INTORNO AL PNRR SI COMBATTE LA GUERRA TRA FITTO E GIORGETTI – IL MINISTRO MELONIANO È INCAZZATO NERO CON IL RESPONSABILE DEL TESORO PER LE RIPETUTE RICHIESTE A BRUXELLES DI UN RINVIO DEL RECOVERY OLTRE IL 2026: “È UN BOOMERANG”. PER FITTO È IL MOMENTO DI ACCELERARE SULLA “MESSA A TERRA”, NON DI CHIEDERE PIÙ TEMPO – DIETRO ALLO SCAZZO TRA I DUE C'È LA CORSA PER UN POSTO DA COMMISSARIO NEL PROSSIMO GOVERNO EUROPEO (CON LA VARIABILE DRAGHI)

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

raffaele fitto giancarlo giorgetti raffaele fitto giancarlo giorgetti

A Raffaele Fitto non è andata giù la fuga in avanti di Giancarlo Giorgetti, che ha rotto il tabù del rinvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per questo nelle ultime ore ha tradotto il contropiede del ministro dell’Economia con la metafora del boomerang. Ai parlamentari di Fratelli d’Italia non ha nascosto la sua irritazione.

 

Forte e puntuale: brigare per lo slittamento - è il rimprovero - significa “invitare” i Comuni e gli altri soggetti attuatori del Pnrr a togliere il piede dall’acceleratore.

 

giorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto giorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto

[…]  Il rinvio della scadenza del 2026, è il timore maturato nel ministero guidato da Fitto, potrebbe trasformarsi invece in un pericolosissimo rompete le righe. Persino la tempistica dell’iniziativa di Giorgetti ha infastidito il fedelissimo di Giorgia Meloni: l’ultimo episodio venerdì, all’Ecofin a Lussemburgo, quando il titolare del Tesoro ha rilanciato la proroga, dicendosi sicuro che «queste iniziative all’inizio sembrano isolate e fuori luogo, poi alla fine sono più realistiche di altre».

 

Un messaggio agli altri Paesi, che con eccezione della Polonia guardano con diffidenza alla sua proposta, ma anche un segnale a Fitto. Politico. Perché di economico c’è poco. Certo diluire la spesa, allungandola fino al 2027 o addirittura al 2028, garantirebbe al governo un vantaggio non da poco: deficit in calo e spazi fiscali più ampi per la prossima Finanziaria. E quindi soldi preziosi per prorogare il taglio del cuneo fiscale e la sforbiciata all’Irpef che richiedono 15 miliardi.

 

giancarlo giorgetti raffaele fitto giancarlo giorgetti raffaele fitto

Ma spostare una parte degli impegni sugli anni successivi restringerebbe l’effetto positivo che il Pnrr avrà sul Pil quest’anno e il prossimo, almeno nelle previsioni che lo stesso Giorgetti ha messo nero su bianco nel Def. […]

 

Piuttosto la disfida si gioca in Europa. Meglio, per l’Europa. È lì che i destini di Fitto e Giorgetti rischiano di sbattere, candidati come sono entrambi a ricoprire il ruolo di commissario se alla fine Giorgia Meloni deciderà di mandare avanti lo schema “classico”, preferendolo al piano B che prevederebbe il lancio della pedina Mario Draghi alla guida della Commissione, la poltrona più alta e prestigiosa.

 

Per queste ragioni i dissidi sull’allungamento del Pnrr assomigliano all’anteprima di uno scontro sotterraneo che con l’avvicinarsi del voto europeo è destinato a farsi più aspro.

 

raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni raffaele fitto giancarlo giorgetti paolo gentiloni

A molti, nella maggioranza, non è sfuggito il fatto che la prima arringa del “mite” Giorgetti contro «la montagna di debito del Pnrr» sia arrivata dal palco della convention sovranista organizzata dalla Lega a fine marzo. Il primo atto di un’offensiva che è andata avanti in parallelo all’esame, alla Camera, del decreto per l’attuazione del Piano. […]

giorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto giorgia meloni giancarlo giorgetti raffaele fitto GIANCARLO GIORGETTI RAFFAELE FITTO GIANCARLO GIORGETTI RAFFAELE FITTO

