UN GOVERNISSIMO GUIDATO DA DRAGHI? SALVINI ORA CI PENSA - IL RETROSCENA DELLA "STAMPA": IL LEADER LEGHISTA COMINCIA A CREDERE CHE RENZI FACCIA SUL SERIO. "NON SI PUÒ PIÙ ESCLUDERE NULLA, NEPPURE UN GOVERNO ISTITUZIONALE TANTO NON CI FARANNO VOTARE. L'EX GOVERNATORE DELLA BCE E' L'UNICO NOME PER SALVARE L'ITALIA" – MA IL CAPITONE PARLA DI "VIRGOLETTATI FANTASIOSI" E DICE DI NON RICONOSCERSI NEI RETROSCENA DI ALCUNI QUOTIDIANO CHE RIGUARDANO IL FUTURO DEL GOVERNO

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AMEDEO LA MATTINA per la Stampa

 

«Adesso non si può più escludere nulla, neppure un governo istituzionale». Matteo Salvini comincia a credere che Matteo Renzi faccia sul serio.

salvini con la mascherina di borsellino salvini con la mascherina di borsellino

 

Il leader della Lega, e anche Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, non hanno mai pensato che il capo di Italia Viva sarebbe arrivato alla rottura. Il loro mantra è sempre stato che l' ex segretario del Pd avesse montato una «manfrina» per trattare «strapuntini», un rimpasto, ministri, nomine e posti di potere ma senza abbattere il Conte bis. Al massimo, ha sempre ripetuto l' ex ministro dell' Interno, sarebbero arrivati ad un Conte ter.

 

Mai però avrebbe immaginato l' ipotesi di un' uscita di scena del premier e di trovarsi di fronte a una situazione politica che sembra precipitare in una crisi al buio.

Salendo ieri sull' aereo che lo ha portato a Palermo, Salvini ha iniziato a toccare con mano che potrebbe presto arrivare il momento di dover decidere cosa fare se si materializzassero le condizioni di un' uscita di scena di Giuseppe Conte.

 

Mattarella Draghi Mattarella Draghi

Nel pomeriggio, tra un incontro e l' altro con i suoi deputati siciliani, il governatore Musumeci e il presidente dell' Ars Micciché, davanti alle telecamere ha ripetuto che «il dramma è che Conte, Renzi e compagnia invece di preoccuparsi dell' emergenza coronavirus, si stanno scannando per rimpasti e poltrone: è veramente vergognoso». E che «la via maestra sono le elezioni».

 

Draghi Draghi

Niente governi di larghe intese. «Sicuramente - ha precisato arrivando a Palazzo del Normanni - io non governo con il Pd che ha stracciato i decreti sicurezza, vuole abolire quota cento per le pensioni ed è per la liberazione delle droghe leggere». «Quello che vedo è un teatrino imbarazzante», ha detto durante la visita in via D' Amelio per ricordare Paolo Borsellino, il magistrato ucciso dalla mafia.

 

Poi, spente le telecamere, sono state più mirate le riflessioni di Salvini nel corso della sua prima giornata palermitana (questa mattina sarà nell' aula bunker dell' Ucciardone per l' udienza preliminare del processo Open Arms).

 

Intanto si rende conto che una maggioranza di centrodestra autosufficiente, con dei "responsabili" in libera uscita, è molto difficile da realizzare.

 

Dopodiché esclude che si vada al voto. «Sicuramente non ci faranno votare», ha aggiunto nelle sue conversazioni con alcuni interlocutori. Se si creasse lo stallo e Conte venisse fatto fuori, allora bisognerebbe prendere in seria considerazione la possibilità di sostenere dall' esterno un esecutivo istituzionale o di emergenza nazionale. Di una cosa il capo del Carroccio ha detto di essere certo: «Bisogna impedire che rimangano altri due anni, per il bene del Paese. Questo governo fa danni e dobbiamo mandarlo a casa». E questa comincia a sembragli la volta buona, grazie a Renzi.

salvini renzi salvini renzi

 

«Tolto di mezzo Conte - ha spiegato Salvini - si potrebbe aprire la possibilità di un governo superpartes e a quel punto valuteremo il da farsi».

 

Guidato da chi? «L' unico che può salvare il Paese è Mario Draghi». È un nome secco che Salvini ha fatto spesso.

 

MATTEO RENZI L'ARIA CHE TIRA MATTEO RENZI L'ARIA CHE TIRA

Altre ipotesi non sono contemplate, altri nomi di personalità istituzionali come ad esempio quella dell' ex presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia. Solo l' ex presidente della Bce avrebbe l' autorevolezza di traghettare l' Italia in questo momento di profonda crisi economica e la capacità di gestire al meglio le risorse del Recovery Fund. Di fronte alla possibilità di richiamare Draghi in servizio per il Paese, Berlusconi sarebbe più che favorevole. La stessa Meloni non potrebbe tirarsi indietro. Salvini ne è convinto. Non sarebbe un semplice governo delle larghe intese tra partiti.

 

Ma con quali ministri? Nella Lega escludono ovviamente ministri politici, espressione dei partiti pronti a sostenere questa nuova esperienza politica, ma si pensa ad esponenti di area e di alto livello.

mario draghi al meeting di rimini 5 mario draghi al meeting di rimini 5

 

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