claudio scajola graziano delrio

FORSE NON VE NE SIETE ACCORTI, MA IERI C’ERANO LE ELEZIONI PER LE PROVINCE! – EH GIÀ, PERCHÉ L’ENTE INTERMEDIO TRA COMUNE E REGIONE NON È MAI STATO ABOLITO, MA SOLO RIDIMENSIONATO DALLA RIFORMA DELRIO DEL 2014. E ORA HANNO DAVANTI UN FUTURO PIÙ CHE RADIOSO: CON L’ARRIVO DEL RECOVERY FUND, ANCHE LORO SPERANO DI INCASSARE QUALCHE BEL SOLDINO – IL REDIVIVO SCAJOLA A IMPERIA E GLI ALTRI: I RISULTATI

1 - ELEZIONI PROVINCIALI, TUTTI I RISULTATI IN AGGIORNAMENTO

Ivana Mingolla per www.editorialedomani.it

 

GRAZIANO DELRIO

Dopo la chiusura delle urne alle 20 di ieri, arrivano in queste ore i risultati delle elezioni provinciali, che hanno portato oltre 68mila tra sindaci e consiglieri comunali alle urne per eleggere 886 consiglieri provinciali e 31 presidenti.

 

AL CENTROSINISTRA

Perugia, con Stefania Proietti, sindaca di Assisi, che ha sarà la prima donna a ricoprire la carica di presidente di provincia, nel capoluogo.

 

Avellino, con Rino Buonopane, del Pd, che ha vinto con il 50,05 per cento.

Chieti, con Francesco Menna, sindaco di Vasto.

 

RENZI DELRIO

Ancona, con Daniele Carnevali, sindaco del Comune di Polverigi.

 

«Quando il centrosinistra unisce il campo largo dei progressisti e dei riformisti, vince nettamente contro le destre», diceva sabato sera Francesco Boccia, deputato Pd e responsabile Regioni e Enti locali della Segreteria nazionale, commentando i primi risultati delle elezioni provinciali.

 

AL CENTRODESTRA

Crotone, con Sergio Ferrari, eletto con il 63 per cento delle preferenze.

 

Mantova, con Carlo Bottani, dove il centrodestra torna a governare dopo 25 anni.

province

Pescara, con Ottavio De Martinis, sindaco di Montesilvano.

Pavia, con Giovanni Palli, sindaco di Varzi e presidente della Comunità montana, che ha vinto con uno scarto di 200 voti e schede contestate e da verificare.

Lecco, con Alessandra Hofmann, sindaco di Monticello Brianza.

Inoltre i consigli provinciali di: Brescia, Como, Cremona, Lodi, Varese.

 

2 - ABOLITE MA NON TROPPO, RIECCO LE PROVINCE VOGLIONO INCASSARE I FONDI DEL RECOVERY

Mario Ajello per “il Messaggero”

 

Chi si rivede, le province. Ferite ma non morte, e vogliose di risplendere come un tempo. Ieri s' è votato per eleggere 31 presidenti di provincia e rinnovare 71 consigli provinciali, con il sistema elettorale di secondo livello, e hanno votato 68.499 sindaci e consiglieri comunali di oltre 5.500 comuni.

claudio scajola mangia da ciampini 2

 

Chiuse a tarda sera le urne dei pochi aventi diritto, delle 31 province si conoscono i risultati di Perugia, andata al centrosinistra e Terni al centrodestra. Ma non le avevano abolite le province? Un po' sì, ma un po' no. C'è stata la riforma Delrio nel 2014 che le ha ridimensionate ma c'è stato anche il referendum costituzionale che Renzi ha perduto e che prevedeva la cancellazione di questi enti costosi e considerati inutili.

 

E così, adesso, con l'arrivo del tesoretto del Pnrr, all'Upi (l'Unione delle Province, questo ancora esiste) sono tutti ringalluzziti perché i soldi Ue nei troppi rivoli che percorreranno potranno arrivare anche alle province che non dovevano esistere più ma rieccole. La Lega le vuole ripristinare proprio come un tempo, facendole uscire da questo limbo nel quale vivacchiano, ed è un modo per il partito nordista di gestire risorse e avere altro potere territoriale nel Settentrione.

