giorgia meloni

GIRAMENTO DI MELONI - TELESE INTERVISTA LA DUCETTA DI FRATELLI D'ITALIA CHE ANNUNCIA: “NON MI RICANDIDERÒ A ROMA” E POI ATTACCA CALENDA: “MI RICORDA UN CLASSICO STEREOTIPO DEI FILM AMERICANI. IL BAMBINO RICCO CHE BULLIZZA LA RAGAZZA CON LA BORSA DI STUDIO”. “RENZI? SECONDO ME NON PRENDE UN VOTO, BERLUSCONI È UN SIGNORE” - “L’ARTICOLO DI MERLO? PER ATTACCARMI SI CERCA DI COSTRUIRE IL MOSTRO, MI HA ATTRIBUITO FRASI CHE NON HO MAI DETTO” - “LA MANOVRA PER LA METÀ È PIENA DI TASSE, PER L’ALTRA METÀ DELLO STATO CHE TI VESSA…” – VIDEO STRACULT: IL REMIX DEL COMIZIO DI SAN GIOVANNI

 

GIORGIA MELONI

Luca Telese per “la Verità”

 

Onorevole Giorgia Meloni, si sente cambiata dopo il dieci per cento in Umbria?

(Sorride). «No, per nulla. La cosa che mi stupisce è che adesso molti sono incuriositi da noi, da me. Scrivono ritratti, notano questo o quello...

 

E non le fa piacere, scusi?

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

«Molto, ovviamente. Però questa soddisfazione è accompagnata da una sensazione strana, comune a tutti coloro che hanno condiviso con me questa avventura. Vorrei dire a chi sta scoprendo adesso Fratelli d' Italia: "Buongiorno! Guardate che non siamo nati sotto un cavolo, non siamo nati ieri"».

salvini (d), con silvio berlusconi e giorgia meloni sul palco allestito in piazza maggiore a bologna 77

 

Ha questa sensazione?

«Faccio politica da qualche anno. Ho un gruppo dirigente e una squadra parlamentare di prim' ordine, abbiamo lavorato tanto senza che nessuno - non parlo della Verità - scrivesse una riga».

 

E adesso siete a due cifre.

«Sia nel dato delle regionali umbre sia nei sondaggi nazionali. Forse è il mondo che ha cambiato modo di guardarci, ma noi non siamo cambiati di una virgola. Siamo sempre gli stessi».

 

Ma lei che obiettivi ha, adesso?

giorgia meloni manifestazione contro il governo conte bis 1

(Sorriso, alzata di sopracciglio). «Non lo ha ancora capito, scusi? Lo ripeto da due mesi: andare al voto, cacciare questa maggioranza abusiva, vincere, dare un nuovo governo eletto e voluto dagli elettori».

 

francesco merlo foto di bacco (2)

Siamo nelle stanze del gruppo parlamentare di Fratelli d' Italia, a Montecitorio. Il day after del voto umbro si sta prolungando sulla giovane leader della destra italiana. L' inseparabile portavoce Giovanna Iannello gongola. Sembra la scena di un film. La Meloni già pensa alle prossime tappe: «Vincere anche in Emilia Romagna. E trovare le personalità vincenti in tre regioni nel mondo di Fratelli d' Italia».

 

giuseppe conte con giorgia meloni atreju 2019 2

Tutti scrivono di lei, e intanto lei ha querelato Repubblica per un ritratto caustico di Francesco Merlo.

«Non ho mai detto una parola su chi mi critica».

 

Le ha dato fastidio essere definita "reginetta di coattonia"?

GIORGIA MELONI AL SALONE DEL MOBILE

«Non mi fa né caldo né freddo. Merlo, fra l' altro mi definisce così da almeno tre anni. Ma qui per attaccarmi si cerca di costruire il mostro del quale poter scrivere. Mi sono state attribuite frasi che non ho mai pronunciato e cose che non ho mai fatto. Senza contare le allusioni sul fatto che esibirei mia figlia.

