first lady g20 roma

UNA GIORNATA DA FIRST LADY – LE MOGLI (E I DUE MARITI) DEI LEADER IMPEGNATI AL G20 HANNO VISITATO IL COLOSSEO. POI TUTTE/I A VILLA PHAMPILJ PER UN PRANZO AL CASINO DEL BEL RESPIRO, E INFINE UN TOUR ALLA CAPPELLA SISTINA – CECCARELLI: “L'ESORDIO DI SERENA CAPPELLO PUÒ INTERPRETARSI COME L'OVVIA CONCESSIONE, IL RAGIONEVOLE RICONOSCIMENTO E LA NECESSITATA SOTTOMISSIONE A QUELL'ENTITÀ DEL TUTTO ALIENA AI CANONI TECNOCRATICI CHE È LA DEMOCRAZIA DEL PUBBLICO. PERCHÉ LA VITA, DOPO TUTTO, È PIÙ ASTUTA DEL POTERE…”

le first lady e i first husband a villa phampilj

1 - LE FIRST LADY AL COLOSSEO. LA VISITA DI BORIS JOHNSON PRIMA DEL G20

Da www.rainews.it

 

Mentre i potenti della terra si sono riuniti nella Nuvola di Fuksas, Serena Draghi ha accompagnato le signore Biden e Macron ma anche il first gentleman Heiko Von Der Leyen in una visita guidata al Colosseo, per poi spostarsi a Villa Pamphili, con pranzo nel seicentesco Casino del Bel Respiro, e nel pomeriggio alla Cappella Sistina.

 

G20 BIDEN DRAGHI E LE RISPETTIVE FIRST LADY

La sera Serena Cappello affiancherà il marito nella visita alle Terme di Diocleziano con gli altri leader tranne il presidente Usa Joe Biden e quello brasiliano Jair Bolsonaro e poi al Quirinale per la cena offerta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Domenica mattina il programma proseguirà in Campidoglio, con caffè alla panoramica terrazza Caffarelli, visita ai Musei Capitolini e pranzo nell'attigua Sala della Protomoteca.

carrie symonds al colosseo

 

Fin qui il programma ufficiale, con possibili fuori programma per le ospiti, tra le bellezze di Roma. Dodici i partner presenti di cui solo due uomini, il marito della cancelliera tedesca Angela Merkel, Joachim Sauer, e quella della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, Heiko von der Leyen.

brigitte macron

 

L'arrivo delle donne più potenti del mondo è passato in sordina tra i  residenti e i commercianti della zona, che della visita non sapevano nulla.  "Solo le sirene e le forze dell'ordine ovunque - dice Fausto,  78 anni e da sempre residente nella vicina via Claudia - per il resto niente di nuovo. Noi qui siamo abituati. Le First Lady? E chi le ha  viste?". Anche il premier Boris Johnson, grande appassionato della storia dell'antica Roma, ha visitato il Colosseo.

 

le first lady al colosseo

2 - UN TÈ CON JILL IL DEBUTTO DA FIRST LADY DI SERENELLA DRAGHI

Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”

 

Ebbene sì: anche i super tecnocrati, i più algidi, i più impassibili, prendono moglie. Nel caso di Mario Draghi, vuoi per privilegio vuoi per virtù, la condizione coniugale, che pure è in atto da quasi mezzo secolo, ha attraversato indenne sconvolgimenti tipo la fine della distinzione fra sfera pubblica e privata, così come sempre si è salvata dal cicaleccio gossippivoro che alimenta le perfidie di salotti e circuiti mediatici del potere romano.

serena cappello al colosseo

 

Con tale premessa il debutto di Lady Draghi sulla scena del G20 - per restare a un'impostazione istituzional- maschilista - costituisce un evento e non solo per la mole di impegni: ieri tè con signora Biden; oggi visita ai Fori e al Colosseo, quindi colazione al Casino dell'Algardi e poi musei vaticani, Cappella Sistina e forse shopping; domenica Campidoglio, ari-musei, Terrazza Caffarelli, povera moglie di premier, cui la tradizione di questi terribili eventi affibbia il compito di sciropparsi le altre mogli dei Grandi (e, novità, stavolta anche un paio di mariti).