 

Non le hanno mai volute - come simbolo degli sprechi della casta - i 5 stelle ma chissà se nell'abiura di ogni principio grillino il partito di Conte retrocederà anche da questa sua battaglia storica.

 

RENZI DELRIO

Servono a quel che servono, con competenze scarse (ma sulla scuola le hanno), spesso in modalità doppioni, con assemblee formate dai sindaci di un territorio più un presidente, ma costano al momento 1 miliardo di euro all'anno e il trasferimento degli ex impiegati provinciali nei corpaccioni delle regioni ha significato non un risparmio ma un esborso in più.

 

Se ripristinate, con tanto di elezione diretta, giunta vera e propria e assessori costerebbero circa 13 miliardi all'anno. E intanto, con la legge di Bilancio vengono stanziati più soldi per la cosiddetta spesa corrente delle province, cioè per pagare gli stipendi dei dipendenti e per assumerne altri.

 

Quando andava di moda il risparmio anti-casta insomma le province erano una parolaccia, adesso invece - nell'epoca del pentimento sui tagli e del revanscismo dei vecchi partiti vogliosi di riavere questi centri di spesa e di clientela - si aspettano un futuro radioso.

 

michele de pascale sindaco camerlona

«Vanno potenziati gli organici, servono tecnici, ingegneri, architetti e giuristi. Chiediamo la possibilità di assumere profili mirati e competenze nuove per gestire gli interventi da Pnrr», dice il presidente dell'Upi, Michele de Pascale, che ieri - unico candidato in campo - è stato riconfermato presidente della provincia di Ravenna. Così come, da sindaco di Imperia, anche Claudio Scajola - noto a tutti come il capo organizzativo di Forza Italia in una fase ed ex ministro dell'Interno - è diventato presidente senza avversari della sua provincia.

 

VOTI E INCIUCI

Province Italiane

S' è votato anche ad Ancona, Alessandria, Ascoli Piceno, Avellino, Belluno, Bergamo, Biella, Caserta, Chieti, Crotone, Fermo, Ferrara, Forlì-Cesena, Grosseto, Imperia, Latina, L'Aquila, Lecco, Macerata, Mantova, Massa Carrara, Parma, Pavia, Perugia, Pescara, Ravenna, Rovigo, Terni, Treviso, Verbano Cusio Ossola, Viterbo. Spesso con alleanze assai acrobatiche.

 

A Latina, per esempio, alleanza Pd-Forza Italia-Liste civiche in appoggio al candidato Gerardo Stefanelli, sindaco di Minturno ed ex assessore provinciale all'Ambiente, contro Lega e Fratelli d'Italia che hanno puntato sul sindaco di Itri, Giovanni Agresti. Centrodestra diviso anche a Viterbo: con Forza Italia insieme al Pd (per Alessandro Romoli) mentre Lega e FdI unite su Alessandro Giulivi.

 

claudio scajola mangia da ciampini 3

E strani inciuci e strappi di alleanze su e giù lungo l'Italia. Per un piccolo potere che non vuole rinunciare ad esistere e a crescere sempre di più, a dispetto della semplificazione, del risparmi di tempo e di denaro in un Paese che ha bisogno di tutto, tranne che dell'elefantiasi istituzionale, del labirinto dei livelli politici in cui il Pnrr invece di essere trattato meglio rischia di confondersi e di vanificarsi.

 

Ma il revival delle province marcia convinto. E' in arrivo un ddl collegato alla legge di Bilancio che è una vera e propria controriforma (contrario il Pd) della legge Delrio. Ovvero prevede nuove competenze per le province, il ripristino dell'elezione diretta e della giunta con 3 o 4 assessori pagati. E questa sarebbe l'Italia che si muove al passo del gambero e oscilla tra vecchiume e vintage: più Last Generation che Next Generation Ue.

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...