giorgia meloni luca trapanese

INDOVINA CHI VIENE A CENA – LUCA TRAPANESE, ASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI DI NAPOLI, GAY E PAPÀ SINGLE DI UNA BAMBINA CON LA SINDROME DI DOWN, HA SCRITTO UNA LETTERA-APERTA A GIORGIA MELONI PER PARLARE DI ADOZIONI: “VIENI A TROVARCI, SEI UNA MAMMA ANCHE TU, E VEDRAI CHE SIAMO UNA FAMIGLIA COME LE ALTRE” – LA LEADER DI FRATELLI D’ITALIA HA RISPOSTO: “INVITO A CENA ACCETTATO. TIFO PER TE E ALBA, MA NON CAMBIO IDEA”– LA CONTROREPLICA: “LA FELICITÀ DI UN BIMBO NON DERIVA DAL NUMERO DI GENITORI...”

1 – LA LETTERA DI MELONI AL PAPÀ GAY E SINGLE: «AMMIRO LA TUA STORIA, MA DUE GENITORI SONO MEGLIO DI UNO SOLO»

Da www.open.online

 

luca trapanese e la figlia

«Ciao Luca. Ti rispondo volentieri perché, al netto della differente appartenenza politica, ammiro la tua storia e tifo per te ed Alba». Si apre così la lettera con cui Giorgia Meloni ha risposto a Luca Trapanese, papà single e gay, che cinque anni fa ha adottato Alba, una bambina affetta da sindrome di down. Nei giorni scorsi, Trapanese, che è anche assessore comunale a Napoli, aveva scritto una lettera alla leader di Fratelli d’Italia per chiedere un confronto sul tema delle adozioni per i single, spiegando in un’intervista a Open come affronterebbe la discussione.

 

«Cara Giorgia Meloni, ho adottato Alba da papà single e ora siamo una famiglia felice», scrive Trapanese. «L’ho potuto fare perché è una bimba con grave disabilità. È un’enorme assurdità che in Italia per un bimbo disabile sia sufficiente un solo genitore e per gli altri ce ne vogliano due sposati e questo va cambiato. Vieni a trovarci, sei una mamma anche tu, e vedrai che siamo una famiglia esattamente come lo sono tutte le altre. Ti facciamo anche la pizza».

 

La risposta di Meloni

post di giorgia meloni a luca trapanese

La replica della leader di Fratelli d’Italia non si è fatta attendere. «Da quello che ho letto e dai tuoi occhi, sono convinta che stai offrendo a tua figlia tutto il tuo amore. Accetto con piacere l’invito a cena, anche da parte di Ginevra, che si divertirebbe un mondo a giocare con Alba e a mangiare la vostra pizza “leggendaria”», scherza Meloni.

 

Per quanto riguarda il confronto politico, però, la leader di Fratelli d’Italia difende le sue posizioni. «La norma non è mai dettata per singoli individui, ma per un numero indeterminato di persone che si trovano in una stessa situazione. Lo dico per prevenire una tua possibile obiezione: “Quante coppie etero sarebbero genitori peggiori di una coppia omosessuale o un single?” Non saprei darti un numero, ma ce ne sarebbero e ce ne sono. Ciò non toglie che per un bambino essere cresciuto e amato da un papà e una mamma è meglio che esserlo da uno solo dei 2. Non conosco nessuno che rinuncerebbe a uno dei propri genitori. Io non ho avuto la possibilità di scegliere e ho dovuto farci i conti per tutta la vita», ha ricordato Meloni facendo riferimento alla sua storia personale.

luca trapanese e la figlia 2

 

«In Italia ci sono tantissime coppie che tentano disperatamente di adottare un bimbo attraversando un’infernale trafila burocratica e sono molte di più dei bambini dichiarati adottabili», continua la lettera di Meloni. «Per questo serve fare tanto: potenziare servizi di protezione dell’infanzia, tagliare burocrazia, velocizzare adozioni nazionali e internazionali, sostenere economicamente le coppie che decidono di fare questo straordinario gesto d’amore. Temi sui quali sono convinta saresti d’accordo con me. Ma ne riparliamo a cena… Vi abbraccio forte».

 

2 - LUCA TRAPANESE: "CARA GIORGIA, LA FELICITÀ DI UN BIMBO NON DERIVA DAL NUMERO DI GENITORI"

Estratto dall'articolo di Antonello E. Piedimonte per “La Stampa”

 

[…] Assessore Trapanese ha deciso la pizza?

luca trapanese e la figlia 3

«Beh, una Margherita, nemmeno c'è da pensarci».

 

Vuole dirci come è nata l'idea del messaggio social?

«Dall'esigenza di raccontare una verità. Di far vedere come stanno davvero le cose. Perché solo vivendola si può capire che la felicità di una bimba o di un bimbo non deriva dal numero dei genitori ma dall'amore che sanno trasmettergli, dalla vocazione che li spinge».

 

Qualità più che quantità, ma anche una coppia può esprimere due bravi genitori, o no?

«Ovviamente si, e infatti nessuno sta mettendo in discussione il concetto di famiglia tradizionale. Questa cosa va chiarita bene, l'adozione da parte di single non è in sostituzione di quella sin qui praticata dalle coppie ma in aggiunta. Un'opportunità in più per i bambini in una società che è cambiata ed ormai è composta in larga parte da single. E mi faccia dire un'altra cosa».

