umberto rapetto giuseppe conte google

GIOITE ANCHE VOI INSIEME A CONTE: DIVENTEREMO SCHIAVI DI GOOGLE! – IL GENERALE RAPETTO FA LA TINTA ALL’AVVOCATO DI PADRE PIO (TUTTO): “FORSE NON HA IDEA DELLE RIPERCUSSIONI DI UN COSÌ MASSICCIO SBARCO AD APPARENTE SUPPORTO DEL TANTO DECLAMATO RILANCIO DELLA NOSTRA AGONIZZANTE NAZIONE.I 900 MILIONI DI DOLLARI CHE GOOGLE HA INTENZIONE DI INVESTIRE QUI DA NOI SONO  L’EQUIVALENTE DI UNA INFINITÀ DI PICCOLE DOSI DI SOSTANZE STUPEFACENTI…”

 

 

Umberto Rapetto per www.infosec.news

 

IL TWEET DI GIUSEPPE CONTE SULL'INVESTIMENTO DI GOOGLE IN ITALIA

Conquistata grazie alla classe politica contemporanea una invidiabile condizione terzomondista, nel giro di pochissimo tempo proveremo anche il brivido di essere a pieno titolo territori coloniali di Google.

 

Qualunque persona di buon senso rimane allucinata dinanzi ad una simile incombente prospettiva, ma la stampa nazionale ha plaudito alla notizia del lancio dell’iniziativa “Italia in Digitale”. Il Premier ha riservato la sua personale standing ovation con un tweet in cui dice (in inglese) “Accolgo con favore questo importante investimento in Italia da parte di Google e del suo amministratore delegato Sundar Pichai. La tecnologia e l’innovazione digitale sono elementi centrali della mia agenda governativa per il futuro del nostro Paese. Continuiamo così!”

 

sundar pichai

Quando mi hanno segnalato l’euforico proclama di gioia istituzionale ho pensato che si trattasse di una “supercazzola” o, a voler essere meno goliardico, di una ignobile fake news.

 

Invece ho dovuto prendere atto che ad aprire le porte ai moderni “conquistadores” è proprio il Primo Ministro, probabilmente inconsapevole delle conseguenze del suo accogliere festante l’arrivo delle invisibili truppe che giungono per soggiogare l’Italia.

 

conte casalino

Forse il professore ed avvocato “Giuseppi” non ha idea – e chi lo circonda ancor meno – delle ripercussioni di un così massiccio sbarco ad apparente supporto del tanto declamato rilancio della nostra agonizzante Nazione.

 

I 900 milioni di dollari che Google ha intenzione di investire qui da noi sono – a voler fare un tanto banale quanto sgradevole paragone – l’equivalente di una infinità di piccole dosi di sostanze stupefacenti da regalare ciascuna ad uno scolaro delle scuole elementari o ad uno studente delle scuole medie. Chi conosce le dinamiche per creare dipendenze non si stupisce affatto nel leggere queste cose.

 

UMBERTO RAPETTO

Al Premier che ama le citazioni (e recentemente si è inerpicato in una commovente perifrasi sul “mi si nota di più” di “Ecce Bombo”, senza aver compreso le difficoltà interpretative degli interlocutori madrileni che aveva dinanzi) voglio ricordare la ritrita e meno cinematografica “timeo danaos et dona ferentes”.

 

Non voglio sostituirmi né a Virgilio, né al Lacoonte che nell’Eneide cerca di dissuadere i suoi concittadini troiani dall’accogliere in città il ligneo destriero lasciato dai Greci.

Mi permetto, però, e lo ritengo umile porzione del mio dovere civico, di rappresentare al beneamato Premier alcune controindicazioni alla sua esuberante contentezza.

 

dont be evil google

Come i bimbi di qualche riga fa, saggiata la droga regalata da munificenti spacciatori connotati da “disinteressata” generosità, non potranno più rinunciare a certe stuzzicanti ed irresistibili “goloserie”, un domani le piccole e medie imprese non sapranno più come fare a meno di soluzioni tecnologiche confezionate da Google.

 

I sistemi delle realtà produttive numericamente prevalenti saranno stati “addomesticati” (ma non alla maniera del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry) dalle magiche opportunità inizialmente regalate dal colosso americano.

 

giuseppe conte meme 1

La progressiva dipendenza porta a non poter più cambiare rotta e costringe ad implementare solo programmi e procedure compatibili con l’ambiente informatico che ormai si è radicato.

 

Purtroppo non finisce qui. Le aziende – virtualmente “dializzate” da Google – avranno dato a quell’amichevole fornitore tutte le informazioni su quel che hanno fatto, stanno facendo e vorranno fare in futuro. L’accettare certi regali equivale a sottoscrivere una ipoteca sul proprio domani, cedendo il controllo della vita personale, professionale, commerciale e industriale ad una realtà che già da anni ha collezionato ogni informazione per radiografare chicchessia.

google san francisco

 

Mi fermo qui. E mi piacerebbe lo facessero anche quelli che hanno manifestato tripudio e giubilo all’annuncio di Google.Ritengo doveroso riprendere questo tema e non mancherò di farlo, auspicando che certe riflessioni inneschino una discussione “democratica” (termine destinato ad eclissarsi…) e costruttiva.

sundar pichai audizione al congresso 5

 

Prima che qualcuno mi dica che “Big G” creerà chissà quanti posti di lavoro chissà quando, gli chiedo a quanto ammontano le imposte per i profitti totalizzati in Italia e gli domando se li ritiene proporzionali al normale esborso tributario cui è tenuto qualunque cittadino o impresa di questo Paese. La risposta la conosco già. E non solo io.

googlare 2conte casalino

 

conte casalino

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?