse23

 

GIORGIA MELONI URSULA VON DER LEYEN DONALD TRUMP ELON MUSK elon musk donald trump donald trump foto lapresse34donald trump foto lapresse20

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)