trump bolsonaro

FELUCHE DI FAMIGLIA - IL ‘PATTO’ BOLSONARO-TRUMP: I DUE MEDITANO UN CLAMOROSO SCAMBIO DI FIGLI PER IL RUOLO DI AMBASCIATORE - IL FIGLIO DEL PRESIDENTE BRASILIANO EDUARDO VUOLE GUIDARE LA DIPLOMAZIA NEGLI USA. ERIC, FRATELLO DI IVANKA, IN BRASILE? CURIOSAMENTE, A INCONTRARE PIÙ OSTACOLI POTREBBE ESSERE LA PRIMA DELLE DUE DECISIONI. PERCHÉ MENTRE NEGLI STATI UNITI È CONSUETUDINE NOMINARE DIPLOMATICI NON DI CARRIERA ANCHE IN CARICHE ELEVATE, IN BRASILE..

Rocco Cotroneo per il Corriere della Sera

jair e eduardo bolsonaro

 

«Ho già arrostito hamburger nel Maine e studiato inglese in Colorado, entrambi posti assai freddi. Sono pronto!» Quindi se papà davvero insiste - e il polverone sollevato dalla notizia lo permetterà - Eduardo Bolsonaro, 35 anni compiuti due giorni fa, terzogenito del presidente, sarà il prossimo ambasciatore del Brasile negli Stati Uniti.

 

Donald Trump e i suoi familiari ne sarebbero felicissimi, assicura il genitore, «Eduardo parla inglese e spagnolo, è amico della famiglia e conosce il mondo». E c' è di più: il giornale di Rio O Globo rivela che i due presidenti meditano un clamoroso scambio di figli. A Brasilia alla guida della rappresentanza Usa andrebbe in seguito Eric Trump, anche lui per casualità 35 anni, fratello della più nota Ivanka.

 

Curiosamente, a incontrare più ostacoli potrebbe essere la prima delle due decisioni. Perché mentre negli Stati Uniti è consuetudine nominare diplomatici non di carriera anche in cariche elevate, in Brasile l' eccezione esiste, ma è rara.

 

jair e eduardo bolsonaro

A Brasilia, poi, l' indicazione del presidente deve passare l' approvazione del Senato, niente affatto scontata. Infine, secondo alcuni giuristi, la nomina di un ambasciatore cadrebbe sotto i dettami di una legge antinepotismo piuttosto rigida in Brasile, dove la distribuzione di cariche e stipendi pubblici a parenti è uno sport nazionale. In un duro editoriale, la Folha de São Paulo scrive che «nessuna democrazia userebbe la sua importante carica all' estero come una poltrona ereditaria.

 

Chi adotta questa pratica in pieno secolo 21esimo è l' Arabia Saudita». A difendere l' idea, tra osservatori vicini al governo, si afferma invece che non esiste nome migliore del figlio del presidente per stringere ancora di più il rapporto privilegiato con gli Stati Uniti. Il Brasile di Bolsonaro deve cavalcare l' affinità con il trumpismo per contare qualcosa nel mondo.

 

I media riportano che negli ambienti diplomatici l' annuncio del figlio ambasciatore è stato ricevuto con sconforto.

jair e eduardo bolsonaro trump

 

Tra tutte le sterzate inferte dal presidente di estrema destra al Brasile, quelle sulla politica estera sono tra le più polemiche. Di tradizione multilateralista e assai cauta, qualunque sia il governo in carica, la diplomazia brasiliana è ora in mano a una coppia «rivoluzionaria»: il legittimo titolare, il ministro Ernesto Araujo e appunto Eduardo Bolsonaro, ufficialmente solo deputato federale, ma consigliere ombra del padre. I due sono entrambi allievi del filosofo fondamentalista Olavo de Carvalho, che vive negli Stati Uniti, il quale ritiene che il mondo sia ostaggio del marxismo culturale alleato con l' islamismo. Da quando Bolsonaro è al potere, il Brasile ha rapporti quasi esclusivi con gli Usa, Israele e i Paesi europei retti da sovranisti (Polonia, Ungheria e Italia).

 

L' invadenza dei figli di Bolsonaro nella stanze del potere è una preoccupazione ricorrente in Brasile, sin dalla campagna elettorale, e supera i confini della politica estera.

jair e eduardo bolsonaro trump

 

Soprannominati 01, 02 e 03 in ordine anagrafico, il primo e il terzo sono parlamentari, eletti con altissimi consensi, Flavio al Senato e Eduardo alla Camera, ma in pratica vivono nel palazzo presidenziale a stretto contatto con il padre. Idem per il secondogenito, Carlos, che ha in mano i social network del presidente e del governo, e grandi meriti nella vittoria del padre grazie alla diffusione di fake news (una indagine dell' authority elettorale è ancora in corso).

 

eric trump

Tranne rare eccezioni, i tre figli hanno le mani libere per poter dire ciò che vogliono su qualunque tema, di solito su Twitter, e sono responsabili per nomine di alto livello e soprattutto per alcune clamorose cacciate dall' esecutivo. In generale, il padre li usa per le sue crociate conservatrici (possesso di armi, educazione e religione) o per mettere in riga i militari, ai quali ha distribuito una valanga di cariche. Il più defilato al momento è il primogenito Flavio, sotto inchiesta a Rio per uno scandalo e sospettato di legami con le milizie, i gruppi paramilitari che contendono il potere al narcotraffico nelle favelas.

ERIC TRUMPeric trump fotografa il suo votoeric trump e la mcdougal

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."