alessandro giuli guido crosetto evelina christillin andrea delmastro mueso egizio

DELMASTRO, UN ALTRO DISASTRO – DIETRO LO SCONTRO TRA ALESSANDRO GIULI E GUIDO CROSETTO SUL MUSEO EGIZIO DI TORINO C'È LO ZAMPINO DEL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA: IL MINISTRO DELLA CULTURA SI È CONFRONTATO CON DELMASTRO PRIMA DI RICONFERMARE LA PRESIDENTE USCENTE, EVELINA CHRISTILLIN. QUESTO HA SCATENATO LE IRE DEL RESPONSABILE DELLA DIFESA, CHE SI CONSIDERA IL PUNTO DI RIFERIMENTO DI FDI IN PIEMONTE E VOLEVA AVERE L'ULTIMA PAROLA – DOPO MESSAGGI E UNA TELEFONATA DI FUOCO TRA I DUE MINISTRI, ARIANNA MELONI HA TENTATO DI MEDIARE, MA IL GELO RIMANE – ALL’ULTIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI, GIULI E CROSETTO NON SI SONO GUARDATI (MANCA SOLO IL VAFFA)

Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”

 

ALESSANDRO GIULI - FOTO LAPRESSE

Non bastavano gli scontri sulla manovra fra Lega e Forza Italia. Ora pure i ministri di Fratelli d’Italia, complice lo zampino del sottosegretario Andrea Delmastro, si mettono a litigare fra loro. E, ancora una volta, per una questione di poltrone. Una in particolare, quella al vertice del museo Egizio di Torino, che la settimana scorsa il titolare della Cultura Alessandro Giuli — sempre più sganciato da logiche di fedeltà — ha lasciato in dote per altri quattro anni alla presidente uscente Evelina Christillin.

 

Scatenando l’ira del collega Guido Crosetto, offeso per non essere stato consultato su una nomina che, da piemontese e cofondatore di FdI, riteneva gli spettasse di diritto. Tanto più alla luce del malumore che la conferma della manager d’area progressista avrebbe suscitato fra i meloniani.

 

guido crosetto informativa in senato foto lapresse 2

Tutto inizia i primi giorni di novembre quando Delmastro, già sotto processo per rivelazione di segreto d’ufficio e al centro del giallo sullo sparo di Capodanno, chiama Giuli al ministero per segnalargli che all’Egizio si stanno avvicinando alcune scadenze importanti. «Vogliamo parlarne?», domanda.

 

Al che il ministro della Cultura, arrivato in corsa al Collegio romano e alle prese con dossier ben più scottanti, chiede all’interlocutore (natio di Gattinara, uomo forte di FdI in Piemonte) se c’è qualche motivo per non rinnovare Christillin, destinata a fare le valigie a fine mese. Delmastro replica che su di lei non ci sono veti, l’essenziale è allontanare — quando a giugno terminerà il suo mandato — il direttore del museo Christian Greco, che col partito di maggioranza e con la premier ha un lungo contenzioso.

ANDREA DELMASTRO

 

[...] alla vigilia della celebrazione per il bicentenario dell’Egizio alla presenza del capo dello Stato, firma il decreto per trattenere l’attuale presidente.

 

A favore della quale, peraltro, si era mobilitata una cordata trasversale: il governatore Alberto Cirio, il sindaco Stefano Lo Russo, i soci fondatori del museo, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione Crt, tutti d’accordo per farla restare almeno un altro anno. Apriti cielo. Giuli, atterrato all’aeroporto di Caselle il 20 mattina, viene investito da una tempesta di sms. A scrivergli, in toni ultimativi e pure piuttosto minacciosi, è Crosetto.

 

Che gli contesta di aver deciso la nomina in splendida solitudine, senza neppure sentire il partito, anzi contro la sua volontà. Giuli non la prende bene, gli risponde a tono, parla di «pesantissima ingerenza», replicando di aver concordato tutto con Delmastro. Il carico da 90 per il ministro della Difesa, che col sottosegretario alla Giustizia non ha buoni rapporti, anche per ragioni territoriali.

evelina christillin 2

Volano parole grosse, culminate in una telefonata di fuoco, peraltro in un giorno particolarmente complesso per l’inquilino di Palazzo Baracchini, impegnato a gestire l’attacco alla base italiana di Unifil.

 

Il responsabile della Cultura è furibondo. Poiché la presidente del Consiglio è in missione in Brasile, si decide di informare Arianna Meloni: è lei ormai a tenere le redini di FdI. Lei a informare la sorella alle prese con il G20. La quale nella notte invierà una serie di whatsapp a Giuli per provare a spegnere l’incendio. Ma lo strappo è forte.

 

giuli arianna meloni

Con Crosetto non parlerà più, in Cdm neanche si guardano. Persino la riconciliazione tentata ieri da Palazzo Chigi si rivela un mezzo fallimento: «A breve uscirà una nota congiunta che pace è fatta», l’annuncio. A sera, però, il comunicato firmato da entrambi è gelido: «Ogni ricostruzione giornalistica su una presunta lite è destituita di ogni fondamento». […]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Articoli correlati

SONO VOLATI INSULTI E URLA TRA ALESSANDRO GIULI E GUIDO CROSETTO. IL MOTIVO? IL CASO MUSEO EGIZIO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ALESSANDRO GIULI - FOTO LAPRESSE. GUIDO CROSETTO - GIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)