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FERMARE LA CINA, ABBANDONARE L’EUROPA – IL NUOVO PATTO STRATEGICO FRA STATI UNITI, GRAN BRETAGNA E AUSTRALIA, FOCALIZZATO SULL'OCEANO PACIFICO, E' RIVOLTO AL DISSUADERE LA CINA DAL PRENDERSI, DOPO HONG KONG, ANCHE TAIWAN – COME? DOTANDO L'AUSTRALIA DI SOTTOMARINI A PROPULSIONE NUCLEARE - L'UE È FURIOSA, PERCHÉ È STATA TAGLIATA FUORI DAL PROGETTO. LA FRANCIA, CHE HA VISTO SFUMARE UN AFFARE DA 66 MILIARDI $, È ARRIVATA A DIRE CHE BIDEN È PEGGIO DI TRUMP

I PICCINI ALL'ANGOLO

Mattia Feltri per "la Stampa"

 

Aukus - Biden Boris

Sono sempre stato un appassionato di cartine geografiche e da tempo mi riprometto di acquistare un planisfero pacificocentrico, ovvero una mappa del mondo in cui al centro non c'è l'Europa ma l'oceano Pacifico, a destra l'America, a sinistra l'Australia, la Cina, l'India, e l'Europa è lassù, nell'angolo di sinistra, piccola piccola. 

 

Aukus

Dovrò affrettarmi perché sì, il green pass, i no vax, ma la notizia del giorno mi sembra la stipula di Aukus, un patto per la sicurezza fra Stati Uniti, Gran Bretagna e Australia. Per capire la portata: gli Stati Uniti doteranno l'Australia di sottomarini a propulsione nucleare, cioè condivideranno tecnologie belliche avanzate. 

 

La Cina l'ha presa malissimo perché sa di che si tratta: gli americani cercano alleati e presenza militare nel fuoco del mondo, dove la Cina spadroneggia, dove si produce il 60 per cento del pil globale e due terzi della crescita, e dove con il Quad - un'intesa commerciale fra Usa, Australia, India e Giappone in alternativa alla Via della Seta - la partita è già cominciata. 

Aukus

 

Vogliamo portare libertà nell'Indo-pacifico, ha detto Biden. Sta mettendo a soqquadro il mondo, rispondono da Pechino. Ah, dimenticavo. Pure l'Ue è furiosa, perché è stata tagliata fuori dal progetto: nessuno s' è curato di metterla a parte né dei presupposti né degli sviluppi. 

 

La Francia è arrivata a dire che Biden è peggio di Trump, in ogni caso l'Ue ha deciso di discuterne in una riunione dei ministri degli esteri. Domani? Dopodomani? No, il 18 ottobre. Guardatela dalla prospettiva giusta, compratevi un planisfero pacificocentrico: noi siamo lassù, nell'angoletto, piccoli piccoli.

 

SOTTOMARINI NUCLEARI USA PER ARMARE L'AUSTRALIA - PECHINO: "PACE A RISCHIO"

Aukus

Federico Rampini per "la Repubblica"

 

L'Occidente serra i ranghi nell'Indo-Pacifico e si prepara ad affrontare la sfida cinese anche in chiave militare. O almeno una parte dell'Occidente, anglofona e filo-americana. È il forte messaggio strategico lanciato dall'annuncio che l'America di Joe Biden, d'intesa con il Regno Unito di Boris Johnson, assisterà l'Australia perché si doti di sottomarini a propulsione nucleare. 

 

Aukus

I sub con motore nucleare (ma non per questo dotati di armi atomiche) hanno l'autonomia e le caratteristiche tecnologiche per operazioni su lunghe distanze. La prima che viene in mente in quell'area, potrebbe essere un intervento in difesa di Taiwan qualora l'isola venisse attaccata dalle forze armate di Pechino. 

 

TAIWAN 2

La Cina ha reagito parlando di «mentalità da Guerra fredda» e «scelta irresponsabile» che «mette a rischio la pace» e «gli sforzi contro la proliferazione». Stati Uniti, Regno Unito e Australia rinsaldano così un'alleanza storica già forte in molti campi, inclusa la stretta cooperazione tra intelligence. Ma l'annuncio sui sottomarini nucleari è un salto di qualità che segnala una novità sostanziale. 

 

Aukus

Fino a un'epoca recente l'Australia si era illusa di poter convivere con le due superpotenze restando nell'alveo geopolitico degli Stati Uniti ma lasciandosi attirare dagli sbocchi del mercato cinese. Se oggi il premier australiano parla di «alleanza eterna con gli Stati Uniti», è perché prende atto che la compenetrazione economica con la Cina è fallita. L'ha silurata Xi Jinping con una serie di sanzioni economiche a sfondo politico. Il Regno Unito di Johnson conferma e rilancia la sua "relazione speciale" con Washington inviando addirittura una flotta militare a spalleggiare gli americani nell'Indo-Pacifico. 

 

Aukus

Quanto all'America di Biden, l'annuncio sui sub nucleari è la seconda mossa che confuta la narrazione dell'isolazionismo dopo il ritiro da Kabul. Biden non vuole ripiegarsi, vuole concentrare le forze Usa sull'unica minaccia reale del futuro. Pochi giorni fa la politica estera americana era ripartita dal "Quad", il quadrilatero delle democrazie dell'Indo-Pacifico.

 

A poca distanza dall'abbandono di Kabul, il presidente Usa ha organizzato un vertice in questo formato: riunendo Giappone, Australia e India, cioè i tasselli più importanti di un "cordone di contenimento" dell'espansione cinese nell'area del mondo che abbraccia l'Oceano Indiano, il Mar della Cina, e il Pacifico occidentale. 

ACCORDO AUKUS

 

È la risposta di Biden a chi descrive un'America in ritirata dal mondo intero, incapace di cementare gli alleati dopo aver mollato gli afghani. Il Quad è un formato geopolitico che indica le nuove priorità dell'America, e conferma la razionalità strategica che ha portato a concludere la guerra dei vent' anni. Il Quad ha una storia ancora breve rispetto ad altri "formati" come il G7 o il G20. 

 

xi jinping taiwan

Non è un'alleanza organica, tantomeno militare, come la Nato. Ma riunisce la più grande nazione asiatica, il gigante indiano le cui dimensioni demografiche hanno già raggiunto quelle cinesi, e la cui posizione geopolitica è segnata da un antagonismo strutturale verso Pechino. Il Giappone è la più antica liberaldemocrazia asiatica, ospita importanti basi militari americane; è anche l'unico esempio di "nation-building" coronato dal successo in Estremo Oriente dopo un'occupazione militare americana. 

AUKUS E I SOMMERGIBILI NUCLEARI

 

L'Australia è membro del club delle anglo-democrazie unite da robusti legami di alleanza militare con gli Stati Uniti. Tutti questi paesi hanno "assaggiato" l'espansionismo cinese nelle sue forme più brutali, in tempi recenti. L'India ha perso una ventina di soldati durante scontri con truppe cinesi lungo una frontiera contesa. Il Giappone ha visto Pechino risolvere con atti di forza unilaterali alcune contese territoriali su isole dalla sovranità controversa. 

 

ACCORDO AUKUS

L'Australia è la vittima per eccellenza della nuova diplomazia cinese che usa l'economia come un'arma: poiché il governo di Canberra ha detto cose sgradite a Pechino (per esempio chiedendo un'indagine sulle vere origini del Covid), sono piovute sanzioni pesantissime sulle esportazioni australiane in Cina. Dal vino ai minerali, l'Australia ha subito un tracollo dell'export su quello che era diventato il suo principale mercato di sbocco.

 

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