edouard philippe

LA FRANCIA SALUTA L'ITALIA E SEGUE LA GERMANIA SULL'EMERGENZA CORONAVIRUS - VIDEO: IL DISCORSO DEL PREMIER EDOUARD PHILIPPE SEGNA UN CAMBIO DI STRATEGIA: FINO A POCHI GIORNI FA L’ITALIA COSTITUIVA IL QUADRO DI RIFERIMENTO SU COME AFFRONTARE LA CRISI SANITARIA, MA PARIGI HA CAPITO CHE FARÀ MEGLIO A IMITARE BERLINO E PAESI NORDICI PER LA RIPARTENZA ECONOMICA

 

Enrico Martial per www.startmag.it

 

In Francia, la voglia di uscir di casa è palpabile, le aziende premono, la scuola chiusa aumenta le disparità sociali, ci si chiede delle condizioni degli anziani isolati, dei quartieri in difficoltà. La Conferenza di Macron di lunedì di Pasquetta aveva creato aspettative sulla riapertura dell’11 maggio, ma anche un robusto dibattito.

 

Edouard Philippe

Da martedì i ministri hanno complicato il dibattito con altre domande, a cui si son aggiunte quelle dei soggetti interessati – come gli insegnanti sulla riapertura delle scuole – e quelle sugli errori fatti. In Francia si discute sempre molto, è un po’ il costume nazionale, ma dopo una settimana in cui anche la tensione politica accennava a salire, occorreva una messa a punto.

 

Così, domenica pomeriggio, 19 aprile, il primo ministro, Édouard Philippe, e il ministro della Salute, Olivier Véran, hanno rassicurato, spiegato e descritto il “possibile e il conosciuto” in vista dell’11 maggio e del piano previsto per fine mese. La conferenza stampa è durata ben due ore.

 

Poiché non è perseguibile la strategia dell’immunità di gregge per costi e pressione sanitaria, è confermato che si dovrà convivere con il virus “per parecchio tempo”. L’11 maggio le scuole apriranno progressivamente, come ha detto Macron, dunque non tutte e un po’ per volta, regione per regione e caso per caso. Si troveranno spazi più grandi, si alterneranno mezze classi una settimana per l’altra.

 

Nei prossimi giorni, sotto la responsabilità dei singoli responsabili degli Ehpad (le RSA francesi, che hanno avuto qualche problema, in parte come in Italia), inizieranno delle visite dei familiari, senza contatto fisico e con distanziamento. Diversi centri avevano indicato che l’isolamento dagli affetti stava incidendo sulle stesse condizioni di salute degli anziani.

EDOUARD PHILIPPE CORONAVIRUS FRANCIA

 

Il trasporto aereo difficilmente riprenderà per l’estate, ed è quindi sconsigliato prenotare vacanze all’estero. Non è sicuro che il secondo turno delle elezioni municipali possa aver luogo a fine giugno, si vedrà a seconda dell’evoluzione epidemiologica, e una decisione finale sarà presa probabilmente il 23 giugno.

 

Il telelavoro continuerà ad essere un metodo privilegiato, le aziende apriranno anch’esse un po’ per volta, escludendo ancora bar e ristoranti. Ci saranno misure di distanziamento anche tra i lavoratori, con procedimenti che iniziano a essere disegnati. Nei mezzi pubblici, dall’11 maggio, ci vorrà “probabilmente” la mascherina.

 

Questo è un punto dolente. Rispetto alla prima fase in cui nelle due zone di crisi – renana e parigina –mancavano letti, respiratori e DPI, lo Stato aveva reagito con più letti, trasferimenti e una serie di acquisti che sembravano mettere al riparo da ulteriori mancanze. Poi alcune consegne sono arrivate in ritardo e le maschere sono mancate di nuovo, costringendo al sequestro di altri acquisti, effettuati da Comuni, Regioni e aziende, direttamente negli aeroporti, come succede in Italia. Guardando però alla Germania, che ha rafforzato la produzione interna per tutelarsi dalle incertezze logistiche di invio dalla Cina, il primo ministro ha annunciato che per l’11 maggio che saranno prodotti internamente 17 milioni di dispositivi alla settimana rispetto agli attuali 8 milioni.

EDOUARD PHILIPPE CORONAVIRUS FRANCIA

 

Per quanto riguarda i test, ha spiegato il ministro della Salute, Oliver Véran, al momento della riapertura si faranno 500 mila tra test virologici e tamponi alla settimana. Anche in questo caso viene fatto paragone con la Germania, che già ora (e non fra venti giorni) ne realizza 700 mila.

 

Il punto significativo della conferenza stampa è stato appunto questo. Fino a poco fa l’Italia costituiva il quadro di riferimento transalpino perché era il primo Paese europeo ad attraversare la crisi sanitaria. La Francia ne seguiva l’esperienza e ne adottava le misure principali, sebbene con qualche adattamento: dall’isolamento nelle abitazioni ai modelli di autodichiarazione, alla risposta essenzialmente ospedaliera.

 

macron conte

Tra i miglioramenti francesi vanno citati la diluizione della pressione sulle zone colpite sia con trasferimenti di pazienti (anche in TGV) sia con una maggiore capacità reale di accoglienza di rianimazione, giunti a un picco di 7019 letti utilizzati l’8 aprile rispetto al massimo di 4068 in Italia. La migliore risposta ospedaliera francese è stata territoriale, perché entrambi i nostri Paesi sono partiti a parità con 5000 letti di rianimazione, ma sull’insieme nazionale, mentre l’epidemia si è concentrata in zone specifiche.

 

Negli ultimi dieci giorni, però, il benchmark si è spostato sulla Germania e su un gruppo di altri Paesi nordici, che hanno persino mostrato un minor danno economico. La loro risposta è parsa meno ospedaliera e più di sanità pubblica, con azioni e politiche in parte “regionalizzate” per singolo Land e quindi adattate alle diverse dinamiche epidemiologiche, con molti più test e interruzioni delle catene di contagio, con soluzioni nuove (come le scuole “distanziate” in Danimarca, a cui ha fatto indirettamente riferimento Edouard Philippe). La Germania ha infine mostrato una maggiore autonomia strategica rispetto alla Cina, nella produzione interna dei materiali, dai reagenti alle mascherine.

macron conte

Un nuovo riferimento insomma.

 

Ultimi Dagoreport

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”