le sardine incontrano oliviero toscani e luciano benetton a fabrica

IL FIUTO DELLE SARDINE PER IL CONSENSO – I FONDATORI DEL MOVIMENTO VANNO IN PELLEGRINAGGIO DAI BENETTON AL CENTRO FABRICA E VENGONO MASSACRATE SUI SOCIAL: “PURE A LORO DEI MORTI NON GLIENE FREGA UN C….” - LA MELONI: “FINISCE LA FAVOLA DEL MOVIMENTO ALTERNATIVO AI POTERI FORTI” – L’INCONTRO VOLUTO DA OLIVIERO TOSCANI PER UNO “SCAMBIO DI IDEE”, CIOÈ PER RIPULIRE L'IMMAGINE DEI MAGLIARI NEI GIORNI IN CUI SI DECIDE SULLA REVOCA DELLE CONCESSIONI - LA LETTERA CON MEGA SUPERCAZZOLA A CONTE PUBBLICATA DA “REPUBBLICA”

 

 

 

SARDINE 'SUGGERISCONO' AGENDA A CONTE: SUD, SICUREZZA E DIGNITÀ

LA LETTERA DELLE SARDINE A CONTE PUBBLICATA DA REPUBBLICA

(LaPresse) - "Noi di reti ci riteniamo abbastanza esperti e ci piacerebbe trovare con Lei i fili giusti, per tessere percorsi e provare a sciogliere nodi". Si rivolgono così al premier Giuseppe Conte, le Sardine, in una lettera-manifesto pubblicata da Repubblica.

 

"A partire dal Sud, un filo un po’ maltrattato, ma che malgrado tutto conserva la sua dignità e aspetta solo di divenire rete, parte di un coraggioso e fiero intreccio finalizzato alla crescita e alla cura - scrivono -. Il luogo in cui tante giovani menti, e persone nella loro interezza, crescono, si formano, ma poi vanno via.

 

Le sardine incontrano Oliviero Toscani e Luciano Benetton a Fabricaautostrage per l italia

Il secondo filo si chiama Sicurezza: sicurezza di un lavoro e sul lavoro, sicurezza di assistenza sanitaria, sicurezza di accesso ad un’istruzione di qualità. Il terzo filo si chiama Dignità della Democrazia, ed è quell’arteria vitale che ogni giorno, nella vita di ogni cittadino, collega la libertà al rispetto delle regole, la vita reale a quella virtuale, e che può aiutare a capire la differenza tra la politica con la P maiuscola e i suoi innumerevoli surrogati".

 

SARDINE 'SUGGERISCONO' AGENDA A CONTE: SUD, SICUREZZA E DIGNITÀ-2

sardine in piazza a bibbiano 12

(LaPresse) - "E' presumibile - spigano - che Lei ci dica che di questi temi si è già parlato e che tanto è già stato fatto. Eppure, a nostro avviso, vi è alla base un problema d’interpretazione. Le parole sono importanti. Quando il concetto di Sicurezza viene messo in contrapposizione al salvataggio di vite umane, alla tutela dei diritti fondamentali della persona dentro e fuori i confini nazionali o di percorsi d’integrazione e cittadinanza, si generano eclissi della ragione e sonni della civiltà".

santori sardine

 

Per le Sardine "quando il problema del Sud diventa l’invasione degli stranieri e non la fuga degli autoctoni o l’assenza di opportunità, si esclude ogni possibile sinergia tra l’accoglienza e la permanenza. Quando una certa politica si ciba della contrapposizione tra salute e industria, si mina ogni possibilità di sviluppo e di lavoro e si logora la reputazione dello Stato.

 

Roberto Morotti, Andrea Garreffa, Mattia Santori e Giulia Trappoloni - fondatori delle sardine

Quando le campagne elettorali divengono un ring senza regole né limiti alla decenza si accentua la distanza tra i cittadini e la Res Publica. Non siamo esperti, né tuttologi, ma siamo a disposizione, prima di tutto come individui e poi con le tante competenze che abbiamo al nostro interno. Saremo i primi a rinunciare ad un’automobile se ci verrà proposta un’alternativa credibile, i primi a difendere le fasce fragili ed emarginate della popolazione quando lo Stato non riuscirà a farsene carico, i primi ad investire se si scommetterà sull’innovazione e a lavorare se verranno assicurate le giuste garanzie sociali".

LA LETTERA APERTA DI ATLANTIA - AUTOSTRADE PER L'ITALIA A UN ANNO DAL CROLLO DEL PONTE MORANDIsardine a. bologna

 

E avvertono: "Saremo i primi a pagare le tasse perché le abbiamo sempre pagate, ma anche i primi a lodare un servizio pubblico quando questo sarà all’altezza delle aspettative e proporzionale ai sacrifici richiesti per renderlo fruibile. Saremo i primi a riempire le piazze quando la politica di qualsiasi colore mostrerà di non rispettare l’intelligenza delle persone, la dignità dei cittadini e la storia della nostra Repubblica".

