giorgia meloni pier silvio marina berlusconi

GIORGIA AVVERTE I BERLUSCONI – I RAPPORTI TRA LA MELONI E I FIGLI DEL CAV SONO LOGORI DA TEMPO, DALLA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI BANCARI (“RISPUNTATA” QUEST'ESTATE) AI FUORIONDA SU GIAMBRUNO BY "STRISCIA" - NELL'INTERVISTA SU “CHI”, LA DUCETTA HA SPEDITO UN PIZZINO: “STIMO MARINA E PIER SILVIO, NON LI CONSIDERO PERSONE OSTILI. L’OBIETTIVO DELL’OPPOSIZIONE CHE OGGI LI LUSINGA È USARLI CONTRO DI NOI. MA NOI CONOSCIAMO BENE QUESTI METODI, PERCHÉ SONO QUELLI USATI CONTRO SILVIO” - TREGUA O VELATA MINACCIA? “IL FATTO”: “QUANDO SI RIFERISCE AI ‘METODI’ UTILIZZATI CONTRO IL PADRE, SEMBRA AGITARLI CONTRO I BERLUSCONI RISPOLVERANDO IL CONFLITTO D’INTERESSI. UN MODO PER DIRE: SE I BERLUSCONI SI AZZARDASSERO A USCIRE DALLA MAGGIORANZA, NON LI PROTEGGEREBBE PIÙ…”

1. IL PIZZINO DI GIORGIA AI FIGLI DI BERLUSCONI: “NON FATEVI USARE DALLA SINISTRA”

 

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto Quotidiano”

 

pier silvio marina berlusconi

I rapporti sull’asse Roma-Arcore sono logori da tempo, almeno da quella tassa sugli extraprofitti bancari che è rispuntata con la calura estiva e il Ferragosto in arrivo. Lo sanno i collaboratori della premier, lo sanno ad Arcore. […]

 

 Il messaggio di Giorgia Meloni alla famiglia Berlusconi è chiaro: non fatevi usare dalla sinistra per colpirmi. Insomma, niente attacchi, diretti o indiretti, non vi conviene. Per farlo la presidente del Consiglio utilizza proprio uno strumento che i Berlusconi conoscono bene: un’intervista estiva a tutto campo a Chi, la rivista diretta da Alfonso Signorini e di proprietà di Mondadori, cioè dei Berlusconi.

 

GIORGIA MELONI - INTERVISTA A CHI

Commentando quella al Corriere della Sera di Marina Berlusconi in cui attaccava la destra per essere troppo estrema, a partire dal tema dei diritti civili, Meloni premette: “Sono settimane che si cerca di raccontare una sostanziale insofferenza di Marina e Pier Silvio Berlusconi verso il governo, ma non è la realtà che vivo io. Ho rapporti con entrambi, stimo entrambi e non li considero persone ostili”.

 

antonio tajani e giorgia meloni al senato

Poi però la premier ci tiene a specificare: “È quello che vorrebbe la sinistra, una delle sue tante speranze che non si realizzeranno. L’obiettivo dell’opposizione che oggi li lusinga è usarli contro di noi, per poi eventualmente usare qualcun altro contro di loro. Lo abbiamo già visto accadere”.

 

Poi il riferimento ai figli è diretto: “Ma noi, come Marina e Pier Silvio Berlusconi, conosciamo bene questi metodi, perché sono quelli usati anche contro Silvio. La sinistra continui pure a crogiolarsi nelle sue speranze, se li aiuta a sentirsi meglio in questo tempo difficile, ben venga”.

 

IL BACIO TRA GIORGIA MELONI E MARINA BERLUSCONI - MARTA FASCINA

Sembrerebbe una difesa d’ufficio ma in realtà dietro queste parole c’è un messaggio chiaro fatto trapelare ad Arcore: non fatevi usare dalla sinistra contro di me e quindi state attenti alle uscite pubbliche.

