mario draghi luciana lamorgese roberto fiore giuliano castellino matteo piantedosi

GREEN PASS E LAMORGESE NON SI TOCCANO – PER DRAGHI CANCELLARE FORZA NUOVA NON SERVE A NULLA - IL CONFLITTO TRA IL VIMINALE E IL PREFETTO DI ROMA, MATTEO PIANTEDOSI, EX CAPOGABINETTO DI SALVINI: A COSA È SERVITA LA LINEA “NON INTERVENTISTA” DELLA DIGOS - IL CRUCCIO DI MARIOPIO PER L'AMPIA RISONANZA CHE SUI MEDIA TROVA LA MINORANZA NO VAX E NO PASS, DIMENTICANDO L’80% DI ITALIANI VACCINATI – ALTRO CRUCCIO: 40 MILA AGENTI TRA POLIZIA, CARABINIERI, FINANZA NON SONO IMMUNIZZATI – AVVISO AI NAVIGATI: PER IL VIMINALE È ALLERTA MASSIMA PER I POSSIBILI SCONTRI ALLE MANIFESTAZIONI DI SABATO, A ROMA

mario draghi

DAGOREPORT

 

Non ha alcun dubbio Mario Draghi. È convintissimo, in barba a manifestazioni e proteste, che il Green pass sia la migliore soluzione possibile per permettere all'Italia di ripartire in sicurezza, nonostante il Covid.

 

giuliano castellino e roberto fiore assalto alla cgil

Eppure una fetta (minoritaria) del Paese sembra non coglierne l'importanza. Sono molti i ristoratori che non lo chiedono ai clienti, e come loro molti altri esercenti. I controlli sono molto blandi: chi scannerizza il codice del pass quasi mai chiede un documento per una controverifica sull'identità. Senza contare che 40 mila agenti delle Forze dell'ordine (polizia, carabinieri, finanza) non è vaccinato.

 

LUCIANA LAMORGESE

Lo rileva Paolo Russo su “La Stampa”: “L'ultimo rilevamento preciso risale a metà settembre, ma calcolando un aumento di circa il 10% dei vaccinati a partire da quella data, senza antidoto sarebbero ancora circa 20 mila carabinieri su 81mila.

 

matteo piantedosi matteo salvini armando siri

Se gli uomini dell'Arma sembrano i più recalcitranti a mostrare il braccio, di resistenti al vaccino ce ne sono comunque mica pochi anche tra i poliziotti: 14 mila su 98mila. Va leggermente meglio tra i finanzieri, dove a non aver assunto nemmeno la prima dose sono in cinquemila su 58mila divise grigie”.

roberto fiore

 

E conclude: “Questo perché le forze dell'ordine finirono all'inizio della campagna tra la categorie da vaccinare in via prioritaria per essere poi depennate anche da questa lista. Senza che nessuno provasse nemmeno a includerli, insieme ai sanitari, tra chi il vaccino deve farlo obbligatoriamente. Forse perché già allora qualcuno temeva defezioni difficili poi da gestire”.

 

mario draghi

SuperMario è infastidito poi dall'ampia risonanza che sui media trovano no vax e no pass. Più di 43 milioni di italiani hanno completato il ciclo vaccinale, si tratta dell'80,63% della popolazione over 12. Eppure tv e giornali "pompano" quella minoranza rumorosa, demenziale, svalvolona o cospirazionista che non vuole vaccinarsi e scapoccia per il green pass.

matteo piantedosi prefetto di roma foto di bacco

 

Una narrazione giornalistica che non fotografa la reale situazione italiana. Uno scenario che ha allertato anche Silvio Berlusconi che si sarebbe lamentato con i suoi dell'abbondante copertura data ai no vax sulle sue tv (capito Mario Giordano, Veronica Gentili, Nicola Porro, etc?).

