(DON) SEPPIA AL FRESCO - CONDANNATO A 9 ANNI E MEZZO L’EX PARROCO DI SESTRI PONENTE PER VIOLENZA SESSUALE SU MINORE, TENTATA INDUZIONE ALLA PROSTITUZIONE E CESSIONE DI DROGA - “CHIEDO SCUSA, HO SBAGLIATO” - UNA VITA TRA COCA, RAGAZZINI, SMS PORNO, BESTEMMIE E ORGE. FU SOSPESO IL GIORNO DOPO L’ARRESTO, IL CARDINALE BAGNASCO (CAPO DELLA CEI E ARCIVESCOVO DI GENOVA) DISSE MESSA AL SUO POSTO: “UN FULMINE A CIEL SERENO”…

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1 - PEDOFILIA: 9 ANNI E MEZZO PER DON SEPPIA A GENOVA
(ANSA) - E' stato condannato a 9 anni, 6 mesi e 20 giorni, e al pagamento di 28 mila euro don Riccardo Seppia, l'ex parroco di Sestri Ponente in carcere da un anno per pedofilia. Il gup Roberta Bossi lo ha condannato per violenza sessuale su minore e tentata induzione alla prostituzione minorile. Il pm aveva chiesto 11 anni e 8 mesi.

DON SEPPIADON SEPPIA

Il legale di don Seppia, Paolo Bonanni, aveva chiesto per il suo assistito l'assoluzione da tutti i capi di imputazione, tranne che per la cessione di droga. L'ex parroco della chiesa dello Spirito Santo di Sestri Ponente è stato assolto soltanto dall'accusa di detenzione di materiale pornografico. Prima del dispositivo della sentenza don Seppia ha chiesto e ottenuto di poter leggere un messaggio con il quale ha chiesto scusa per il suo comportamento.

2 - PEDOFILIA: DON SEPPIA, 'CHIEDO SCUSA, HO SBAGLIATO'
(ANSA) - "Chiedo scusa per il mio comportamento morale perché ho commesso degli sbagli. Ho sbagliato a comportarmi in quel modo": con queste parole, lette prima della lettura del dispositivo della sentenza, don Riccardo Seppia ha chiesto scusa pubblicamente. Il sacerdote è stato condannato a 4 anni, 2 mesi e 20 giorni per violenza sessuale e per tentata induzione alla prostituzione minorile, a 4 anni e 8 mesi per offerte plurime droga, e a 8 mesi per cessione di cocaina. Le motivazioni verranno depositate fra 90 giorni.

"Ricorreremo sicuramente in appello - ha detto il difensore di don Seppia, l'avvocato Paolo Bonanni - siamo convinti che la pena possa scendere ulteriormente". Il legale si è detto soddisfatto "dell'inquadramento giuridico favorevole al mio assistito. Ma -ha aggiunto- riteniamo che possa essere condannato ad una pena inferiore". Il pubblico ministero Stefano Puppo non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

Don SeppiaDon Seppia

3 - INDAGINE PARTI' DA INTERCETTAZIONE PARROCO IN INCHIESTA MILANO SU DROGHE IN PALESTRA
(Adnkronos) - Era stata un'inchiesta della procura di Milano sull'uso di dopanti e droghe in palestre e discoteche del capoluogo lombardo a portare in carcere, il 13 maggio 2011, don Riccardo Seppia, il parroco genovese condannato oggi a nove anni e sei mesi per violenza sessuale su minore e cessione di droga. I carabinieri del Nas controllando le intercettazioni si erano imbattuti nel sacerdote e ne era nato un nuovo filone d'indagine. La prima ordinanza che aveva mandato in carcere il parroco per violenza sessuale su minore e cessione di stupefacente era stata emessa del gip di Milano Maria Vicidomini.

Pochi giorni dopo, con il passaggio dell'inchiesta a Genova, era seguita l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip genovese Annalisa Giacalone per tentata violenza sessuale, cessione di stupefacente, induzione alla prostituzione minorile e detenzione di materiale pedopornografico, accusa, quest'ultima per la quale il gup oggi lo ha pero' assolto. A mettere nei guai don Seppia erano state le sue relazioni con pusher del capoluogo lombardo, dove frequentava luoghi di appuntamenti gay, come la discoteca Illumined.

Don Seppia e BagnascoDon Seppia e Bagnasco

4 - INVIAVA MESSAGGI A PIU' SOGGETTI IN COMPLETO STATO DI ECCITAZIONE DERIVANTE DALL'ASSUNZIONE DI STUPEFACENTI
Adnkronos - Insieme alle richieste di droga gli investigatori avevano captato dichiarazioni che riguardavano i minori. In una conversazione don Seppia riferiva all'amico Emanuele Alfano, ex seminarista, anche lui indagato e in carcere, di avere baciato un chierichetto sedicenne. Il ragazzo aveva poi smentito che il bacio fosse avvenuto, Per quanto riguarda il chierichetto, risulta che don Seppia gli abbia telefonato piu' volte e lo abbia raggiunto con messaggi, invitandolo a venire in parrocchia invece che ad andare a scuola. Si parla anche di ''pacche sul sedere'', ''carezza a una gamba'', ''abbracci''.

I messaggi, diretti a maggiorenni, e conditi di bestemmie, sono impressionanti: tra i piu' soft, quelli in cui si dice di volere ''avere dei ragazzini'', e poi, ''organizziamo orgia da me?'', ''conosci ragazzini''? ''ho voglia di porcate estreme'', ''hai trovato bambino''?. Secondo il legale di don Seppia, l'avvocato Paolo Bonanni spesso il parroco inviava messaggi a piu' soggetti in completo stato di eccitazione derivante dall'assunzione di stupefacenti, senza probabilmente rendersi conto di cio' che stesse scrivendo o facendo. Il sacerdote, in preda all'eccitazione sessuale e per il consumo di sostanze, iniziava a inviare messaggi e ad effettuare telefonate dal contenuto pornografico e blasfemo.

DON RICCARDO SEPPIADON RICCARDO SEPPIA

5 - SOSPESO IL GIORNO DOPO L'ARRESTO, CARD. BAGNASCO DISSE MESSA AL SUO POSTO
(Adnkronos) - La vicenda di don Seppia ha segnato una svolta nel modo in cui la Chiesa affronta scandali come questi. Accusata in passato di scarsa trasparenza e di riluttanza ad ammettere i fatti, la gerarchia ecclesiastica in questa occasione stata fulminea. Il sacerdote e' finito in carcere il 13 maggio, un venerdi'. La notizia e' stata appresa sabato. Il giorno stesso l'arcivescovo di Genova (e presidente della Cei), cardinale Angelo Bagnasco, ha sospeso il parroco ed e' andato nella sua chiesa, quella dello Spirito Santo, in via Calda, a Genova - Sestri Ponente, a celebrare la messa al suo posto.

Nell'omelia, dicendo che la notizia era stata ''un fulmine a ciel sereno'' e di essere venuto ''a condividere lo sgomento e il dolore del cuore, insieme alla vergogna e alla totale disapprovazione se le gravi accuse risultassero confermate'' il cardinale aveva espresso ''sconcerto e dolore per la gravita' dell'accaduto'', ''piena fiducia nell'operato della magistratura, fraterna vicinanza alle eventuali vittime e ai familiari, rinnovata solidarieta' alla Comunita' cristiana cosi' dolorosamente provata.''

 

 

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