 

E per argomentare questa tesi, la premier usa proprio il padre Silvio Berlusconi: per Meloni i figli oggi sarebbero usati come con Gianfranco Fini, diventato il principale oppositore interno.

 

Non solo, la premier va anche oltre. Quando si riferisce ai “metodi” utilizzati contro il padre, pur sembrando contraria, sembra quasi agitarli contro i Berlusconi rispolverando il conflitto d’interessi. Un modo per dire, è la tesi di una fonte di governo, che se i Berlusconi si dovessero azzardare a uscire dal perimetro dell’attuale maggioranza, la premier non li proteggerebbe più.

 

LA PARTITA DEL CUORE NEL CENTRODESTRA - MEME BY SARX88

Non è un caso che queste parole arrivino a pochi giorni da alcune dichiarazioni in cui Pier Silvio Berlusconi ha fatto trapelare l’ipotesi di scendere in campo in politica chiedendo un cambio di passo nella leadership ad Antonio Tajani e dall’ipotesi di una tassa sugli extraprofitti su banche, energia, lusso e assicurazioni di cui i Berlusconi non erano stati informati e che non è piaciuta per niente a Forza Italia. […]

 

2. LA PREMIER SI CONFESSA A “CHI” E TENTA LA TREGUA COI BERLUSCONI

Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”

 

IL BACIO TRA GIORGIA MELONI E MARINA BERLUSCONI - MARTA FASCINA

Affida le sue confessioni a Chi. Appaiono come un flusso di coscienza che spazia dalla separazione con Andrea Giambruno alle riforme, anche se in realtà Giorgia Meloni non lascia nessuna parola al caso. E non è un caso che la lunga intervista sia stata consegnata in esclusiva al settimanale del gruppo Mondadori di cui Marina Berlusconi è presidentessa: prima delle vacanze estive manda segnali di pace ai figli maggiori del Cavaliere, azionisti inquieti del governo.

 

Proprio la figlia del fondatore di Forza Italia aveva bacchettato la premier e Fratelli d’Italia per le posizioni assunte sui diritti civili, spingendosi a dire che si sente più vicina alle scelte della sinistra moderata che a quelle dell’esecutivo.

 

antonio tajani e giorgia meloni al senato

Meloni, nelle pagine del magazine di gossip in uscita oggi, fa un’operazione di ricucitura. Con le sue parole prova a sciogliere quel ghiaccio che, nelle scorse settimane, ha irrigidito i rapporti con gli eredi di Berlusconi, che sono peraltro i maggiori finanziatori economici di Forza Italia.

 

«Sono settimane che si cerca di raccontare una sostanziale insofferenza di Marina e Pier Silvio verso il governo - dice la premier - ma non è la realtà che vivo io. Ho rapporti con entrambi, stimo entrambi, e non li considero persone ostili». Poi il cambio di registro quando addita un’opposizione «che oggi li lusinga per usarli contro di noi, per poi eventualmente usare qualcun altro contro di loro».

 

GIORGIA MELONI MARINA BERLUSCONI - MEME BY EDOARDO BARALDI

Tutto già visto, «metodi che conosciamo bene perché - e qui arriva anche l’omaggio che fa leva sui sentimenti - usati contro Silvio». La bonaccia viene cercata quando ormai l’idea della tassa sugli extraprofitti, non amata dagli azzurri e bloccata in passato dalla stessa famiglia Berlusconi, è tramontata.

 

Meloni vuole sminare il campo, almeno con Forza Italia, essendo costretta ogni giorno ad avere a che fare con le bordate che arrivano invece dall’altro alleato, Matteo Salvini. Quindi tra riunioni e Consiglio dei ministri, occasione forse per fare un punto con gli alleati, Meloni si prepara alla partenza raccontandosi al settimanale berlusconiano e tracciando un bilancio di questo primo anno da single. […]

 

 

GIORGIA MELONI - ANTONIO TAJANI - PATRIZIA SCURTI marina berlusconi piersilvio e silvio

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…