roberto cingolani luigi di maio mario draghi in algeria claudio descalzi

GAS MEDITERRANEO - DRAGHI, DI MAIO, CINGOLANI E DESCALZI CHIUDONO L’ACCORDO CON L’ALGERIA: IL PAESE NORD AFRICANO CI DARÀ SUBITO TRE MILIARDI DI METRI CUBI DI METANO, POI ALTRI SEI NEL 2023. IL TOTALE COPRIRÀ UN TERZO DEL FABBISOGNO CHE AL MOMENTO È COPERTO DALLA RUSSIA, MA NON CI SONO ABBASTANZA CERTEZZE NELL'IMMEDIATO PER SCONGIURARE IL TIMORE DI UN BLACKOUT IMPROVVISO DA MOSCA - E POI SIAMO SICURI CHE ALGERI SIA ABBASTANZA STABILE POLITICAMENTE? NON È CHE TRA DIECI ANNI ARRIVERÀ QUALCHE PRIMAVERA ARABA O QUALCHE GUERRA A ROMPERCI I TUBI?

Ilario Lombardo per “La Stampa”

 

mario draghi abdelmadjid tebboune 1

La fame di gas sta trasformando il mappamondo. E Mario Draghi sicuramente non sarebbe qui, nelle stanze neomoresche del palazzo presidenziale El Mouradia, sulle colline di Algeri, a chiedere di incrementare il prima possibile le forniture dal Nord Africa se non fosse ogni giorno più reale l'incubo di rimanere senza più il gas di Vladimir Putin.

 

Il governo si sta attrezzando, diversificando il più possibile fonti e fornitori, e concentrando gli sforzi diplomatici su Paesi che siano in grado di dare più metri cubi possibili in minor tempo. «Subito dopo l'invasione dell'Ucraina - sostiene Draghi - avevo annunciato che il governo si sarebbe mosso con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo» e «difendere i cittadini e le imprese».

claudio descalzi con il presidente di sonatrach, toufik hakkar

 

L'Algeria è la principale scommessa. Ma non dà abbastanza certezze nell'immediato per placare i timori di un black out improvviso da Mosca. Vanno valutati tutti i possibili scenari, ed è quello che sta facendo il governo con riunioni continue, almeno una volta a settimana, a Palazzo Chigi.

 

L'ipotesi di razionamento, di limitare i consumi privati e intervenire sui cicli produttivi delle industrie, è stata nuovamente presa in esame ieri in una riunione tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, il ministro dell'Economia Daniele Franco, Snam e Terna, le aziende che si occupano della rete di distribuzione di gas ed elettricità.

luigi di maio ramtane lamamra

 

È evidente che bisogna tenersi pronti. E, al netto delle smentite utili a non allarmare i cittadini, il governo sta realisticamente studiando l'impatto di possibili razionalizzazioni: meno illuminazione pubblica, monumenti al buio, e intere filiere industriali - della ceramica e dell'acciaio, per esempio - che potrebbero concentrare la produzione per ottimizzare i consumi. Dieci giorni fa il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani si era limitato a dire che non era una soluzione nell'immediato, ma non l'aveva escluso come scenario. Molto dipenderà da Putin, dall'impatto delle sanzioni, e da quanto rabbiosa sarà la reazione del Cremlino.

mario draghi in algeria

 

La preoccupazione si percepisce ad Algeri. E svela quanto nulla possa essere dato per scontato nelle vecchie e nuove partnership. Draghi e il presidente Abdelmadjid Tebboune celebrano un accordo tra Eni e l'algerina Sonatrach per aumentare fino a 9 miliardi i metri cubi di gas forniti all'Italia attraverso il gasdotto TransMed. Non arriveranno tutti subito, però, e questo spiega perché da Palazzo Chigi siano molto più prudenti e trattenuti.

 

mario draghi conferenza stampa algeri

C'è poca voglia anche di incontrare la delegazione della stampa italiana, che per essere presente ad Algeri è dovuta arrivare il giorno prima. Solo Cingolani si ferma qualche minuto in ambasciata per illustrare meglio l'accordo: «Tre miliardi di metri cubi arriveranno subito, poi altri sei nel 2023, circa tre in gas naturale e altri tre liquefatto. L'accordo non termina nel 2024 ma la fornitura sarà costante o su una rampa che andrà a crescere».

 

roberto cingolani luigi di maio mario draghi in algeria 2

Tutti, maledetti e subito, dunque, i miliardi di metri cubi necessari all'Italia per sostituire di un terzo i 29 miliardi che valgono il ricatto di Putin, non ci saranno. Il lavoro per fare a meno della Russia è ancora lungo. «Mi è stato disvelato - racconta Draghi - come il Nord Africa, in particolare l'Algeria e il Mediterraneo sono strategici molto più che in passato. Si stanno ridisegnando le interconnessioni oggi per il gas, domani per l'idrogeno».

 

mario draghi in algeria 1

Il Mediterraneo può diventare un «hub di energia». Grazie all'asse con Spagna, Grecia e Portogallo, «in Europa si sta riconsiderando il piano di interconnessione che c'è tra i Paesi». Il Mediterraneo è la porta, l'Africa la fonte.

 

«Lo sforzo congiunto» tra Roma e Algeri, come lo ha chiamato ieri l'ad di Eni Claudio Descalzi, comporta investimenti strutturali e altri progetti in comune. L'Italia potrebbe essere coinvolta sul potenziamento del gasdotto transahariano che collegherà i giacimenti della Nigeria con l'Algeria e contribuirà ad aumentare la disponibilità per l'Europa. A livello di infrastrutture, necessarie se si vogliono assicurare flussi maggiori, il governo è pronto anche a riprendere in mano il progetto vecchio di vent' anni di un gasdotto Algeria-Sardegna. Ma sono progetti per il futuro. Prima, Draghi ha l'urgenza di garantire agli italiani il gas nei prossimi mesi. E lo farà andando in Congo e Angola, subito dopo Pasqua, dove l'Eni firmerà altri contratti, e poi in Mozambico.

gas algeria 2roberto cingolani luigi di maio mario draghi in algeria claudio descalzi con il presidente di sonatrach, toufik hakkar 2mario draghi abdelmadjid tebboune 1gas algeria 3mario draghi abdelmadjid tebboune 6mario draghi abdelmadjid tebboune 3mario draghi abdelmadjid tebboune 2luigi di maio ramtane lamamra 1mario draghi abdelmadjid tebboune mario draghi in algeriamario draghi abdelmadjid tebboune 1 luigi di maio firma l'accordo con l'algeria per il gas mario draghi abdelmadjid tebboune 7mario draghi abdelmadjid tebbounemario draghi abdelmadjid tebboune 5mario draghi abdelmadjid tebboune 4mario draghi in algeria 2mario draghi abdelmadjid tebboune 3mario draghi abdelmadjid tebboune 2mario draghi in algeria 4mario draghi abdelmadjid tebboune 8claudio descalzi con il presidente di sonatrach, toufik hakkar mario draghi conferenza stampa algeri mario draghi in algeria 2mario draghi in algeria 5mario draghi abdelmadjid tebboune 9mario draghi in algeria 3

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…