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - I GUAI SONO DAVVERO COME LE CILIEGIE: UNA NE TIRA UN’ALTRA. NON BASTAVA ALLA MELONA DI TROVARSI UNA MAGGIORANZA DI GOVERNO CHE FA IMPALLIDIRE I VORTICI DEL TRIANGOLO DELLE BERMUDE: LA RAI INFIAMMA LA LEGA CONTRO FRATELLI D’ITALIA, L’AUTONOMIA SCATENA FORZA ITALIA CONTRO LA LEGA, IL PREMIERATO FA SCHIFO SIA A FORZA ITALIA CHE LEGA, ETC.- ORA GLI SCAZZI DIVAMPANO ANCHE NEL SUO PARTITO - QUEL FUOCO DI PUGLIA DI RAFFAELE FITTO, CHE SOGNA DA TEMPO DI TROVARSI CASA A BRUXELLES E LASCIARSI ALLE SPALLE LE MILLE ROGNE DEL PNRR, È ANDATO SU TUTTE LE FURIE QUANDO OGGI HA LETTO SULLE PAGINE MELONISSIME DE “IL TEMPO” CHE IL SUO NOME POTREBBE SALTARE DALLA CASELLA DI COMMISSARIO EUROPEO (DI SECONDO PIANO). IN POLE C'E' LA TAPPABUCHI ELISABETTA BELLONI - MA “IO SO’ GIORGIA”, ORMAI CERTA CHE DA URSULA VON DER LEYEN OTTERRÀ AL MASSIMO UN COMMISSARIO-STRAPUNTINO ("MEDITERRANEO"), È SEMPRE PIÙ CONVINTA CHE FITTO È L’UNICO CHE PUÒ  PORTARE TERMINE LA SCOMMESSA DEL PNRR. E NELLO STESSO TEMPO EVITEREBBE, CON I DUE ALLEATI SUL PIEDE DI GUERRA, UN PERICOLOSO SUPER-RIMPASTO NEL GOVERNO…

DAGOREPORT - IL SISTEMA, PIÙ SECCO DI UN COLPO DI MANGANELLO, CON IL QUALE LA DUCETTA STA OCCUPANDO TUTTE LE CASELLE DEL POTERE NON S’ERA MAI VISTO, SOTTO NESSUN GOVERNO - UN'ABBUFFATA COMPULSIVA DI INCARICHI PER AMICI E FEDELISSIMI, SPESSO SENZA ALCUNA COMPETENZA, RIVINCITA DI UN'ESTREMA DESTRA SVEZZATA A PANE, LIVORE E IRRILEVANZA - LA PRESIDENZA DI FINCANTIERI, SEMPRE IN MANO A MILITARI O AMBASCIATORI, È STATA OFFERTA A BIAGIO MAZZOTTA SOLO PER RIMUOVERLO DALLA RAGIONERIA DELLO STATO - FABRIZIO CURCIO E' STATO SOSTITUITO ALLA PROTEZIONE CIVILE PER FAR POSTO A FABIO CICILIANO, DIRIGENTE MEDICO DELLA POLIZIA DI STATO, CHE GIORGIA MELONI HA MOLTO APPREZZATO NEL SUO RUOLO DI COMMISSARIO STRAORDINARIO PER L’EMERGENZA DI CAIVANO - A SETTEMBRE GIUSEPPE DE MITA, CARO AD ARIANNA E A MEZZAROMA, SARÀ PRONTO AD APPRODARE COME DG A SPORT E SALUTE, LA SOCIETÀ PUBBLICA CASSAFORTE DELLO SPORT 

DAGOREPORT - EIA EIA ALALA’, VENEZIA ECCOLA QUA: "IL POTERE ORACOLARE DEL CINEMA… SETTIMA ARTE O... DECIMA MUSA?" - CON L’AMPOLLOSISSIMA PRESENTAZIONE (CON PAUSE RITARDANTI E ACCELERAZIONI IMPROVVISE, PIÙ DA TURI PANDOLFINI CHE DA TURI FERRO), ABBIAMO FINALMENTE CAPITO PERCHÉ LA MELONA HA SPEDITO PIETRANGELO BUTTAFUOCO ALLA PRESIDENZA DELLA BIENNALE D'ARTE: SODDISFARE IL SUO ERUDITO TROMBONISMO DA MEGALOMANE D’ANNUNZIO SICULO-MUSULMANO - SEMMAI, CI CHIEDIAMO: PERCHÉ L’OTTIMO BARBERA, UNO DEI POCHI DIRETTORI DI SINISTRA CAPACE DI ORGANIZZARE UNA MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA PIENA DI STAR E OTTIMI FILM, SI PIEGA AD ACCETTARE DI REGGERE PER DUE ANNI LA RASSEGNA VENEZIANA PRESIEDUTA DAL FILODRAMMATICO AEDO DELLA FUFFA CULTURALE DI DESTRA? – VIDEO STRACULT!

FLASH! – QUANTI VITTORIO FELTRI CI SONO IN CIRCOLAZIONE? DUE GIORNI FA, SU “IL TEMPO”, FELTRI1 HA ELOGIATO ROBERTO D’AGOSTINO PER IL SUO DOCU-FILM “ROMA SANTA E DANNATA”. PASSANO 48 ORE E SU “IL GIORNALE” SPUNTA IL FELTRI2 CHE, RISPONDENDO A UN LETTORE, ATTACCA DAGO PER LA POSIZIONE CRITICA DI DAGOSPIA VERSO IL GOVERNO MELONI: “SEDICENTE ESPERTI DI ARIA FRITTA”, “CORBELLERIE”, “RICOSTRUZIONI COMICHE”, “SULLA PAGINA SI RIVERSA BILE” – QUALE SARA’ IL FELTRI APOCRIFO: IL PRIMO O IL SECONDO? (MAGARI E’ SOLO UN CASO DI BIPOLARISMO SENILE)…