draghi conte gabrielli belloni vecchione

DOPO ARCURI, DRAGHI CANCELLA L’ULTIMO RESIDUATO DEL CONTISMO MILITANTE: GENNARO VECCHIONE - USCENDO DA PALAZZO CHIGI, CONTE AVEVA TROVATO UN ACCORDO CON DRAGHI: MANDARE A BRUXELLES IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO BENASSI (FATTO) E MANTENERE FINO A SCADENZA, DICEMBRE 2021, A CAPO DEL DIS, VECCHIONE. MA LE COSE SONO PRECIPITATE CON L’AUMENTO DEGLI SBARCHI DALLA LIBIA. NELLE RIUNIONI DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA, ANZICHÉ FAR PARLARE CHI SE NE INTENDE, IL CAPO DELL’AISE CARAVELLI, VECCHIONE SI PAVONEGGIAVA. QUANDO DRAGHI S'E' ACCORTO DELL'INADEGUATEZZA DI VECCHIONE, HA SFANCULATO L’ACCORDO CON CONTE CHE, A QUANTO PARE, ORA E' PIÙ AVVELENATO DI UNA BISCIA...

1 - DAGOREPORT

mario draghi giuseppe conte

Dopo Arcuri, Draghi cancella l’ultimo residuato del contismo militante: gennarino vecchione - conte aveva trovato, al momento dell’uscita da palazzo Chigi, un sorta di accordo con Draghi: mandare a Bruxelles il suo consigliere diplomatico Benassi (fatto) e mantenere fino alla scadenza, dicembre prossimo, a capo del Dis, il finanziere Vecchione. Ma le cose sono precipitate negli ultimi giorni con l’accentuarsi degli sbarchi di migranti dalla Libia. E nelle riunioni del Consiglio di Sicurezza, anziché lasciar parlare chi se ne intendo, il capo dell’Aise generale Caravelli, si pavoneggiava Vecchione. Quando Draghi ha potuto constare de visu la inadeguatezza di Vecchione (non solo sulla Libia), ha perso le staffe e ha sfanculato l’accordo con Conte di tenerlo fino a dicembre. Si sussurra che la Pochette con le unghie sia più incazzato di una biscia.

GIUSEPPE CONTE E MARIO DRAGHI

 

2 - LA MATTANZA DEI “CONTIANI”: DRAGHI CACCIA ANCHE VECCHIONE

Simone Canettieri e Valerio Valentini per www.ilfoglio.it

 

Il cambio di scenario, pare, s’è imposto col precipitare degli eventi in Libia e nel Mediterraneo. E’ stato a quel punto che Mario Draghi, d’intesa col sottosegretario Franco Gabrielli, ha scelto un altro spartito. Perché che l’archiviazione della stagione dei veleni di Giuseppe Conte a Piazza Dante non potesse passare che da una rimozione dell’uomo che più di tutti aveva incarnato quella fase, il Gennaro Vecchione amicissimo di “Giuseppi”, era previsto.

 

franco gabrielli foto di bacco

Ma che toccasse a Elisabetta Belloni rimpiazzarlo alla guida del Dis, è diventato chiaro solo questa mattina. Sembrava tutto pronto per la promozione di Mario Parente, attuale capo dell’Aisi il cui mandato sarebbe scaduto a metà giugno. “E a quel punto toccherà a lui sostituire Vecchione”, si vociferava in Transatlantico, dove il legame di amicizia che Gabrielli vanta da anni col generale dei Carabinieri, come chi sa chi li ha visti condividere la pizza di Salvatore Di Matteo, a due passi del Palazzaccio, era ben noto.

elisabetta belloni foto di bacco (3)

 

E invece alla fine il piano è cambiato, forse anche per evitare che lo smacco a Vecchione, con la sua abdicazione forzata a favore di un suo rinomato rivale, apparisse troppo sfacciato. E a Parente si è però concesso un altro anno al vertice dell’intelligence interna.

 

A guidare il Dis, il dipartimento che coordina l’operato di Aisi e Aise, è arrivata così la Belloni. Stimatissima e trasversale diplomatica, apprezzata dal Pd come da Forza Italia, dove gode della benevolenza di quel Gianni Letta che non più tardi di cinque giorni fa ci ha tenuto a consegnarle il premio alla carriera della Fondazione Guido Carli, di cui è presidente. E sembrava, anche quello, l’indizio di un avvicinamento al ritiro dalle scene della sessantaduenne romana.

 

conte vecchione

E invece era forse l’ennesima benedizione per lei, che dalla tolda di comando della Farnesina, ha saputo collaborare con governi di ogni colore: da Frattini a Gentiloni, da Alfano a Moavero Milanesi, fino a quel Luigi Di Maio a cui ha saputo dispensare consigli preziosi dopo gli scivoloni sui gilet gialli e le pulsioni antieuropee. Al neo ministro grillino seppe infatti suggerire, come capo di gabinetto, Ettore Sequi, che della Belloni è amico di lunga data e che ora, non a caso, prenderà il suo posto come segretario generale.

 

mario parente

Tirata in ballo in quasi ogni totorimpasto, nella frenesia dei pronostici per la formazione di ogni nuovo governo, sembrava destinata a diventare ministro anche con Draghi. Ha sempre preferito evitare la ribalta, e costruirsi relazioni e fama di affidabilità. Certo gli arcana imperii dell’intelligence non sono affatto alieni a una che, da capo dell’unità di crisi della Farnesina, dopo la burrasca del 2001 s’è trovata a sovrintendere, d’intesa coi servizi di sicurezza esterni, a tutte le più controverse faccende che hanno riguardato cittadini italiani rapiti all’estero.

 

william barr

Sarà la prima donna alla guida dei servizi, come fu la prima donna ammessa al liceo Massimiliano Massimo, era il 1972, lo stesso in cui hanno studiato Draghi e Gianni De Gennaro, che il Dis lo ha guidato nel 2008. In linea del resto con quel che accade negli Usa, dove Joe Biden ha voluto Avril Haines a comandare l’intelligence. E di certo le sintonie con Washington non si riducono alla mera questione di genere, se è vero che l’archiviazione dell’epoca Conte-Vecchione coincide anche con l’obliterazione del filotrumpismo nostrano (do you remember William Barr?), e che la Belloni vanta coi diplomatici di Via Veneto una confidenza non comune, ribadita anche nel recente caso della spia russa Walter Biot.

 

giuseppe conte gennaro vecchione

Profonda conoscitrice dello scenario del Mediterraneo, quello che s’è andato compromettendo in modo allarmante nelle ultime settimane, dovrà occuparsi senz’altro del dossier libico, che nei prossimi mesi sarà sempre più decisivo. La sua nomina, oltre a ribadire l’imprescindibilità dell’asse atlantico dei nostri servizi, servirà anche a riportare stabilità nel comparto. Dovrà infatti subito trovarsi un vice, per il posto lasciato sguarnito da Carmine Masiello; e in autunno, certo d’intesa con Gabrielli, dovrà rinnovare nel complesso i vertici del Dis, da cui dovrebbe andarsene Roberto Baldoni, in predicato di assumere la guida del settore della cybersicurezza.

luigi di maio elisabetta bellonielisabetta belloni

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…