 

Le falsificazioni che ho denunciato sono di sostanza. Dire che considero gli omosessuali "orchi", che inciterei la gente ad andare "a prendere i rom casa per casa e tenda per tenda", che voglio "sparare sulle navi dei migranti", sostenere che io abbia bruciato libri.. questo contribuisce a costruire una maschera che non mi appartiene. Se mi dicono "coatta" la cosa non mi preoccupa. Invece qui c' è incitamento all' odio, che ha una ragione politica».

rom torre maura

 

Quale?

«Se dico che voglio affondare le navi sequestrate dalle Ong pongo un tema vero. Se oblitero con un timbro i libri che negano le foibe - lo feci da ragazza, ma lo rifarei domani - pongo un tema vero. Se dico che una bambina ha diritto a un padre e a una madre, non attacco gli omosessuali, pongo un tema vero».

 

matteo salvini giorgia meloni 2

E sui rom? A Torre Maura c' erano anche dei bambini nella famiglia contestata da Casapound...

«Bravo, da Casapound, non da me. Ed ecco, altro falso. Non sono mai stata - mai - in quei giorni a Torre Maura. Ma invece credo di difendere i bambini rom quando dico che se io portassi mia figlia a mendicare dovrebbero togliermi la potestà genitoriale».

GIACHETTI MARCHINI MELONI 1

 

I rom sono odiati.

«Non da me».

 

Affrontiamo una volta per tutte questo tema della romanità e della radice popolare.

GIORGIA MELONI BY LUGHINO

«L' accento romanesco ce l' ho, e non ho mai ritenuto di doverlo cancellare o correggere: Berlusconi parla con l' accento lombardo, Di Maio con quello campano, Franceschini in emiliano-romagnolo, Renzi in toscano: perché io dovrei vergognarmi di qualcosa?».

 

Nessuno lo pensa.

«Dice? La verità è che dal romanesco si arriva all' altro capo di accusa per colpirmi: si cerca di farmi passare per ignorante o cafona. Invece io sono orgogliosa di essere popolare e di aver studiato tutta la vita per colmare studi che non mi ero potuta permettere».

I MEME SULLE REGIONALI IN UMBRIA - DI MAIO - CONTE - SALVINI

 

Però ricorre spesso alla sua vena popolare come arma comunicativa.

«Questo è vero, e non ci trovo nulla di male. Fare politica significa anche educare, spiegare».

 

La sua scuola?

«Ho scelto un istituto alberghiero perché mi consentiva di studiare le lingue, Non ho studiato a Oxford, vengo da una famiglia umile, da ragazza ho fatto mille lavoretti».

 

Lei sospetta che una parte della stampa la consideri inadeguata.

BERLUSCONI MELONI SALVINI

(Ride). «Lo sospetto? No, ne sono certa. Per i parametri del "mainstream" io sono sbagliata a 360 gradi: destra, donna, quasi giovane, cresciuta in un quartiere popolare, pure bassa... Poi, diciamolo: per una certa intellighentia la destra deve essere brutta, sporca e cattiva. E ignorante».

GIORGIA MELONI E GIANFRANCO FINI

 

Cosa li fa soffrire?

«Che siamo quello che vorrebbero essere loro. Liberi e coraggiosi. Pensavano che quel popolo fosse loro monopolio, mentre ora arrivano primi solo nei quartieri chic».

 

È sarcastica, adesso?

«No, è tutto molto bello. Poi però c' è il mondo reale. E lì vinciamo noi».

 

È andata a Bibbiano prima di Salvini a sparare sul Pd.

SALVINI MELONI BERLUSCONI

«Sbaglia: è vero che ci sono andata per prima, ma non ho detto una parola su Zingaretti, e ne ho dette tante in difesa dei bambini. Non mi confonda con Di Maio!».

 

Dice di essere divulgativa ma ma non demagogica?

«Non ho mai sopportato chi, per esibire una presunta cultura, parla in modo che non si capisca nulla».

 

È anche lei una politica di professione.

«Certo. Ma il fatto che io fossi una persona qualunque mi aiuta a farmi capire. Vivo in periferia, giro senza scorta. Prima di dire "cuneo fiscale" mi mordo la lingua: quanti sanno di che parliamo?».

meme sulla crisi di governo salvini berlusconi meloni

 

Ci sono anche cose complicate.

«Certo. Pensi che ho studiato per provare a spiegare agli italiani la svendita della Banca d' Italia alle banche: più che rivalutazione, andrebbe chiamato un trucco per regalare sette miliardi e mezzo, 400 milioni di dividendi l' anno, alle banche.