 

Dica.

luca trapanese e la figlia 4

«Io dico adozione per i single, non adozione per i gay. Io sono stato valutato e giudicato come genitore non come omosessuale. Vorrei sottolinearlo: la questione non è un gay che adotta al posto di due etero, ma di aggiungere una possibilità di scelta in più ai giudici che decidono: può adottare anche un single. Ricordiamolo, stiamo parlando solo dell'opportunità di farsi avanti, poi ci sono tutta una serie di passaggi, di verifiche e di controlli previsti dalla legge. Sotto questo aspetto il sistema funziona bene».

 

Legge che lei giudica non proprio al passo coi tempi.

«La legge sulle adozioni risale al 1983. Il Paese, la società, sono cambiate tante cose, credo che sia necessaria una rivisitazione. Guardi, io ho lavorato a lungo nel sociale, con le comunità, in primis quelle per disabili. Bisogna conoscere le cose per poterle capire. Sentire i racconti degli assistenti sociali, ad esempio».

 

Vogliamo farlo un esempio?

luca trapanese e la figlia 5

«Emerge che non tutti hanno gli strumenti giusti per saper gestire al meglio i bimbi adottati. Non sono infrequenti i casi di piccoli che hanno subito traumi gravi e poi riescono a rapportarsi con uno solo dei genitori adottivi. Lo stesso accade quando si tratta di bambini più grandi, di 8-9 anni, che spesso sono conflittuali con uno dei due. E tante sono le testimonianze di coppie che scoppiano: l'arrivo di un figlio ribalta tutto, se adottato ancor di più».

 

Secondo i dati, ogni mese vengono interrotte tra le 4 e le 10 adozioni, sul piano dei numeri una percentuale relativamente bassa ma sul piano umano sono drammi devastanti per i piccoli.

«Certo, e questo ci dice ancora una volta che il problema non è l'orientamento sessuale del genitore e neppure se si è in due invece di uno. Quello che conta davvero è riuscire ad essere un buon genitore. Non serve catalogare, in Italia come altrove la società è cambiata, oggi possiamo cominciare a pensare a un altro approccio. Nessuno vuole rottamare la famiglia tradizionale. Ogni bambino è una storia, il suo benessere passa attraverso la capacità di amare e di dedicarsi di chi lo cresce, serve la persona idonea per lui, diamo una possibilità ulteriore ai giudici di trovarla».

 

luca trapanese e la figlia 6

Si annuncia una cena vivace, ma pensa davvero di far cambiare idea alla leader della Destra?

«Ci mancherebbe, io non voglio far cambiare idea a nessuno. Vorrei solo farle vedere la mia casa, la felicità di Alba, una bimba serena e appagata dall'amore, e poi farle conoscere la baby sitter, i nonni, la rete degli affetti che la circonda… insomma, la famiglia di un padre gay e single. E naturalmente farle assaggiare la nostra leggendaria Margherita…».

luca trapanese e la figlia alba luca trapanese e la figlia alba luca trapanese assessore al welfare a napoli foto di baccoluca trapanese e la figlia alba luca trapanese e la figlia alba luca trapanese e la figlia 7

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...

mediobanca mediolanum massimo doris nagel

MEDIOSBANCA! – BANCA MEDIOLANUM ANNUNCIA LA VENDITA DELLA SUA QUOTA DEL 3,5% IN MEDIOBANCA A INVESTITORI ISTITUZIONALI. E A NAGEL, ALLE PRESE CON L’OPS DI MPS, VIENE MENO IL PRIMO SOCIO DELL'ACCORDO DI CONSULTAZIONE TRA AZIONISTI – ERA UNA MOSSA PREVISTA DAL MOMENTO CHE L’EVENTUALE FUSIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI TRASFORMEREBBE IL CORE BUSINESS DI PIAZZETTA CUCCIA NELLA GESTIONE DEL RISPARMIO, ANDANDO A SBATTERE CON L’IDENTICA ATTIVITÀ DELLA BANCA DI DORIS E BERLUSCONI….

mattarella nordio meloni giorgia carlo sergio magistrati toghe giudici

DAGOREPORT - MENTRE ELLY SCHLEIN PENSA DI FARE OPPOSIZIONE VOLANDO A BUDAPEST A SCULACCIARE ORBAN PER I DIRITTI DEI GAY UNGHERESI, GIORGIA MELONI E I SUOI FRATELLI D’ITALIA SI RITROVANO DAVANTI UN SOLO "NEMICO": LA COSTITUZIONE - SE DALLA CORTE DEI CONTI ALLA CASSAZIONE C'E' IL MATTARELLO DI MATTARELLA, LA MUSICA CAMBIA CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DI NORDIO - UNA VOLTA CHE IL PARLAMENTO APPROVERÀ LA “SEPARAZIONE DELLE CARRIERE” DI GIUDICI E PM, S’AVANZA IL RISCHIO CHE LE PROCURE DIPENDERANNO DAL MINISTERO DI GIUSTIZIA - ULTIMA SPES È IL REFERENDUM CONFERMATIVO CHE PER AFFONDARE UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE NON  STABILISCE UN QUORUM: È SUFFICIENTE CHE I VOTI FAVOREVOLI SUPERINO QUELLI SFAVOREVOLI - ECCO PERCHE' IL GOVERNO MELONI HA LA COSTITUZIONE SUL GOZZO...