pensioni giancarlo giorgetti durigon salvini

IL GOVERNO VA IN TILT SULLE PENSIONI – IL TESORO, ALLA DISPERATA RICERCA DI RISORSE PER LA MANOVRA, VUOLE METTERE MANO ALLE FINESTRE PER LE PENSIONI ANTICIPATE. MA DALLA LEGA AVVERTONO: “C'È QUALCUNO ALLA RAGIONERIA CHE CERCA SEMPRE DI INNALZARE LA SOGLIA, NON È TEMPO DI INTERVENTI” – IN QUESTO CAOS, GIORGETTI ASSICURA: “APPROVEREMO IL PIANO DA CONSEGNARE ALL'EUROPA ENTRO METÀ SETTEMBRE” (QUESTA CE LA SEGNIAMO) – NELLA TRATTATIVA CON L'UE PER OTTENERE UNA DELEGA PESANTE PER FITTO MELONI SCARICA I BALNEARI…

Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera e Francesco Olivo per “La Stampa”

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti

L'ingrato compito di evitare il cortocircuito ieri è toccato a Giancarlo Giorgetti: «Approveremo il piano da consegnare all'Europa entro metà settembre». Il ministro di lotta e di governo, custode dei conti e vicesegretario della Lega, deve tenere a bada una maggioranza che non vuole assumersi la responsabilità dei sacrifici che verranno.

 

Complici le nuove regole, il governo deve reperire parte delle risorse per la prossima legge di bilancio da entrate o tagli di spesa. Per i tecnici del Tesoro la prima voce in agenda sono le pensioni che assorbono più di un terzo del bilancio pubblico. Per risparmiare almeno un miliardo di euro basterebbe aumentare da tre a sei o sette mesi i tempi per l'accoglimento delle domande di pensione anticipata. Ma per Matteo Salvini - fedele al mantra «cambiamo la legge Fornero» - si tratta di soluzioni indigeste.

 

iter della legge di bilancio - la stampa

«C'è qualcuno alla Ragioneria che cerca sempre di innalzare la soglia. Non è tempo per questi interventi», dice il fedelissimo Claudio Durigon, e vai a sapere quale sia l'arco temporale a cui pensa. Nota a margine numero uno: questa settimana si insedia il nuovo Ragionere capo (Daria Perrotta) dopo le dimissioni di Biagio Mazzotta, inviso a Giorgetti. Nota a margine numero due: Durigon, oltre ad essere sottosegretario al Lavoro, è anche l'ex leader dell'Ugl, il principale sindacato di destra […]

 

Insomma, l'autunno deve ancora iniziare e Giorgia Meloni è già in affanno. […] Per rifinanziare gli sgravi fiscali in vigore (lo certificano i conti dell'Ufficio parlamentare di bilancio) servono 18 miliardi di euro. Allo stesso tempo per rispettare il nuovo patto di stabilità bisogna garantire dieci miliardi fra nuove entrate o tagli di spesa.

 

claudio durigon foto di bacco (5)

Eppure nella maggioranza non si parla che di soldi da spendere. Per allargare il bonus mamme alle lavoratrici autonome (lo promette Fratelli d'Italia), per aumentare le pensioni minime (un vecchio cavallo di battaglia a Forza Italia), per allargare ancora il forfait al 15 per cento alle partite Iva (richiesta della Lega).

 

Come testimonia la citata precisazione del Tesoro sui tempi, il rumore di fondo delle promesse dovrà tenere conto degli impegni europei. Per Giorgia Meloni la faccenda quest'anno è anche politica. Nelle prossime due settimane, mentre Giorgetti negozierà con il commissario Paolo Gentiloni la "traiettoria tecnica" con cui l'Italia si impegnerà a rispettare i vincoli europei per sette anni, Meloni cercherà di ottenere dalla numero uno Ursula von der Leyen una delega pesante nella nuova Commissione […]

 

Ne ha parlato ieri a Palazzo Chigi con Raffaele Fitto, ministro degli Affari europei e candidato italiano a quella poltrona. La partita è un complicato do ut des, in cui con tutta probabilità entrerà anche la soluzione alla vicenda delle concessioni balneari. Fin qui la premier ha tentato di difendere le ragioni della lobby, e il no alle gare.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto

E però nel frattempo le sentenze che impongono la prevalenza del diritto comunitario hanno avuto la meglio, fino al punto da spingere diversi tribunali amministrativi ad accogliere i ricorsi e imporre la messa al bando delle autorizzazioni in scadenza.

 

L'incontro con Fitto avrebbe sancito la decisione di Meloni di dire sì alle norme (forse un decreto) che dovrebbero porre fine al lungo braccio di ferro con Bruxelles. Saranno approvate dal Consiglio dei ministri di questa settimana (ancora incerto), o più probabilmente dal successivo.

 

STABILIMENTI BALNEARI

[…] Meloni però vuole evitare di essere sconfessata dagli alleati un minuto dopo il sì a Bruxelles. Per questo chiede un accordo blindato: se ne parlerà nell'incontro programmato questo venerdì con Salvini e Antonio Tajani.

raffaele fitto giorgia meloni MANOVRA FINANZIARIA - LA STAMPA

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?