matteo renzi farnesina

GOVERNO SULL’ORLO DI UNA CRISI DI RENZI – IL NUOVO OBIETTIVO DI MATTEUCCIO È LA FARNESINA! IL SENATORE SEMPLICE DI RIGNANO VORREBBE SCIPPARE IL MINISTERO DEGLI ESTERI A DI MAIO, PER DARE UN SENSO ALLA SUA PARTECIPAZIONE AL GOVERNO DEL TIRARE A CAMPARE - IL PD SE LA RIDE. E POI CHE SI FA CON LUIGINO? E SOPRATTUTTO, CI SI PUÒ FIDARE DI UN RENZI RI-GALVANIZZATO DAGLI INCONTRI CON I POTENTI DEL MONDO?

Vittorio Macioce per “il Giornale”

 

matteo renzi assemblea nazionale di italia viva 7

La smania di Matteo Renzi arriva fino al ministero degli Esteri. Cosa accade quando pensi di essere un fuoriclasse e non te ne va più bene una? Ti sbatti, ti arrovelli, maledici, ti ingrugnisci, le provi tutte, convinto che prima o poi la ruota della fortuna girerà, basta che una delle tante mosse messe sulla scacchiera ti porti a dama.

 

luigi di maio xi jinping

Se poi il carattere è di uno che non si arrende allora rilanci ad oltranza, alzando la posta sempre più su. Renzi si sente prigioniero di un inspiegabile insuccesso. La scommessa di lasciare il Pd si sta rivelando un azzardo che non paga. Stare in una maggioranza di governo senza lasciare un segno lo snerva. L' immobilismo per lui puzza di morte. Non si accontenta di vivacchiare in attesa di tempi migliori. Non è da lui. Deve fare qualcosa. Cosa? Quello che tutti i giorni ripete a chi gli sta vicino è un aut aut. È un bivio. È bianco o nero. O fa cadere il governo o si prende in qualche modo il governo.

 

farnesina

Tutti e due gli scenari sono un salto nel vuoto. Far saltare il banco significa affrontare il mare aperto, gettarsi in una prospettiva elettorale, con la speranza di acquartierarsi al «centro» e cercare poi sponde finora considerate contronatura, con un' inversione verso destra.

VLADIMIR PUTIN LUIGI DI MAIO

L' altra è ancora più spericolata. È dare scacco matto a tutti con un pedone. La suggestione è questa: regalare un volto renziano al Conte bis.

 

Non può chiaramente prendere il posto del premier. Quello di cui ha bisogno è un rimpasto. In questi giorni se ne sta parlando. Conte conosce la partita. Il Pd sghignazza sulle ambizioni di Italia viva. Gli uomini intorno a Zingaretti fanno sapere con sarcasmo che il rimpasto si può pure fare, ma a un partitino che risica un due per cento di consensi gli lasciano un ministero, meno di quelli che ha ora.

 

renzi zingaretti

È questo il punto. Quello che interessa a Renzi è appunto un ministero. L' importante è che sia quello giusto, uno che pesa, uno che conta. Un ministero in grado di accogliere un peso massimo come lui. La smania di Renzi allora ha un indirizzo preciso: ministero degli Esteri.

Renzi alla Farnesina darebbe un senso a questo governo del tira a campare. Immaginatelo. Nel bene o nel male avrebbe tutto un altro spessore.

LA PAPPAGORGIA DI MATTEO RENZI

 

Renzi che disegna la politica estera, che siede con i potenti del mondo, che ritrova un ruolo, una missione, una centralità, un carattere. Renzi che tornerebbe finalmente protagonista.

Questa idea da un po' di tempo stuzzica Matteo. Il problema è riuscire nell' impresa. Che fare per esempio di Giggino Di Maio? Lo mandi a casa? Lo cacci via dopo che ha già perso la leadership dei Cinque Stelle? Perché no.

mike pompeo luigi di maio

 

nicola zingaretti giuseppe conte

Di Maio ormai è un fantasma grillino. È uno sconfitto. Grillo lo ha delegittimato in pubblico, Casaleggio in privato dice che ormai è perso. Non è più una figura spendibile. La politica è cinica e quando ti vede in ginocchio fa in fretta a darti l' ultimo calcio. I renziani sono insomma convinti che la sorte di Di Maio non sia un problema.

 

MATTEO RENZI IN SENATO

La vera partita è con il Pd. È a loro che bisogna mettere paura. Zingaretti per disinnescare i ricatti di Matteo punta sulla pattuglia dormiente di «responsabili» al Senato. Un gruppo centrista pronto a soccorrere il governo in caso di bizze renziane. Ma queste truppe ci sono? Sono pronte? Si sveglieranno in tempo? È qui che Renzi vede uno spazio d' azione. Il suo magari è un bluff, ma qualcuno deve andare a vederlo. Quello che è certo è che Matteo ogni giorno sta giocando con il fuoco. Il piromane ora vuole renzizzare il governo. O gli tolgono il cerino di mano, o lo assecondano o prima o poi brucerà tutto.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?