luigi de magistris san gennaro

DE MAGISTRIS CERCA LAVORO: VUOLE CANDIDARSI GOVERNATORE IN CALABRIA! - IL SINDACO DI NAPOLI SPERA DI RICICLARSI E LO SLITTAMENTO DELLE ELEZIONI ALL’11 APRILE POTREBBE FAVORIRLO. LUI VAGHEGGIA DI AVERE ATTORNO LO STESSO CLIMA DEL 2011, QUANDO CORSE PER DIVENTARE PRIMO CITTADINO, MA GLI ESPONENTI LOCALI DEL PD NON LO VOGLIONO E SCRIVONO UNA LETTERA A ZINGARETTI...

 

 

Luigi Roano per www.ilmattino.it

 

DE MAGISTRIS ALLE URNE

Slitta all'11 aprile la data delle elezioni regionali in Calabria e in chiave candidatura del sindaco Luigi de Magistris potrebbe essere un incentivo ulteriore alla discesa in campo dell'ex pm. Da oggi inizia il conto alla rovescia per il sindaco chiamato prendere una decisione nelle prossime 3 o 4 settimane sulla questione calabrese.

 

Perché una cosa è certa: dopo il faccia a faccia a casa dei pentastellati di sabato quella che era una suggestione è diventata un pensiero fisso sia del sindaco stesso che tra grillini e movimenti. Intorno a de Magistris si sta creando lo stesso clima del 2011 quando decise di candidarsi a sindaco di Napoli.

DE MAGISTRIS

 

Anche politicamente perché la rottura con il Pd è sostanzialmente insanabile - ieri c'è stata una lettera aperta di una decina di rappresentanti calabresi democratici contro la sua candidatura e anche di un parlamentare di Leu - così come il dialogo con il M5S invece è aperto. Nella sostanza si spacca l'alleanza di Governo in Calabria e si spacca sull'ex pm, altra analogia con Napoli.

luigi de magistris

 

Prima di approfondire lo scontro politico giusto ritornare sulla questione delle date: «D'intesa con il presidente della Corte di appello di Catanzaro, e dopo aver sentito il presidente del Consiglio regionale, gli esponenti nazionali e locali delle varie forze politiche e gli assessori della Giunta regionale, assumo la decisione di rinviare al prossimo 11 aprile le consultazioni per l'elezione del presidente della Regione e dei consiglieri regionali della Calabria» l'annuncio è del presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, in quota Lega.

NINO SPIRLI

 

Sono una decina gli esponenti del Pd che hanno scritto questa lettera aperta contro la candidatura di de Magistris, missiva spedita anche al segretario nazionale Nicola Zingaretti: «Caro segretario - si legge - circola voce in Calabria che uno dei candidati alla presidenza della Regione potrebbe essere Luigi de Magistris, l'attuale sindaco di Napoli.

DE MAGISTRIS E DE LUCA

 

Vogliamo dirti con sincerità che, chiunque sia il suo sponsor, noi non potremmo accettare questa vera e propria offesa alla libertà e all'autonomia dei calabresi». I piddini mettono nel mirino lo stesso Zingaretti: «Una tale scelta cadrebbe sui calabresi ad appena un anno da quell'altra sciagurata, attuata nella persona di Filippo Callipo.

 

luigi de magistris come genny in gomorra

Il quale, dopo essersi candidato nel 2010 contro il centrosinistra, causandone la sconfitta e dopo essersi, cinque anni dopo, impegnato teatralmente a favore della candidata del centrodestra e contro il nostro candidato Mario Oliverio, è stato pregato di candidarsi, ad onta dell'anagrafe, come elemento di novità e di grande rinnovamento, più che dal centrosinistra, dal Pd da te guidato».

 

Da Napoli invece c'è chi, come la presidente di Napoli 99 Mirella Barracco, attacca: «L'ex pm rovinerebbe anche la Calabria». Spaccatura con il M5S e anche all'interno dei dem stessi, vedremo come andrà a finire. Contro de Magistris si schiera anche il deputato di Leu Nico Stumpo: «De Magistris è il sindaco di Napoli, deve pensare a svolgere questo ruolo nel migliore dei modi fino all'ultimo giorno.

PIPPO CALLIPO

 

Sono abituato a pensare che le candidature per le amministrazioni locali debbano essere decise dai gruppi dirigenti locali, quindi l'uscita di de Magistris mi è sembrata un po' improvvida». Quelli di Leu nella sostanza chiedono chiarezza perché il tavolo del centrosinistra allargato al M5S sta valutando la candidatura del geologo Carlo Tansi con il movimento civico Tesoro Calabria.

 

luigi de magistris fa il rapper

Tansi già si candidò a gennaio da solo contro il M5s e il centrosinistra di Callipo. Di qui i dubbi sulla sua ricandidatura e l'entusiasmo grillino per l'ex pm. Politicamente, quindi, l'alleanza di Governo si divide con il M5S da un lato e tutti gli altri dall'altro. Una situazione che l'ex pm conosce bene e non sembra toccarlo più di tanto.

DE MAGISTRIS CON LE BARCHE PRO MIGRANTI

 

Gli arancioni calabresi - con i quali è in contatto costante - gli fanno invece notare come «dal basso, dalla gente comune e da ogni strato della società siano in tanti a chiederne la discesa in campo». Tant'è de Magistris a questi suoi amici calabresi avrebbe confidato che la situazione politica lo stuzzica tanto al punto che starebbe già immaginando i nomi da mettere nelle liste.

 

Ultimi Dagoreport

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CALENDA...

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?