UN FINALE PALAMARO (ANCORA NON SCRITTO) - IL PM SI SCUSA CON MATTARELLA E PER I SUOI ''ERRORI'': ''HO FATTO PARTE DI UN SISTEMA, CONDIVIDENDONE PREGI E ANCHE DIFETTI. MA DI QUESTI NON POSSO ASSUMERMI DA SOLO TUTTE LE RESPONSABILITÀ'' - ORA VIENE ADDITATO COME L'UOMO NERO, MA HA FATTO COMODO A TUTTI QUANDO BISOGNAVA ORIENTARSI PER LE SCELTE DEL CSM. ''I MIEI RAPPORTI ERANO 'FISIOLOGICI' NON 'CARBONARI'''

-

Condividi questo articolo


LE SCUSE DI PALAMARA

Estratto dell’articolo di Valeria Pacelli e Ilaria Proietti per il “Fatto quotidiano”

 

Palamara Lotti Ferri Palamara Lotti Ferri

Il pm: "Chiedo scusa a Sergio Mattarella" Oggi quindi Palamara sarà davanti al Csm, dove i suoi legali hanno già inviato una memoria.

Oltre alle questioni di diritto (come la ritardata iscrizione nel registro degli indagati a Perugia), il pm spiega anche che ora lui viene additato come "l' uomo nero" ma prima "tutti mi cercavano", anche la politica quando si trattava di orientarsi nella scelta dei membri laici del Csm.

 

Palamara chiede scusa al presidente Sergio Mattarella e definisce i suoi rapporti con "esponenti di forze politiche" "fisiologici e non certo 'carbonari'". Non manca un avviso ai naviganti: "Se, come mi viene addebitato, ho 'interferito' per Roma allora ho 'interferito' per la nomina dei più importanti uffici giudiziari negli ultimi 10 anni in ragione di quell' evoluzione del ruolo da me assunto in Anm e nel Csm".

SERGIO MATTARELLA DAVID ERMINI SERGIO MATTARELLA DAVID ERMINI

 

 

PALAMARA, COMMESSI ERRORI. ERO PARTE DI UN SISTEMA

 (ANSA) - "E' l'incontro tra la componente laica e quella togata, previsto dalla Costituzione, che nella mia esperienza personale ha esaltato l'incontro tra magistratura e politica. Ho fatto parte di questo sistema condividendone pregi unitamente alla piena consapevolezza dei difetti, dei quali però non posso assumermi da solo tutte le responsabilità". Lo scrive Luca Palamara, coinvolto nell'inchiesta di Perugia sulle toghe, nella sua memoria difensiva. "Errori sicuramente ne sono stati commessi", aggiunge Palamara.

luca palamara luca palamara

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…