IL GOVERNO E'...MOBILE - BERLUSCONI SI ALLINEA A SALVINI SULLA RIFORMA SUGLI IMMOBILI NON ACCATASTATI VOLUTA DAL PNRR E FA VOTARE FORZA ITALIA CONTRO IL GOVERNO - DRAGHI CHIAMA SILVIO: ''NON CI SARANNO NUOVE TASSE''. OTTENUTA LA RASSICURAZIONE CHE IL GOVERNO NON RISCHIA UNA CRISI NEL BEL MEZZO DI UNA GUERRA, DRAGHI È ANDATO DRITTO SULLA SUA STRADA. E LA RIFORMA PASSA IN COMMISSIONE PER UN SOL VOTO. A MARZO, IN AULA, LA RESA DEI CONTI...

-

Condividi questo articolo


Marco Conti per “il Messaggero”

 

draghi berlusconi draghi berlusconi

Poche cose, come l'eventualità di nuove tasse sulla casa, si trasformano in una sorta di irritante drappo rosso sventolato sotto il naso di Silvio Berlusconi. Consapevole di ciò, Mario Draghi ieri ha alzato il telefono e chiamato ad Arcore il Cavaliere spiegandogli che nella riforma del catasto non sono previste nuove tasse, tantomeno sulla prima casa, e che si tratta della necessità di ammodernare un sistema che ormai crea profonde iniquità.

 

GELMINI CARFAGNA BRUNETTA GELMINI CARFAGNA BRUNETTA

Non solo perché ci sono in Italia tanti immobili non accatastati, ma anche per le differenze di rendita che si registrano tra i centri urbani e le periferie. Consapevole di non riuscire a scalfire la compattezza del centrodestra, che ha presentato l'emendamento a triplice firma dei capigruppo Molinari (Lega), Barelli (FI) e Lollobrigida (FdI) - (Maurizio Lupi alla fine ha ritirato il sostegno di Noi con l'Italia) - Draghi ha spiegato l'urgenza del provvedimento che non può essere rinviato sine die perchè compone il pacchetto di riforme contenute nel Pnrr.

 

riforma del catasto 9 riforma del catasto 9

Ricevute implicite rassicurazioni sulla volontà di Berlusconi di sostenere il governo e di non aprire una crisi nel bel mezzo di una guerra che sta sconvolgendo l'Europa, il presidente del Consiglio ha deciso di tirare diritto lasciando al centrodestra l'onere e l'onore di una battaglia identitaria che tuttavia Lupi, ex azzurro ed ex ministro, definisce «incomprensibile» ritrovandosi nella considerazione del ministro Brunetta (FI).

 

IL PANTANO

Dal voto di ieri il centrodestra è uscito sconfitto di un solo voto e in molti, nello stesso centrodestra, hanno tirato un sospiro di sollievo perchè si è evitato di ripetere esperienze passate nelle quali anche il Pd aveva messo del suo mandando in minoranza palazzo Chigi.

 

matteo salvini silvio berlusconi meme by carli matteo salvini silvio berlusconi meme by carli

Dopo l'ultimatum di Draghi di due settimane fa, i partiti della maggioranza sembrano muoversi con attenzione avendo cura di non spingersi troppo oltre. Così ha fatto ieri il centrodestra che però ha dimostrato di sapersi ritrovare su alcune battaglie e, soprattutto, che Forza Italia non ha nessuna intenzione di lasciar andare la Lega ad un ruolo di opposizione insieme a FdI.

 

Il tono ultimativo usato il giorno prima dalla sottosegretaria al Mef in quota Leu, Cecilia Guerra, «o si vota la riforma del catasto o si va tutti a casa», ha suscitato più di un sospetto dentro lo stato maggiore di Forza Italia che continua a negare sia per loro praticabile una maggioranza Ursula.

DRAGHI BERLUSCONI DRAGHI BERLUSCONI

 

 

 

 

Ovvero un governo sostenuto da una maggioranza che va da Leu a FI - passando ovviamente per Pd, Iv e centristi - escludendo non solo FdI ma anche la Lega di Salvini. Resta il fatto che ieri la sottosegretaria non ha partecipato all'ultimo tentativo di mediazione e che l'accordo non si è comunque trovato.

 

Non solo, ora sul resto della delega fiscale il centrodestra annuncia battaglia e votare gli oltre quattrocento emendamenti non sarà facile. Come sarà complicato rispettare la data del 28 marzo quando la riforma è attesa nell'Aula della Camera. Spingersi però oltre la guerriglia parlamentare sarà complicato anche perchè una guerra vera è alle porte dell'Europa.

 

meme del presepe con matteo salvini giorgia meloni silvio berlusconi meme del presepe con matteo salvini giorgia meloni silvio berlusconi

L'avvicinarsi delle elezioni inizia però a farsi sentire e, stante la legge elettorale in vigore, i tre partiti del centrodestra faticano a non ritrovarsi malgrado siano due in maggioranza e uno all'opposizione. Anche se dentro FI la spaccatura è ormai evidente tra i filo-governo e i filo-coalizione, il rischio per Draghi più della crisi è il pantano. Quello che ieri, con coraggio, ha evitato chiedendo il voto in commissione, ma che non è detto funzioni per altri dodici mesi.

riforma del catasto 7 riforma del catasto 7 House of Crucci - Berlusconi, Meloni, Salvini, Renzi, Mattarella House of Crucci - Berlusconi, Meloni, Salvini, Renzi, Mattarella riforma del catasto 8 riforma del catasto 8 salvini meloni berlusconi salvini meloni berlusconi riforma del catasto 6 riforma del catasto 6

silvio berlusconi mario draghi 1 silvio berlusconi mario draghi 1 MARIO DRAGHI E SILVIO BERLUSCONI MARIO DRAGHI E SILVIO BERLUSCONI BERLUSCONI DRAGHI BERLUSCONI DRAGHI MARIO DRAGHI E SILVIO BERLUSCONI MARIO DRAGHI E SILVIO BERLUSCONI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...