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GENTE DI DUBLINO (CHE SE NE TORNA A CASA) - URSULA: ''ABOLIREMO L'ACCORDO DI DUBLINO'', CHE DISCIPLINA LA GESTIONE DEI MIGRANTI IN EUROPA - LA FACCIA TOSTA DEL MINISTRO AMENDOLA: ''BENE, ORA POTREMO ABOLIRE I DECRETI DI SALVINI''. NO, CARUCCIO, I DECRETI SICUREZZA POTEVATE ABOLIRLI NEL PRIMO GIORNO DI GOVERNO (UN ANNO FA). O ERANO ORRENDI (COME DICEVATE) O SERVIVANO A TAMPONARE IL PASTICCIO DELL'UNIONE CHE HA SCARICATO SULL'ITALIA IL PESO DELLE MIGRAZIONI. NON C'È UNA TERZA OPZIONE

1. MIGRANTI, VON DER LEYEN ACCELERA «ABOLIREMO L'ACCORDO DI DUBLINO»

Francesca Basso per il ''Corriere della Sera''

 

ursula von der leyen

L'Unione della sanità all'inizio e per chiudere l'Unione dell'Uguaglianza e dei diritti. In mezzo l'economia verde e digitale, la politica estera, il rispetto dello Stato di diritto. E l'annuncio dell'abolizione del regolamento di Dublino. «L'Europa sarà quella che noi vogliamo che sia», ammonisce la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, al termine del discorso sullo stato dell'Unione, pronunciato davanti al Parlamento europeo riunito in plenaria. La presidente von der Leyen ha indicato le priorità dell'Ue per i prossimi mesi - che si tradurranno in azioni legislative - per uscire dalla situazione di crisi (economica e sociale) scatenata dal diffondersi del coronavirus.

 

«È il momento dell'Europa di mostrare la via per allontanarsi da questa fragilità e verso una nuova vitalità». La pandemia ha rilevato l'inadeguatezza dei sistemi sanitari e la necessità della creazione di un'«Unione della sanità». Ma la sanità è competenza esclusiva nazionale, quindi è necessario progredire con l'integrazione in più tappe. Von der Leyen ha anche annunciato che organizzerà un vertice mondiale sulla sanità in Italia assieme al premier Giuseppe Conte (unico capo di Stato citato), in occasione della presidenza italiana del G20, e «questo dimostrerà agli europei che l'Europa c'è ed è pronta a proteggerli».

DAVID SASSOLI URSULA VON DER LEYEN

 

La protezione dei cittadini e il loro benessere non passa anche dal lavoro. La Commissione presenterà una proposta legislativa per aiutare gli Stati membri a introdurre il salario minimo attraverso la contrattazione collettiva o con salari mini statutari. L'Unione deve garantire stabilità. Questo avviene, per von der Leyen, attraverso il buon funzionamento dell'Unione economica e monetaria. È chiaro che «le nostre economie hanno ancora bisogno di politiche di sostegno e bisognerà trovare un delicato equilibrio tra aiuto finanziario e sostenibilità fiscale». Ma è il buon funzionamento del Mercato unico a creare le opportunità per crescere. La Commissione proporrà «una nuova strategia per il futuro di Schengen».

ursula von der leyen

 

Il contesto competitivo sta cambiando, Bruxelles adatterà la strategia industriale dell'Ue «nella prima metà del 2021 e anche il quadro regolatorio sulla concorrenza, che deve mantenersi al passo». Questo potrebbe aprire la strada a nuove fusioni tra grandi imprese. Von del Leyen ha annunciato la proposta di «portare l'obiettivo per il 2030 di riduzione delle emissioni ad almeno il 55%» rispetto alle emissioni del 1990. Il 37% del Recovery Fund sarà speso per gli obiettivi del Green deal e il 20% sul digitale. Inoltre 225 miliardi del Recovery Fund saranno reperiti attraverso l'emissione di green bond.

 

Generiche, invece, le linee sul «Nuovo patto Ue per la migrazione e l'asilo», che sarà presentato il 23 settembre. Anche se von der Leyen ha annunciato nella replica finale dopo il dibattito con gli eurodeputati: «Aboliremo il regolamento di Dublino. Lo rimpiazzeremo con un nuovo sistema europeo di governance delle migrazioni. Avrà strutture comuni per l'asilo e per i rimpatri», insieme a «un forte meccanismo di solidarietà». Per prendere decisioni rapide in politica estera su diritti umani e sanzioni la Commissione proporrà il voto a maggioranza qualificata. Von der Leyen ha concluso il suo discorso auspicando si arrivi a «un'Unione dell'uguaglianza, nella quale ognuno può essere se stesso e amare chi vuole senza paura di recriminazioni o di discriminazioni».

 

enzo amendola ministro per gli affari europei foto di bacco

 

 

2. AMENDOLA,PATTO SU IMMIGRAZIONE STESSA PORTATA DEL RECOVERY

 (ANSA) - "Il patto sull'immigrazione potrebbe avere la stessa portata dell'accordo sul Recovery Fund". Così il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola in un'intervista a La Stampa parla di "passo storico" per l'annuncio di Ursula von der Leyen di un imminente patto sull'immigrazione: "Se andremo fino in fondo si tratterà del secondo passo storico dell'Unione dopo l'inizio dell'emergenza Covid; riconoscerebbe i salvataggi in mare come un problema europeo, e non solo italiano, spagnolo o greco. Promette di superare il sistema introdotto con gli accordi di Dublino, e una gestione più efficiente dei flussi migratori, in entrata e in uscita".

 

Un accordo - spiega - che "se realizzato, può far tornare l'Europa protagonista e contribuirebbe a dare un impatto maggiore alla modifica dei decreti Salvini". Sul Recovery fund: l'Italia destinerà il 60% delle risorse ad ambiente (40%) e digitalizzazione (20%); "le nostre linee guida si muovono in questa direzione". Sulla rete unica: "C'è molta discussione sull'accordo di agosto fra Telecom e Cdp. Noi crediamo sia un progetto dentro le regole europee". E la possibilità di ridurre le tasse con i fondi Ue? "Se si tratta di misure che puntano al miglioramento dell'efficienza di settori indicati nelle raccomandazioni europee, sono compatibili. Stessa cosa dicasi" per "migliorare la lotta all'evasione. Insisteremo per rendere deducibili grazie al Recovery gli investimenti nel trasferimento tecnologico".

enzo amendola

 

"Le elezioni regionali - dice Amendola - offrono un'opzione agli elettori: scegliere tra coloro che hanno detto no a tutto ciò di cui abbiamo discusso fin qui e chi vuole far avanzare l'Europa. Nient'altro". E un rimpasto? "E' una terminologia di vecchia generazione".

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