 

sardine a. bologna

"FECCIA UMANA", "SOLO VENDUTI". INSULTI ALLE SARDINE DA BENETTON

Gianni Carotenuto per www.ilgiornale.it

 

 

Dopo il successo delle elezioni in Emilia-Romagna, nel movimento delle Sardine è scattata come promesso la fase due. Se la trasformazione in partito appare ancora distante, Santori e soci non nascondono di voler influire il più possibile sulla politica italiana.

 

 

i meme sui benetton e il crollo del ponte di genovasardine

Lo dimostra la lettera-manifesto pubblicata su Repubblica dove gli attivisti ittici della sinistra si rivolgono al premier Giuseppe Conte - che si era detto disponibile a incontrarli - suggerendogli di "provare a sciogliere nodi" come Sud, sicurezza e democrazia". L'impressione è che le Sardine si siano decisamente montate la testa. Colpa dell'"immenso grazie" incassato dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo il successo di Stefano Bonaccini alle elezioni emiliano-romagnole? Molto probabile.

 

Lo scambio di idee Sardine-Benetton

sardine a bologna

Dalle piazze, i pesciolini della sinistra intendono spostarsi sempre di più verso i palazzi del potere. Tentando di stringere rapporti con chi il potere lo incarna per davvero. Come la famiglia Benetton. Ha fatto notizia l'incontro di Treviso tra le Sardine e il capostipite dei Benetton, Luciano. Incontro commentato così da Santori e compagni: "È stato uno scambio e un confronto molto stimolante", celebrato con una foto eloquente. Uno scatto che ha fatto presto il giro del web, lasciando a molti un'impressione negativa. Da tempo la famiglia concessionaria di una parte della rete autostradale è nel mirino degli italiani. Troppo forte lo choc legato al crollo di ponte Morandi, da cui è partita una catena di polemiche che potrebbe sfociare nella revoca delle concessioni.

i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova mattia santori

 

"Dei morti non gliene frega un c..."

È per questo che non sorprende la sfilza di insulti che in queste ore sono apparsi su Twitter contro i Benetton e le Sardine, ree di essersi "vendute" ai "poteri forti". L'utente Angelix12 è poco diplomatico: "Pure a loro dei morti non gliene frega un cazzo, loro puntano ai soldi. Guarda come sono sorridenti vicino a quei giuda che fottono gli italiani non facendo manutenzione sulle autostrade". Mario Improta si affida all'ironia: "Le Sardine in foto insieme a Benetton e Toscani? Ed è subito logo", con in basso il disegno di una sardina stilizzata e la scritta "United cojons of Benetton".

i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova

 

MATTIA SANTORI E' LA FUSIONE TRA DI MAIO E TONINELLI

Lapidario, infine, il commento di Mimmo D'Orazio: "Quando la prima 'uscita' delle Sardine, dopo le regionali in Emilia, le organizzi al 'centro di di sovversione culturale' fondato dai Benetton e vedi le foto con i patron di Autostrade, capisci il perché sul rallentamento della revoca delle concessioni autostradali".

 

 

Meloni: "Altro che movimento alternativo ai poteri forti"

sardine a. bologna

Ma la polemica agita anche la politica. Il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, sempre su Twitter, scrive: "Le Sardine alla corte di Luciano Benetton, capo della famiglia che controlla Atlantia e Autostrade spa. Finisce nel ridicolo la favola del 'movimento' popolare, spontaneo e alternativo ai poteri forti". Altrettanto duro il giudizio del deputato Stefano Buffagni (M5s): "Le sardine in pellegrinaggio nel mondo dei Benetton con tanto di foto con Luciano? Noi certi mondi li abbiamo sempre combattuti, dopo il crollo del ponte di Genova e le 43 vittime ancor di più. Quando come M5s andavamo in piazza, abbiamo sempre fatto fatica ad avere spazio comunicativo. Vuoi vedere che diamo una risposta alla grande copertura mediatica delle Sardine con questa foto? Mah".

OLIVIERO TOSCANI AI FUNERALI DI GILBERTO BENETTONluciano benetton

Ultimi Dagoreport

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “LA REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? PIU' SAGGIO ATTENDERE, CON L'EVENTUALE AVANZAMENTO DELL'INCHIESTA GIUDIZIARIA MAGARI (IERI ED OGGI SONO STATI PERQUISITI GLI UFFICI DEGLI INDAGATI), QUALE SARÀ LA RISPOSTA DEGLI INVESTITORI DI PIAZZA AFFARI (GIA' MPS E' STATA MAZZOLATA IN BORSA) - POTREBBERO ANCHE ESSERCI RIPERCUSSIONI SUL COMPAGNO DI AVVENTURE DI CALTARICCONE, FRANCESCO MILLERI, CHE GUIDA L'HOLDING DELFIN LA CUI PROPRIETÀ È IN MANO AI LITIGIOSISSIMI 8 EREDI DEL DEFUNTO DEL VECCHIO - MA IL FATTO PIÙ IMPORTANTE SARA' IL RINNOVO AD APRILE 2026 DELLA GOVERNANCE DI GENERALI (PER CUI È STATA ESPUGNATA MEDIOBANCA) E DI MPS DEL LOQUACE CEO LUIGI LOVAGLIO (VEDI INTERCETTAZIONI) - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE DELLA COMBRICCOLA ROMANA FAVORITA DA PALAZZO CHIGI SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO''...)