 

gabrielli salvini piantedosi

Dopo la manifestazione di sabato scorso, gli scontri e l'assalto alla Cgil, qualcuno al Viminale ha dovuto portare a Draghi delle spiegazioni. Nel resoconto a palazzo Chigi, sarebbero emerse delle "inefficienze" dovute alle incomprensioni tra i funzionari del ministero dell'Interno e il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. Quest'ultimo aveva consigliato di presidiare i punti "sensibili" (Cgil compresa) con i mezzi blindati. Ma evidentemente al Viminale hanno sottovalutato il suo avvertimento o lo hanno volutamente ignorato. Chissà.

giuliano castellino

 

Certo Piantedosi, ex capo di gabinetto dell'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini, e nominato prefetto grazie ai buoni rapporti con il leghista, non gode di grande ascolto nel ministero guidato da Luciana Lamorgese, che di Salvini è bersaglio preferito. Al Viminale il Prefetto non ha molti simpatizzanti. Ai tempi di Salvini ministro dell'Interno qualcuno ricorda i rapporti non idilliaci del "Capitone" con l'allora capo della Polizia, Franco Gabrielli, oggi Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica e braccio destro di Draghi.

 

baci e saluti romani i no green pass a roma

Il necessario coordinamento tra istituzioni deve averne risentito, al punto che non sono state organizzate riunioni preventive tra Prefettura e Interno. La Digos, ben informata dai suoi agenti "infiltrati", sapeva l’aria che tirava tra i gruppi di estrema destra, sabato scorso a Roma. Approfittare della “copertura’’ di diecimila pacifici manifestanti (pochi giovani, molte di mezza età) che criticano il vaccino e vivono il Green Pass come una forma di costrizione, per prendere la testa del corteo e indirizzarli verso i bersagli da colpire.

ROMA SCONTRI ASSALTO ALLA SEDE CGIL

 

“Sono persone a cui del vaccino non importa. Interessa più che altro la contestazione al sistema” ha dichiarato alla ‘’Stampa” Alberto Nobili, capo del pool Antiterrorismo della procura di Milano. ‘’Puntano a cavalcare il malcontento di migliaia di persone, farlo proprio e farsene portavoce. Si tratta di un boccone ghiotto, una sorta di successo elettorale”.

 

controllori di green pass 6

La linea “non interventista” del Viminale ha fatto sì che la componente eversiva acquattata tra i manifestanti uscisse fuori dal corteo per portare l’assalto alla sede della Cgil,  ottenendo così due risultati: l’arresto dei vari Fiore e Castellino da un lato, dall’altro evitare di fare di tutta l’erba un fascio, scongiurando così una azione di repressione poliziottesca sui 10mila incolpevoli manifestanti con il conseguente “martire no vax” in prima pagina il giorno dopo.

 

enrico letta foto di bacco (9)

Ecco perché Luciana Lamorgese e i suoi funzionari del ministero per Draghi non si toccano. E Salvini e Meloni possono mettersi l'anima in pace: il ministro resta al suo posto. Mariopio ha spiegato loro che ci potrebbero esserci "rimaneggiamenti" nella composizione del governo solo dopo l'elezione del nuovo presidente della Repubblica.

controllori di green pass 8

 

Sullo scioglimento di Forza Nuova, Draghi ha detto di aspettare, prima di decidere, gli esiti del lavoro della magistratura. Ma la sua idea è che cancellare un partito non serva a nulla. Dalle ceneri di Forza Nuova può nascere un'altra sigla, nuovi simboli, stessi sostenitori. E allora cosa facciamo, rincorriamo i neofascisti chiudendogli ogni volta il partitello di turno?

 

no green pass a roma 11

Il teorema Draghi va oltre: bisogna "disarmare e non cancellare". Anche per questo il presidente del Consiglio è rimasto sorpreso dall'ingenuità politica di Enrico Letta che, per primo, ha invocato la soppressione di Forza Nuova. Come se non sapesse che un "contenitore nero" esce dalla porta e riemerge dai tombini.

 

Avviso ai navigati: per il Viminale è allerta massima per i possibili scontri e sommovimenti di piazza durante la manifestazione della Cgil a Roma.

meme mario draghino green pass a roma 1ivan draghino green pass a roma 4no green pass a roma 12no green pass a roma 13manifestazione no green pass a roma 87manifestazione no green pass a roma 88no green pass a roma 14no green pass a roma 15no green pass a roma 16no green pass a roma 17no green pass a roma 3controllori di green pass 7controllori di green pass 5

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...