matteo salvini nigel farage

FERMI TUTTI: SALVINI SCARICA I MODERATI ALLA GIORGETTI E TORNA ANTI-EUROPA - ''FACCIAMO COME GLI INGLESI. SE LE REGOLE NON CAMBIANO, L'EUROPA NON HA PIÙ SENSO DI ESISTERE. INUTILE STARE IN UNA GABBIA DOVE TI IMPEDISCONO DI FARE IL PESCATORE, IL MEDICO E IL RICERCATORE'' - IL FRONTE DEI ''MODERATI'' LEGHISTI, DALLA BONGIORNO A GARAVAGLIA, RIUSCIRÀ A DE-BORGHIZZARE LA LEGA? PARE DI NO…

1. SALVINI, CONTROSVOLTA SULL’EUROPA: «FACCIAMO COME GLI INGLESI, SE LE REGOLE NON CAMBIANO»

Marco Cremonesi per www.corriere.it

 

La controsvolta. Matteo Salvini ha preso la parola stamattina con un Facebook live. Per dire che «o l’Europa cambia o non ha più senso di esistere». E ancora: «O si sta dentro cambiando le regole di questa Europa oppure, come mi ha detto un pescatore di Bagnara Calabra, ragazzi, facciamo gli inglesi. O le regole cambiano o è inutile stare in una gabbia dove ti impediscono di fare il pescatore, il medico e il ricercatore».

 

Toni e accenti in fondo tutt’altro che nuovi nella Lega e anche da parte di Salvini stesso. Peccato soltanto che la settimana era cominciata con un’assai pubblicizzata conferenza alla Stampa estera, convocata proprio per riposizionare il partito rispetto ad alcuni temi, primo tra tutti l’Unione: «La nostra priorità non è uscire da qualcosa, ma la crescita economica». Data, 13 febbraio.

STRACHE SALVINI LE PEN

 

Il giorno dopo, con un’intervista al Corriere, un Giancarlo Giorgetti fresco di nomina a responsabile Esteri del partito era stato ancora più chiaro: «Noi non vogliamo uscire». Un giorno, ancora, il 15 febbraio, la controsvolta: «Facciamo gli inglesi».

 

I suo comunicatori spiegano che la linea è quella annunciata di fronte ai giornalisti stranieri (sulla squadra di «moderati» nella Lega, da Garavaglia a Bongiorno, leggi qui l’approfondimento), anche se su qualche specifico caso ci può essere qualche sfumatura diversa. Ed è lui stesso, poi, a precisarlo: «O l’Europa cambia o muore. È quello che dice anche Giorgetti, stiamo lavorando come matti per cambiare alcune regole europee». Resta però il fatto che i leghisti avevano ribattezzato la conferenza alla Stampa estera come «operazione credibilità internazionale». Resta da capire se i corrispondenti esteri comprenderanno le «sfumature» diverse. Come pure quelli italiani: svolta e controsvolta nel giro di 72 ore, forse è un po’ troppo.

 

 

2. LEGA, DA BONGIORNO A GARAVAGLIA: LA SQUADRA DEI «MODERATI» PER CAMBIARE VOLTO AL PARTITO

Marco Cremonesi per il ''Corriere della Sera''

 

salvini giorgetti

«I parlamentari della Lega informeranno tempestivamente il responsabile del dipartimento Esteri allo scopo di concordare anzitutto l’opportunità di partecipazione ed interazione e poi le norme di linguaggio cui attenersi e l’atteggiamento da assumere anche in relazione a singoli argomenti di particolare rilevanza contingente». La lettera è firmata da Giancarlo Giorgetti, fresco responsabile Esteri della Lega, la data è lo scorso 12 febbraio, i destinatari i parlamentari italiani e europei del partito, oltre che i membri delle assemblee di Nato, Ocse, Consiglio d’Europa, Ince e Upm. Il senso è chiaro: basta con le sortite non concordate, fine delle iniziative estemporanee, stop nell’affrontare alla buona i «temi dell’attualità internazionale, spesso insidiosi e comunque di non facile lettura».

 

Se la svolta annunciata giovedì mattina da Matteo Salvini di fronte alla stampa estera — Italexit giammai, rapporti nel Parlamento europeo anche con i Conservatori di Giorgia Meloni, nuovo corso con il Ppe in vista della fine dell’era Merkel — ha un protagonista è proprio Giorgetti, nella Lega di certo non un homo novus. A lui si deve il convinto atlantismo, spesso ribadito, e la vicinanza agli Stati Uniti, ma anche il continuo ammonimento al suo segretario affinché eviti di sbattere troppe porte in faccia, in Italia e all’estero. In buona ascesa sui temi europei anche il nuovo capo delegazione Marco Campomenosi, eccellente conoscitore dei palazzi dell’Unione per il fatto che prima di essere europarlamentare è stato a lungo funzionario del gruppo a Bruxelles.

MASSIMO GARAVAGLIA

 

Nella svolta, in realtà, di uomini tanto nuovi non ce ne sono: hanno tutti una buona storia nel partito. Per esempio, il commissario alla Lega Nord Igor Iezzi, capogruppo nella commissione Affari costituzionali della Camera. Per parecchio tempo ha insistito con Salvini sulla necessità di un’organizzazione del partito che non pesasse troppo sulle sue spalle già parecchio gravate dal ruolo di leader.

 

Anche da quelle sollecitazioni nasce la designazione a vice segretario di Andrea Crippa, che ormai ha in tasca le chiavi dell’organizzazione del partito, e il ritorno nella Lega dei Dipartimenti, aree tematiche in cui far maturare la posizione ufficiale del partito. Giusto ieri Salvini era nel quartier generale di via Bellerio a definire tutti gli incarichi, oltre a quello per gli Esteri di Giorgetti. Quel che si sa è che l’Economia sarà «spacchettata» in più incarichi, uno dei quali sarà certamente per il rassicurante Massimo Garavaglia.

 

 La giustizia sarà ovviamente per Giulia Bongiorno, che oltre alla competenza legale ha una storia personale in grado di parlare a mondi, come quello dei diritti delle donne, che per la Lega non sono tradizionalmente vicini. E alla ribalta nazionale è salita anche Alessandra Locatelli, già vicesindaca di Como e ministra per la Famiglia e le disabilità, temi che seguirà anche per il partito. Assai ascoltati dal leader i due capigruppo Riccardo Molinari (Camera) e Massimiliano Romeo (Senato) che incarnano esattamente quel che vuole Salvini: la capacità di fare un’opposizione serrata dando la sensazione di essere assolutamente pronti per il governo. Con il valore aggiunto di essere molto efficaci in televisione.

GIULIA BONGIORNO GIAN MARCO CENTINAIO 1

 

Ma la novità, da un certo punto di vista, sono i governatori leghisti. Soprattutto quelli dalla più lunga storia pubblica, Luca Zaia e Attilio Fontana, che fin qui erano stati esibiti in campagna elettorale come simbolo del buon governo leghista. Adesso possono essere valorizzati anche per la loro indiscutibile distanza da ogni oltranzismo. I governatori, in teoria, dovrebbero andare a formare una sorta di cabina di regia del segretario, sempre che Salvini si attenga al suo stesso progetto. Lunedì si riuniranno a Roma tutti gli assessori e i presidenti della Lega per ascoltare direttamente dal leader, a porte chiuse, il nuovo corso salviniano. Titolo degli Stati generali: «La forza della Regione». Contro, scherzano i leghisti, il «buio della ragione».

gianmarco centinaio giulia bongiorno matteo salvini

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...