lopalco movida

SU E GIÙ DA LOPALCO - L'EPIDEMIOLOGO CORRE PER LE ELEZIONI IN PUGLIA, SI È FATTO LA CAMPAGNA ELETTORALE GRATIS GRAZIE ALLE OSPITATE IN TV IN QUANTO RESPONSABILE PER LA PANDEMIA. CONTRO DI LUI È PARTITO ANCHE IL FUOCO AMICO (CHIAMALO AMICO) DEI RENZIANI, CON L'EMENDAMENTO SULLA PARITÀ DI GENERE NELLE LISTE ELETTORALI, CHE LA REGIONE NON HA ANCORA ADOTTATO. E CONTE MINACCIA: ''SE NON SI UNIFORMA, INTERVENIAMO NOI CON IL COMMISSARIO''

 

 

1. L'EPIDEMIOLOGO IN CORSA CONTRO NEMICI E AMICI CHE NON RIESCONO A FERMARLO

Bepi Castellaneta per il ''Corriere della Sera''

lopalco

 

La sua strategia per arginare l' avanzata del virus in Puglia ha riscosso consensi, ma ha comunque diviso il fronte politico, visto che dall' opposizione sono partite non poche critiche con momenti di frizione anche accesi; la decisione di scendere in campo alle prossime elezioni regionali, invece, sembra aver paradossalmente ricucito antiche divisioni innescando nei suoi confronti un' avversione più o meno bipartisan. È questo lo scenario che si va delineando attorno al professor Pierluigi Lopalco, pugliese di Mesagne (Brindisi) e scienziato di fama mondiale, ordinario di Igiene all' università di Pisa, capo della task force istituita dalla Regione per contrastare l' epidemia.

 

LOPALCO

Contro di lui, il nuovo che avanza, lo studioso capace anche di imbracciare per un giorno una chitarra e improvvisare un pezzo rock dinanzi a un ospedale, insomma contro la carta giocata da Michele Emiliano al tavolo delle urne per confermarsi governatore, si è infatti alzato non soltanto il prevedibile fuoco di sbarramento dei prossimi avversari politici, ma anche l' inatteso fuoco amico di chi sarebbe chiamato a sostenerlo. Al punto che l' emendamento presentato dal centrodestra nell' ambito del disegno di legge sull' introduzione della parità di genere per stoppare la sua candidatura è stato approvato dall' opposizione e da un consistente drappello di franchi tiratori del centrosinistra.

 

Comunque sia, alla fine le sottili strategie elaborate per neutralizzare il fattore Lopalco e soprattutto la sua temutissima sovraesposizione mediatica si sono risolte in un nulla di fatto. Il sistema della doppia preferenza di genere da queste parti rimane un miraggio e tra i duemila emendamenti evaporati nel corso di una estenuante quanto includente maratona politica c' è anche quello che avrebbe potuto sbarrare la strada all' epidemiologo. Come dire: svanita la legge sparito anche l' inganno, inteso come manovra politica. Che in questo caso era mirata a fissare l' ineleggibilità per i «soggetti nominati a qualunque titolo nella task force della Regione Puglia».

 

Una modifica proposta da Forza Italia e approvata durante la notte con il plauso festante dell' opposizione e il contributo decisivo di una decina di franchi tiratori.

La maratona destinata a concludersi con lo stop definitivo alle velleità politiche dell' epidemiologo voluto da Emiliano non ha portato a nulla, se non a chiarire una volta per tutte che gli schieramenti politici lo vorrebbero confinato in laboratorio. Ma lo scienziato non ci sta e ribadisce l' intenzione di candidarsi.

 

lopalco

«Ritirarmi? Non ci penso neanche», taglia corto Lopalco. Il quale, pur usando l' arma dell' ironia, che aveva già dimostrato di maneggiare con perizia quando si era scontrato col candidato del centrodestra Raffaele Fitto, non le manda a dire. «Ho saputo tutto per caso - dichiara -, non sapevo di essere così importante, vuol dire che sto facendo bene; i miei amici - aggiunge - mi avevano messo in guardia, ma ormai ho deciso di mettermi al servizio della comunità: no, nessun passo indietro».

 

 

2. PARITÀ GENERE PUGLIA:CONTE, AGITE O INTERVENIAMO

Vincenzo Damiani per l'ANSA

 

governo Conte concede un'altra chance alla Puglia e attende una eventuale nuova convocazione del Consiglio regionale per dare l'ok alla doppia preferenza di genere che l'Assise pugliese martedì scorso non è riuscita ad approvare per il venir meno del numero legale. Ma se non dovesse esserci una soluzione positiva entro i primi giorni della prossima settimana, è già pronta una bozza di decreto dell'Esecutivo.

 

conte emiliano

"Non possiamo accettare - è l'aut aut del premier Conte - che la Regione Puglia non recepisca il principio fondamentale di parità tra uomo e donna per l'accesso alle cariche elettive. Lo Stato non può retrocedere sul punto". Il presidente del Consiglio, prendendo "atto delle disponibilità di alcuni gruppi regionali ad approvare urgentemente la norma", attende "che si completi il processo nelle prossime ore", ma il "governo", avverte, è pronto "ad esercitare i poteri sostitutivi".

 

Due le ipotesi al momento sul tavolo: un decreto legge o la nomina di un commissario. E' ormai una corsa contro il tempo per adeguare alla normativa nazionale il sistema elettorale della Puglia, senza incorrere in ricorsi che potrebbero annullare l'esito delle elezioni. Il governo Conte ha preparato una bozza del provvedimento che ha già incassato il parere positivo dell'Avvocatura, ma sono in corso ancora riflessioni politiche all'interno dell'Esecutivo giallo-rosso. L'ipotesi più accreditata è quella di un Dl che obblighi la Puglia a prevedere già per le Regionali di settembre la doppia preferenza di genere e l'inammissibilità delle liste elettorali che non dovessero rispettare la proporzione di genere 60/40.

 

conte emiliano

Non è escluso, però, che per "aggirare" l'ostacolo rappresentato da eventuali ricorsi, l'Esecutivo nomini, sempre attraverso un decreto, un commissario che provveda poi a sostituirsi al Consiglio regionale. Questa soluzione è caldeggiata da Italia Viva e dalla ministra Teresa Bellanova: "Non resta che una strada da percorrere - dice la titolare delle Politiche agricole - procedere alla nomina di un Commissario ad hoc con decreto del governo nazionale con esclusivo obiettivo di adeguare immediatamente la legge elettorale e garantire la pari opportunità uomo-donna nel nuovo Consiglio regionale". In Puglia, però, ci sono pressioni da entrambi gli schieramenti sul presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, affinché convochi entro il 5 agosto una nuova Assemblea per approvare la norma sulla parità di genere. Lo ha chiesto oggi, nuovamente, l'intero schieramento di centrodestra, ma anche "pezzi" della coalizione di centrosinistra.

 

raffaele fitto

"Deve essere il Consiglio regionale a modificare la legge elettorale della Puglia per introdurre la preferenza di genere", avvertono Raffaele Fitto, candidato presidente del centrodestra alla Regione Puglia, insieme con Lega, FI, FdI, Udc e Nuovo Psi. Gli esponenti dell'opposizione proseguono sollecitando "il presidente del Consiglio, Mario Loizzo, a convocare immediatamente la seduta: tutto il centrodestra - evidenziano - è pronto a votare la proposta della Giunta Emiliano, così come è stata approvata dalla Commissione". Stessa richiesta di convocare una nuova seduta del Consiglio è arrivata dalla civica "Senso Unico" che sostiene il governatore uscente Michele Emiliano.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."