il ristoro - vignetta su italia oggi giuseppe conte ristori coronavirus

FORZA INDEBITIAMOCI, C'E' UN PAESE DA RISTORARE - IN ARRIVO ALTRE 26 SETTIMANE DI CASSA INTEGRAZIONE, UN BLOCCO SELETTIVO DEI LICENZIAMENTI ED ALMENO ALTRI 10-15 MILIARDI DI RISTORI ALLE IMPRESE GRAZIE ALLA NUOVA RICHIESTA DI SCOSTAMENTO DI BILANCIO (32 MILIARDI DI DEFICIT IN PIÙ CHE SBLOCCANO CASSA PER 50 MILIARDI) CHE IL PARLAMENTO IERI SERA HA APPROVATO ANCORA UNA VOLTA PRATICAMENTE ALL' UNANIMITÀ…

Paolo Baroni per "la Stampa"

 

GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

In arrivo altre 26 settimane di cassa integrazione, un blocco selettivo dei licenziamenti ed almeno altri 10-15 miliardi di ristori alle imprese grazie alla nuova richiesta di scostamento di bilancio (32 miliardi di deficit in più che sbloccano cassa per 50 miliardi) che il Parlamento ieri sera ha approvato ancora una volta praticamente all' unanimità. Sia i «fuoriusciti» di Italia Viva che tutta l' opposizione hanno votato a favore della risoluzione di maggioranza.

 

giuseppe conte roberto gualtieri

Al Senato i «sì» sono stati 292 con un solo astenuto, 523 alla Camera (con 3 contrari e due astenuti). I renziani, come previsto, hanno votato a favore (pur tornando a chiedere di utilizzare il Mes) ed anche il centrodestra, criticando il governo (accusato di «forzature» e «continue scorrettezze»), ha dato l' ok «per senso di responsabilità». Soddisfatto il ministro dell' Economia Roberto Gualtieri che intervenendo all' ora di pranzo davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato aveva auspicato un' ampia convergenza tra tutte le forze politiche sulla richieste del governo con l' obiettivo di garantire aiuti a famiglie, lavoratori ed alle imprese «fin che sarà necessario».

 

nunzia catalfo

In totale le risorse in deficit destinate a contrastare gli effetti della pandemia salgono a quota 140 miliardi di euro, 108 impegnati nel 2020. Di questi ultimi 48 miliardi sono andati alle imprese (interventi fiscali compresi), 35 al lavoro, 12 agli enti territoriali, 8 alla sanità, e 4,5 sono serviti a potenziare i servizi pubblici e sociali. Ora si continua su questa strada puntando a conseguire una crescita del Pil del 6%, risultato definito «ancora alla nostra portata» nonostante l' alto grado d' incertezza legato all' emergenza Covid.

 

CORONAVIRUS LICENZIAMENTI

Il quinto provvedimento Con le nuove risorse entro fine mese verrà approntato un nuovo decreto ristori, il quinto della serie. Verranno così assicurati nuovi indennizzi «oculati, selettivi ed equi» e verranno ulteriormente rafforzati gli ammortizzatori sociali. Alle 12 settimane di cassa integrazione ordinaria e in deroga già autorizzate per il 2021 dalla legge di Bilancio se ne aggiungeranno altre 26, assicura il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.

 

Come alternativa verrà poi confermato anche l' esonero contributivo per le imprese che fanno rientrare i dipendenti al lavoro. Gualtieri punta a privilegiare i settori più fragili e maggiormente colpiti dagli effetti del Covid. Lo stesso dovrebbe valere per il blocco dei licenziamenti che scade il 31 marzo e che sino ad ora viaggiava in parallelo con gli ammortizzatori: la proroga «dovrebbe valere solo per alcuni settori, mentre quelli meno impattati dal Covid dovrebbero tornare alla normalità».

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

 

Un' altra novità riguarda poi gli indennizzi. Gualtieri ha confermato l' intenzione di superare sia il meccanismo dei codici Ateco che quello legato ai colori delle Regioni come l' aggancio alle perdite dell' aprile 2020 rispetto al 2019 utilizzati sino ad oggi per poter fare più in fretta possibile.

 

LICENZIAMENTI CORONAVIRUS 1

Cambiano gli indennizzi Col nuovo decreto si cercherà di aiutare anche chi sino ad oggi non ha ricevuto nulla o ha ricevuto poco, compresi i professionisti. Per accedere ai nuovi benefici verrà preso in considerazione l' intero fatturato dell' anno passato, in modo da comprendere anche i vari lavori stagionali, scontando quello che eventualmente si è già ottenuto (ristori, cig, contributi sugli affitti, ecc.). Si punterà a rimborsare una quota dei costi fissi partendo sempre dalle perdite di fatturato subite. Al momento non è stata ancora individuata la soglia, ma potrebbe essere più alta del 33% utilizzato sinora per tener conto delle risorse disponibili.

 

LA RIVOLTA DELLE PARTITE IVA

Confermati dal responsabile del Mef tutti gli altri impegni già annunciati a favore di sanità, enti locali, trasporti pubblici, forze dell' ordine e Protezione civile, oltre alla tanto attesa «rimodulazione delle attività di riscossione» per evitare assembramenti negli uffici delle Entrate, ma soprattutto a diminuire l' impatto sulle famiglie della montagna di atti e cartelle (50 milioni) che l' ultimo decreto a congelato sino alla fine di questo mese. Altra bomba che si cerca di disinnescare.

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