 

Banca d' Italia gestisce 100 miliardi di riserve auree. Da quando è stata messa in mano ai privati, questo oro è diventato un tabù».

 

Voi chiedevate di portarlo tutto in Italia.

Luca Ciriani Giorgia Meloni e Tommaso Foti di Fratelli d'Italia al quirinale

«Chiedevamo soprattutto di dichiarare che la proprietà rimane degli italiani. E ovviamente ci hanno bocciato. E c' era ancora il governo gialloverde, pensi!».

 

Ma perché adesso state crescendo?

«Perché siamo coerenti. Il nostro successo di oggi è figlio del percorso lungo e chiaro».

 

Duellerà con Calenda per Roma, come vorrebbe Salvini?

«Non mi ricandiderò a Roma».

carlo calenda direzione del pd 4

 

Ma Calenda è un buon candidato per la sinistra?

(Ride). «Ogni giorno scrive cattiverie gratuite su di me, così, a freddo. Mi ricorda un classico stereotipo dei film americani sui liceali: il bambino ricco e opulento che bullizza la ragazza con la borsa di studio».

 

consultazioni giorgia meloni 1

E Renzi?

«Non prende un voto, secondo me».

 

Ma in quali regioni vuole mettere un suo uomo nel ruolo di candidato governatore?

«Anche donne, nel caso. Fratelli d' Italia deve selezionare i candidati di Puglia e Marche. Ma mi interessa anche la Toscana».

 

Non si sta allargando, adesso?

MATTEO RENZI

«Qualche candidato molto buono da esprimere lo abbiamo».

 

Ha già in mente un nome per la presidenza della Repubblica?

(Risata, sopracciglio). «Anche, ma questo non glielo dico».

 

Perché gli alleati dovrebbero concederle tutto questo potere?

giorgia meloni raimondo etro

«Nessuno deve concedere niente. Facendo due conti, la Lega governa 16 milioni di cittadini. Forza Italia sei, noi uno solo: in Abruzzo. Siamo un po' sottostimati».

 

Se il Pd perde in Emilia, che succede?

«Il governo non può far finta di nulla. E casca».

 

I rapporti con Salvini?

«Ottimi».

 

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI BY CARLI

Non è vero, ma mi dica di Berlusconi.

«È il primo che mi ha fatto i complimenti per il risultato in Umbria. Un signore».

 

Il sette per cento dei vostri elettori arrivano dal M5s.

GIORGIA MELONI E GIANFRANCO FINI

«Gente che ha capito di avere a che fare con i peggiori trasformisti della storia d' Italia. Volevo cambiare la politica, sono diventati cacciatori di poltrone. La gente lo capisce».

 

La prossima battaglia?

«Raccogliere 50.000 firme per l' elezione diretta del capo dello Stato».

 

Crede anche alla battaglia contro il «bancomat spione»?

«Assolutamente si. Me l' ha ispirata una vignetta del grande Federico Palmaroli, in arte Osho. C' era il bancomat con scritto sul display: "Che ce devi fa' co' tutti sti soldi?"».

 

Riecco la crociata contro le banche.

GIORGIA MELONI E GIANFRANCO FINI

«La gente non odia le banche, odia le ingiustizie. E anche io. Lei sa che le banche hanno contestazioni per evasione fiscale di miliardi di euro?».

 

Se finisce la rabbia, i voti che avete acquisito potrebbe scomparire. Ci pensa mai?

«Io non ho mai puntato sulla rabbia. Al contrario, io punto sull' amore degli italiani per questa terra, e sull' orgoglio che serve per difenderla. Certo, c' è anche molta rabbia e la comprendo: la gente è ancora offesa dai favoritismi, dalle discriminazioni, dalla difesa dei privilegi dei soliti noti».

IL LIMITE AL CONTANTE VISTO DA OSHO

 

E questa manovra?

«Diciamo che per metà è piena di tasse. E per l' altra metà dello Stato che ti vessa».

 

Quindi non ha paura che se l' economia riparte perderete un po' di questi voti.

«Temo che non accadrà. Se accadesse, sarei contenta per l' Italia».

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...