 

Eppure, da un altro punto di vista, si può forse dire che tale frenesia di incombenze ha chiamato a sé Maria Serena, Serena e/o Serenella Cappello, e già l'identità multipla, insieme all'autonoma riservatezza che finora l'aveva schermata, dice più delle poche notazioni che di lei si incontrano nelle cronache.

G20 BIDEN DRAGHI E LE RISPETTIVE FIRST LADY

 

Che si è dedicata allo studio della letteratura inglese; e che proviene da una antica famiglia di patrizi veneti.  A quest' ultimo riguardo nessun giornalista resiste alla tentazione di ricordare la figura di sua antenata, Bianca Cappello, che nel cinquecento andò in moglie (anche) al Granduca di Toscana; ma quasi nessuno, a parte la benemerita Wikipedia , aggiunge che Bianca e il Granduca fecero una pessima fine, probabilmente avvelenati. Sempre dagli archivi, in mancanza di meglio, filtrano un paio di foto e qualche ricordo.

Mario Draghi con la moglie Serena Cappello

 

La prima immagine, recente, è dei coniugi Draghi al supermercato, nel carrello un paccone di croccantini per il bracco di casa, Buvech. Si conobbero da giovani, in montagna, e si vede che sono ancora molto uniti.

 

kim jeong suk la first lady coreana arriva al colosseo

La seconda foto risale a un G20 di ministri economici in Puglia e fuori dal teatro Piccinni lei gli sistema i capelli e lui sorride, cosa che in pubblico i tecnocrati si vietano fermamente. In quell'occasione testimonianze riferiscono che a Polignano, in un momento di relax, ha cantato con altri una canzone di Modugno e che a Bari, nella cripta della cattedrale di San Nicola, si è distesa a pregare per terra, al modo degli slavi. "Serena", infine, ha nome la società che conserva il patrimonio della famiglia Draghi. Ciò detto, molto lascia pensare che questo debutto se lo sarebbe volentieri risparmiato.

 

begona sanchez al colosseo

E tuttavia altrettanto, se non di più, autorizza a credere che quando il dovere chiama, e qui non si tratta tanto di far fare bella figura al marito, quanto di svolgere a suo modo un servizio per l'Italia, beh, l'imperativo, la coscienza, lo stile e comunque la scelta di famiglia - tecnocratica o titolata che sia - è di prendere un bel respiro e di mettersi a disposizione.

 

E di farlo, si può aggiungere, sotto gli occhi del mondo, letteralmente, che per una persona rimasta sempre felicemente nell'ombra, non è la cosa più facile, esposta all'immane, improvvisa pressione degli sguardi.

 

Va da sé che le first lady sono ormai soggetti di primaria importanza nell'odierna vita pubblica, ben oltre l'obsoleta funzione accessoria e il Comitato della Croce rossa. Accendono la fantasia, nutrono l'immaginario, accorciano le distanze, offrono modelli.

 

MARIA SERENELLA CAPPELLO E MARIO DRAGHI

In tal senso, rispetto a un comando così estraneo ai "normali" codici della visibilità politica qual è quello di Draghi e del suo governo, ecco che l'esordio di Serena Cappello, può interpretarsi come l'ovvia concessione, il ragionevole riconoscimento e la necessitata sottomissione a quell'entità del tutto aliena ai canoni tecnocratici che è la democrazia del pubblico. Perché la vita, dopo tutto, è più astuta del potere - e in fondo aveva ragione Draghi quando sul suo futuro disse: «Chiedetelo a mia moglie».

MARIA SERENELLA CAPPELLO E MARIO DRAGHIMARIA SERENELLA CAPPELLO E MARIO DRAGHI mario draghi con la moglie serena cappelloMARIA SERENELLA CAPPELLO E MARIO DRAGHI mario draghi serena cappello. kim jeong suk la first lady coreana arriva al colosseoermine erdogan al colosseo le first lady al colosseo

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)